Un luogo ideale per trasmettere i miei pensieri a chi abbia voglia e pazienza di leggerli. Senza altro scopo che il portare alla luce i sentimenti che mi differenziano dai bovini, anche se alcune volte scrivo come loro, grammaticalmente parlando! Grazie!
martedì 31 marzo 2015
Visita
L'architetto Buren ha visitato la "sua" Piazza Verdi a La Spezia, ove sono in corso i lavori di rifacimento secondo il progetto dell'artista francese che aveva creato numerose polemiche per via della prevista installazione di porte colorate al posto degli antichi pini.
Per calmierare i toni, Buren, qui ritratto assieme al Sindaco, agli assessori ed ai tecnici del comune, si è presentato in versione pubblicizzante il Progetto Piazza Verdi
lunedì 30 marzo 2015
Non cambia!
Arrestato Giuseppe Ferrandino sindaco di Ischia del PD per aver preso mazzette da una Coop.
Come diceva quella formuletta di aritmetica? Cambiando l'ordine dei fattori, il risultato non cambia?
Già! Togli un forzista, metti un piddino, le Coop al posto della Compagnia delle Opere e il risultato rimane identico!
D'altronde il mega Inciucio esige proprio questo, ossia proseguire nella normalità svolgendo i compiti affidati: corruttela, inganni, stravolgimento della verità.
Stando così le cose, preferirei quasi quasi che tornasse il Pervertito! Ci si divertiva di più, visto che ogni tanto raccontava pure delle barze, vedi quella della mela al sapore di culo!
domenica 29 marzo 2015
Minchia!
A volte ritornano!
Il 22 febbraio 2012 scrissi questa mail al nostro
Sindaco Federici
"Buona sera Sig. Sindaco,
mi chiamo Mauro e risiedo a La Spezia dalla nascita.
La disturbo perché vorrei dei chiarimenti riguardo
alla costruzione del nuovo ospedale; recentemente sono stato in visita ad un
amico al Felettino ed ho notato importanti lavori al terzo piano della
struttura.
Gentilmente le chiedo:
1 - Credo che il progetto preveda il totale
abbattimento della struttura esistente. Se ciò fosse da Lei confermato, le
chiedo l’utilità di fare dei grossi lavori ad una struttura che tra non molto
verrà distrutta.
2 - Sono a conoscenza che anche al S.Andrea sono stati
fatti di recente, lavori di ristrutturazione per permettere di spostare reparti
da un ospedale all’altro: come sono state gestite e controllate queste attività
in un ottica di risparmio legata alla collocazione temporanea dei reparti?
Grazie per la disponibilità e cordiali saluti.
La informo che questa email sarà da me pubblicata sul
mio blog e successivamente anche la sua gradita risposta in merito."
E questa fu la risposta del Sindaco (consiglio di
munirvi del dizionario Politichese-Spezzino)
Da: Massimo Federici [mailto:massimo.federici@comune.sp.it]
Inviato: giovedì 1 marzo 2012 13.39
A: sciamau@tin.it
Oggetto: risposta richiesta chiarimenti
Caro Sig. Mauro,
come certamente saprà, la realizzazione di un nuovo
ospedale, come quant’altro attiene alla sanità, è sottoposto al governo della
Regione e alla gestione della sua azienda strumentale ASL. Per cui per maggiori
dettagli La invito a rivolgersi presso i suddetti enti. Le anticipo solo
qualche elemento di carattere generale che spero possa essere utile a
soddisfare almeno in parte la sua richiesta di informazioni.
Come certamente immagina, la costruzione di un
ospedale è opera particolarmente complessa. Nel nostro specifico caso
l’operazione è resa ancora più complicata dalla necessità di dover liberare e
dunque demolire uno degli ospedali e ancor prima di dover garantire le
condizioni per una sopportabile “transizione” presso i siti del S. Andrea e del
S. Bartolomeo.
La cosa comporta una impegnativa programmazione di
ristrutturazioni e di ricollocazioni, con una sequenza di incastri molto
complicata. In altri termini, dovendo operare su “materiale” umano ( e
sofferente) è necessario predisporre una dignitosa accoglienza al S. Andrea per
gli anni necessari alla costruzione del nuovo ospedale. Per questo vengono
riqualificati alcuni spazi dei padiglioni del S. Andrea. Ad esempio ultimamente
è stato ricollocato il reparto di psichiatria che era al Felettino.
