martedì 13 agosto 2019

Legale disappunto


“procederemo per tutte le vie legali possibili, compresa la Corte di Strasburgo. Faremo tutto quello che di legale è possibile fare".

Chiaro sia che la morte di chiunque va rispettata in toto. Leggere però questa dichiarazione da parte della famiglia Piscitelli, in merito all’assassinio di Fabrizio, conosciuto come Diabolik e capo ultras laziale, e al relativo divieto di far svolgere esequie pubbliche, provoca una foruncolosi catatonica. Parole quali legalità infatti non andrebbero sparse in aere senza le dovute controindicazioni, tipo gestione di narcotraffico, ideali nazifascisti ed altre affinità. Con tutto il rispetto per la dipartita, naturalmente.

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