mercoledì 16 novembre 2016

L'incontro


Si, lo ammetto! Ci sono ricascato! Le sirene di Cupertino, le ammagliatrici regali, hanno rivinto. 
E sono passato al 7. E' un concetto strano, quasi impalpabile. Una rincorsa verso non si sa quale luogo. 
Mi faccio abbacinare da Apple più che la Picierno da una fregnaccia.
Sono in balia di onde sinuose, di fremiti pettorali ogniqualvolta i discendenti di Steve propongono una novità. 
Fingo di non leggere, di non sapere, mi ritraggo come una testuggine, conosco il divario abnorme tra costo e prezzo. Ma quando lo vedo, casco nelle sue braccia! 
Il prodotto è incredibilmente affascinante, quasi commovente. Si, è vero: è uno smartphone, apparentemente un comune attrezzo di svago e lavoro; contiene però delle meraviglie, sempre più innovative, trascinanti. Gioisco ogni qualvolta mi accingo ad aprire la confezione, odo quell'impercettibile fffffffft derivante dal taglio della plastica a protezione, avverto il risveglio del contenuto, quasi fosse vino corposo dentro il decanter. Aprendo la scatola sono consapevole che mai più tutto tornerà ordinato e compresso come il confezionamento impone. Palpita il mio amore per il tecnologico allorché ammiro il manufatto, nero, splendente, lucente. Avverto la differenza tra il resto del regno animale allorché pigio l'accensione, scorgendo la mela morsicata, porta aperta verso la perfezione sempre più.. perfezionata. 
Tutto si srotola, tutto si dispone all'ammirazione, al gusto del nuovo. Nel 7 non c'è più, ad esempio, il tasto home ma un tondo depresso che ogniqualvolta lo sfiori, invia al dito un impulso, un vagito, per darti l'idea di una compressione inesistente, un'alchimia tra l'oggi ed il domani. Questo tocchetto tecnologico è un cammeo di Steve, un messaggio celestiale inviato dal regno perfetto ove egli riposa. E che dire del fatto che, lasciandolo ad esempio sul tavolino e pronunciando la frase "Hey Siri!" il mitico esemplare s'accenda e ad una richiesta di musica si metta a suonare, naturalmente in stereo?!!

Una velocità coinvolgente invia i dati dalle nuvole, salvati in forma backuppiana e scioccantemente in grado di rimettere tutto a posto, in ordine come nel precedente modello. 
A proposito: questa mattina il mio vecchio iphone 6 non mi ha degnato di uno sguardo; irrigidito e con il naso all'insù, con fare altezzoso, estremamente sulle sue non si è degnato di trasmettermi nulla. 
Ho cercato di fargli capire che nell'high tech, le cose girano così, vorticosamente. Due anni sono un tempo siderale. 
Ma lui niente: non degnandomi di uno sguardo, si è spento autonomamente, cosa che mi ha fatto pensare ad un sonoro vaffanculo.
L'altro, il mirabile 7, fischiettando mi ha scritto: Andiamo? 
Per non farlo gasare troppo gli ho sussurrato: stai calmo bello! Guarda che tra non molto uscirà l'8! 
Aaaaargghhhh!! 

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