Come le ho detto si tratta di è una operazione
complicata e capisco l’insorgere di qualche perplessità. Tuttavia questa strada
è l’unica che ci permette di arrivare alla agognata realizzazione del nostro
ospedale.
Se necessita di dettagli posso metterla in contatto
con tecnici o con la direzione ASL
La saluto cordialmente
Massimo Federici
Ed oggi sul Secolo ... guarda guarda...
sabato 28 marzo 2015
Adelante
Caro Maurizio,
l’occasione è ghiotta! Da decenni non abbiamo in Italia sentore di qualche cosa che sia di sinistra, intesa come i grandi avi ci hanno trasmesso.
Hai in mano un’opportunità, anzi la Madre di tutte le Opportunità: evidenziare, rendere visibile a chicchessia un progetto frutto di solidarietà, di equità, di consapevolezza del fatto che vi siano persone nel nostro paese che vivono disagiatamente.
Maurizio, non sprecarla!
Tu sei l’ultima possibilità!
Lo Sbruffone fiorentino ti teme molto, deridendoti. Egli sa che il bacino ipotetico di coloro che abbraccerebbero immediatamente un progetto politico atto a smascherare le inefficienze, le disparità, il privilegio per pochi, lo sperpero mascherato in innovazione, la deriva di un Maestoso Inciucio, è sempre più numeroso; insomma: qualcosa di sinistra.
Mettiti al lavoro assieme a coloro che, dalle periferie e mai dalla stanza dei bottoni, aspirano ad un cambiamento epocale, ad una vera rottamazione di brontosauri inutili ed effimeri come neve al sole, ad una netta e categorica differenziazione tra chi vuole il vivere dignitoso di tutti e chi ama ed amerà sempre il concetto di casta.
Maurizio il sentiero è difficile, pericoloso, gonfio di tranelli!
Avrai contro la stampa genuflessa allo Sciocco, i giovani già vetusti modello Burrosa, Madia e Lotti, il diniego dei riciclati che invece di essere stati rottamati, agiatamente continuano la loro missione devastante. Avrai problemi, scocciature, porte chiuse, avvertimenti in stile mafioso, poteri forti in ebollizione ed impauriti dal tuo possibile vento rinnovatore.
Guardati, Maurizio, da tutti i camaleonti che onnivori pascolano alla faccia nostra dentro i meandri della politica putrida di Roma Capitale: lobbisti, riciclati, banchieri, direttori generali di multinazionali, servizi segreti, conti, duchi, principi, fascisti in combutta con rossi ma di vergogna, soloni imbelli scattanti devotamente verso tutto ciò che solo apparenza appare nuovo mentre altro non è che il vecchio riverniciato e manutenzionato (vedi renzismo), leopoldiani della prima ora, leopoldiani per costrizione, resuscitati a suon di euroni, piddini da trent’anni a recitare la parte della vicinanza ai più deboli, piddini in società con forzisti, forzisti in balia del Condannato, donne in carriera, donne in corriera verso lidi ameni, società di parassiti, direttori di giornali proni, proni in generale, generali con stellette amanti delle stelle degli hotel, armigeri, pacifisti sempre in guerra fingendo di cercare la pace, cardinali costretti a nascondersi e ad interrompere la ricerca del bisso e del lusso, sovrintendenti mascherati, maschere in potere, figli di ricchi in sempre ascesa, notabili e quaraquaquà, interventisiti, sociologhi affamati, intellettuali occlusi.
Ricordati che la Novità che è tra noi e che ci incoraggia è chiaramente identificabile nella meravigliosa persona di Papa Francesco!
Maurizio, l’ora è solenne!
Come vergini in attesa dello sposo aneliamo a conoscere un progetto di novità e soprattutto di solidarietà.
Adelante Maurizio!
venerdì 27 marzo 2015
Ricetta
Farinetti Farinetti ieri sera da Santoro!
Farinetti, Farinetti!
Ecco la sua slow ricetta:
Buonismo (200 gr)
Dare ragione a Landini (350 gr)
Incensazione allo Sbruffone (500 gr)
Difficoltà nel mondo del lavoro (mezzo litro)
Umiltà (un pizzico)
Preparazione:
Mescolare il tutto con discorsi ipotetici.
Aggiungere delle riverenze alla Boschi
Servire caldo in tavola
Oh! Un momento!C'è anche Passera!!!!
Ma allora il pranzo è servito!!
giovedì 26 marzo 2015
Amarcord
A volte musiche che ritornano risvegliano sapori mentali, sensazioni svanite ma così bene interiorizzate da rinascere ogniqualvolta una nota, un suono le riportano a galla.
Ascolto alla radio musiche pop degli anni 70-80 ed alcune riescono a vangare lo strato del tempo su emozioni intronizzate quali il ritorno a casa dopo una mattinata a scuola: il percorso, la maggiore grandezza dei marciapiedi legata alla mia statura allora microscopica, i pensieri che rinascono negli zaini, maggiormente riempiti da positività.
Le strade meno trafficate, la tranquillità del pomeriggio vissuto nel marsupio famigliare, i progetti del tempo legati al divertimento, gli amici e gli scherzi, la pienezza del vivere, pur se deficitaria di tv a colori, di canali, di trasmissioni, di serie idiote, di commenti e commentatori, di moviole, di notizie, di cellulari, di Facebook.
La pienezza era dentro di me e non la ricercavo in optional artefatti, in azioni soddisfacenti eventuali giudizi degli altri; non c’erano in giro ragazzine travestite da donne vissute, non c’era il silenzio degli altri soffocato dal rumore di musiche agghiaccianti.
Si ritornava a casa ascoltando musica dalle macchine, o fischiettate in allegria, la radio in camera nel meriggio le ripeteva ex novo.
Il cuore e soprattutto il cervello erano accesi fin dal mattino e ci governavano non lasciandoci in balia degli altri.
Altri tempi, altre sensazioni, altre emozioni.
Già!
Le emozioni...
mercoledì 25 marzo 2015
Che strano dolore!
A volte mi domando: possibile vivere in un mondo sì strano?
Facciamo guerre a dei pazzi quasi con lo scadenzario in mano e non ci curiamo del fatto che molti pazzi diventano folli per la follia del mondo cosiddetto occidentale.
Leggo che in Pakistan bambini, donne e uomini fabbricano mattoni per meno di un dollaro al giorno, lavorando dodici ore!
Mi chiedo: se poi questi sciagurati un giorno imbracciassero un fucile o si legassero in cinta esplosivo, la colpa sarà soltanto la loro?
Puntualizzo: non voglio discolpare nessuno, Isis compresa! Le atrocità compiute da questi pazzi scellerati, devono essere fermate immediatamente.
Ma esiste o no un peccato comune di noi occidentali?
Le fabbriche di morte continuano a sfornare armi sempre più tecnologiche, il mondo sperpera miliardi su miliardi per acquistare distruzione del genere umano. E nessuno fa nulla!
Che strano mondo! Che strane contrapposizioni!
La storia ci propone orchi del passato, mali assoluti, Pol Pot ed Hitler ad esempio e non ci accorgiamo di avere dittatori assetati di sangue tipo quel bastardo siriano che non voglio neppure nominare, che dovremmo sgominare, che dovremmo estirpare.
Ma la stranezza di questo mondo poggia su equilibri, alla cazzo. Putin e gli iracheni non lo vogliono defenestrare ed allora, per mezzo di becere alchimie politiche internazionali, sorrette da sfaticati pagati oro che, come nel Palazzo di vetro dell’Onu, passano il tempo a non far nulla in nome di un direttorio mondiale che in realtà non esiste, tutto si marmorizza, si ghiaccia in nome di non si sa cosa.
Che mondo strano!
Viviamo lo stesso giorno, gustiamo lo stesso sole, ci abbeveriamo alla stessa acqua ma poche migliaia di scrofe detengono un potere monetario pari a quello di due miliardi di simili. Ansimiamo ad organizzare una fornace di corruttela chiamata Expo, incentrata sul cibo, mentre un miliardo e passa di uomini e donne, non hanno di che mangiare.
Bimbi che muoiono di fame! Ogni tanto ci penso. Penso e non riesco ad immaginarmi la sofferenza di un piccolo incolpevole che arso e denutrito, combatte contro la mancanza di cibo, di risorse. Chissà che idea si farà di questo mondo strano, che penserà nei terribili momenti dell’agonia. Crederà di essere nato per sbaglio dentro ad un habitat inospitale, non vedrà il momento di terminare il Calvario, mai sospetterà che a qualche migliaio di chilometri vi siano luoghi immensi dedicati all’Acquisto nei quali vengono gettate via a sera, inimmaginabili risorse che lo sfamerebbero, che salverebbero lui ed i suoi amichetti, anche il suo paese.
Ci lasciano ogni giorno trenta mila martiri per fame. Soffrendo, gridando questa atrocità. Mentre noi siamo preoccupati per il modello nuovo di auto che tarda ad uscire. Mentre attorno a noi lucrano, rubano, edificano templi del gusto, del benessere, laser accecanti che fanno perdere bussola e soprattutto dignità, al genere umano cosiddetto avanzato.
Stranezze di un mondo che evolve, al momento pare in peggio. E’ un filo conduttore che nasce dal sempre della civiltà, dalle branchie dello strapotere di classi agiate, caste inattaccabili, cultura di morte sempre in auge.
Mondo strano il nostro!
Davvero!
martedì 24 marzo 2015
Il politico Moggi
Quindi Moggi pur colpevole se la caverà con la prescrizione, la tanto cara e amata prescrizione. Il calcio e la politica, da sempre in simbiosi, godono di privilegi che in nessun altra branchia della società puoi contemplare. Calcio alla politica e politica del calcio, nei garretti.
Simbiosi onnivora, devastante. Modelli per giovani che portano mente e cuore ad acquisire sensazioni molto vicine agli architravi delle malavite organizzate: non conta un cazzo che studi, che sei leale, che accetti la sconfitta.
Quello che realmente ha valore è vincere in ogni modo e non creando feriti. Quello che è essenziale è conoscere l'amico di un mammasantissima qualunque, per aprirti porte e possibilità, affossando colui che ancora crede che lo studio e la preparazione siano la colonna vertebrale che ti porta a trovare lavoro, ripagandoti dalle fatiche giovanili.Stolto! Cerca di farti bello da quello o da quell'altro! Passa avanti a tutti, brucia speranze, affossa progetti! Che te frega! E tu che sogni di diventare campione, che aspetti? Trangugia la pozione magica, diventa imbattibile e vedrai che all'arbitro ci pensiamo noi!
Moggi prescritto, il Puttaniere pure e per di più molte volte!
Al pensare che ci sia ancora qualcuno che anteponga Socrate ad una festa sballante, vien quasi da sorridere...
domenica 22 marzo 2015
Che silenzio!
Stride un silenzio anomalo, dettato credo da ordini di scuderia superiori. Un'assenza che si nota, un mutismo molto rumoroso e via con altri ossimori che denotano un'anomalia tutta italica.
Perché pur dopo aver contribuito a dissesti, cementificazioni inaudite, giochi di gruppo ingannatori, i sondaggi ne certificano ancora un grande vantaggio ed il conseguente bollino di coglione supremo ai liguri incapaci di vedere che questo regime a volte, avendo sprazzi democratici, permette un ricambio, una svolta, anche se l'essenza pura del consociativismo esasperato, qui molto vigente, assonna gli animi e le voglie di libertà ed induce a domandarsi, affaticati da codesti dubbi ed in forma michelangiolesca: "Lella perché non parli?"
Perché pur dopo aver contribuito a dissesti, cementificazioni inaudite, giochi di gruppo ingannatori, i sondaggi ne certificano ancora un grande vantaggio ed il conseguente bollino di coglione supremo ai liguri incapaci di vedere che questo regime a volte, avendo sprazzi democratici, permette un ricambio, una svolta, anche se l'essenza pura del consociativismo esasperato, qui molto vigente, assonna gli animi e le voglie di libertà ed induce a domandarsi, affaticati da codesti dubbi ed in forma michelangiolesca: "Lella perché non parli?"
sabato 21 marzo 2015
Complimenti!
Una completo e perfetto articolo di Marco Ponti (professore di economia e trasporti) che spiega parecchi aspetti.
Forse non hanno rubato niente. Ma hanno fatto danni economici molto più gravi al Paese, ai contribuenti e agli utenti delle infrastrutture. Consideriamo la "madre di tutti gli sprechi", l’alta velocità ferroviaria (AV). Le stime variano, ma i sovracosti rispetto ai preventivi sono stati dell’ordine del 100%. C’è da credere che un manager privato che sfori il preventivo di un investimento del 30% sia rapidamente accompagnato alla porta dal padrone furioso, ma non succede lo stesso nel settore pubblico, sembra.Parte di tali sovracosti sono frutto di una nobile iniziativa ambientalista: richiedere alle linee AV pendenze e curvature che consentano il transito anche dei treni merci, ha comportato un sovracosto almeno del 30%, così il progetto accanto alla sigla AV ci ha potuto mettere anche AC (per Alta Capacità), a futura memoria. Peccato che treni merci in grado di viaggiare ad alta velocità non esistono. E se ci fossero sfascerebbero i binari. Poi la Regione Toscana, con uno sforzo di fantasia veramente incredibile, ha chiesto ed ottenuto che le gallerie tra Firenze e Bologna consentissero anche il transito di treni merci super-voluminosi (sagoma C++), dilatando ulteriormente, e di molto, i costi per quella tratta.Se qualcuno però avesse dubbi sull’ordine di grandezza di tali extracosti, esiste la famosa analisi comparativa del Sole 24 Ore tra la linea Milano-Torino, e una analoga linea AV di pianura in Francia (non in Bangladesh): i costi sono risultati quadrupli. Basta vedere gli infiniti sovrappassi stradali, che collegano risaie con altre risaie. Ogni tanto vi transita qualche veicolo. Ma purtroppo la linea ferroviaria è rimasta quasi deserta: vi passa poco più del 10% del traffico che potrebbe sostenere (40 treni al giorno su 330 circa di capacità). E questo con tariffe che coprono probabilmente appena i costi di esercizio della linea, ma nemmeno un euro degli 8 miliardi circa che l’investimento è costato ai contribuenti. Se le tariffe, come per le autostrade, dovessero coprire una quota di qualche consistenza dell’investimento, e quindi essere molto più alte delle attuali, non vi passerebbe nessun treno, a riprova di quanto poco i viaggiatori siano in realtà disposti a pagare per quel servizio.Ma nessuno ha risposto per questo folle spreco dei nostri soldi. Anche le autostrade deserte sono uno spreco, ma nei peggiore dei casi gli utenti ne pagano il 60%, che è diverso dallo 0% per la linea di AV presa ad esempio. Però adesso anche nelle autostrade, meno micidiali per i contribuenti, provano a spremere gli utenti rendendo a pedaggio strade che prima non lo erano, come la Tirrenica, e che hanno un traffico modesto.Nel caso di tutte le infrastrutture, occorre fare sempre congetture, rischiando di prendere cantonate: le ferrovie non hanno obblighi di fare analisi trasparenti ex-ante, né economiche e neppure finanziarie (toccherebbero al ministero dei Trasporti, che però non le fa). Ma non fa neppure analisi ex-post, per analizzare come i soldi dei contribuenti sono stati spesi. E i piani finanziari delle concessioni autostradali sono addirittura secretati per legge. Queste sono responsabilità gravissime del ministero dei Trasporti. Da sempre: la situazione non è cambiata da quando vi lavora l’ingegner Ercole Incalza, che, si ripete, forse non ha rubato nemmeno un euro.Guardiamo ancora i numeri: solo per la linea AV Milano-Torino sono stati sprecati 6 miliardi (probabilmente di più: dato il traffico, bastava velocizzare la linea esistente). La letteratura sulle tangenti parla di un massimo del 10% (a chi scrive, ex-consulente delle ferrovie, era stato detto in via confidenziale un più modesto 6%, ma era la sola quota per i politici). Sarebbero 800 milioni di tangenti. Molto meglio allora le tangenti che le progettazioni sovradimensionate al di là di ogni logica. Se poi va male, i corrotti a volte li prendono.Chi decide, pianifica, finanzia e approva grandi opere inutili non dovrà rispondere mai, farà anzi probabilmente carriera, e si farà legittimamente molti amici, tra i costruttori e nella sfera politica, che serve ai tecnici per passi successivi di carriera. Ma il consenso e le amicizie si estendono anche alla sfera sindacale, che ha sempre appoggiato grandi spese, si spera solo per motivi occupazionali.Buttar via soldi dei contribuenti per comprarsi il consenso è storia antica: in America ha persino dei nomi tecnici: "pork-barrel policy", "revolving doors", "log-rolling". Ma buttarli via quando son scarsi, e servono a bisogni sociali essenziali, è un po’ più difficile da accettare. L’ex ministro Maurizio Lupi, sicuramente in buona fede, ha dichiarato: "Per le grandi opere non serve che ci sia traffico, si fanno e poi il traffico arriverà". Era un convegno del Pd sulle ferrovie. Applausi scroscianti.
Forse non hanno rubato niente. Ma hanno fatto danni economici molto più gravi al Paese, ai contribuenti e agli utenti delle infrastrutture. Consideriamo la "madre di tutti gli sprechi", l’alta velocità ferroviaria (AV). Le stime variano, ma i sovracosti rispetto ai preventivi sono stati dell’ordine del 100%. C’è da credere che un manager privato che sfori il preventivo di un investimento del 30% sia rapidamente accompagnato alla porta dal padrone furioso, ma non succede lo stesso nel settore pubblico, sembra.Parte di tali sovracosti sono frutto di una nobile iniziativa ambientalista: richiedere alle linee AV pendenze e curvature che consentano il transito anche dei treni merci, ha comportato un sovracosto almeno del 30%, così il progetto accanto alla sigla AV ci ha potuto mettere anche AC (per Alta Capacità), a futura memoria. Peccato che treni merci in grado di viaggiare ad alta velocità non esistono. E se ci fossero sfascerebbero i binari. Poi la Regione Toscana, con uno sforzo di fantasia veramente incredibile, ha chiesto ed ottenuto che le gallerie tra Firenze e Bologna consentissero anche il transito di treni merci super-voluminosi (sagoma C++), dilatando ulteriormente, e di molto, i costi per quella tratta.Se qualcuno però avesse dubbi sull’ordine di grandezza di tali extracosti, esiste la famosa analisi comparativa del Sole 24 Ore tra la linea Milano-Torino, e una analoga linea AV di pianura in Francia (non in Bangladesh): i costi sono risultati quadrupli. Basta vedere gli infiniti sovrappassi stradali, che collegano risaie con altre risaie. Ogni tanto vi transita qualche veicolo. Ma purtroppo la linea ferroviaria è rimasta quasi deserta: vi passa poco più del 10% del traffico che potrebbe sostenere (40 treni al giorno su 330 circa di capacità). E questo con tariffe che coprono probabilmente appena i costi di esercizio della linea, ma nemmeno un euro degli 8 miliardi circa che l’investimento è costato ai contribuenti. Se le tariffe, come per le autostrade, dovessero coprire una quota di qualche consistenza dell’investimento, e quindi essere molto più alte delle attuali, non vi passerebbe nessun treno, a riprova di quanto poco i viaggiatori siano in realtà disposti a pagare per quel servizio.Ma nessuno ha risposto per questo folle spreco dei nostri soldi. Anche le autostrade deserte sono uno spreco, ma nei peggiore dei casi gli utenti ne pagano il 60%, che è diverso dallo 0% per la linea di AV presa ad esempio. Però adesso anche nelle autostrade, meno micidiali per i contribuenti, provano a spremere gli utenti rendendo a pedaggio strade che prima non lo erano, come la Tirrenica, e che hanno un traffico modesto.Nel caso di tutte le infrastrutture, occorre fare sempre congetture, rischiando di prendere cantonate: le ferrovie non hanno obblighi di fare analisi trasparenti ex-ante, né economiche e neppure finanziarie (toccherebbero al ministero dei Trasporti, che però non le fa). Ma non fa neppure analisi ex-post, per analizzare come i soldi dei contribuenti sono stati spesi. E i piani finanziari delle concessioni autostradali sono addirittura secretati per legge. Queste sono responsabilità gravissime del ministero dei Trasporti. Da sempre: la situazione non è cambiata da quando vi lavora l’ingegner Ercole Incalza, che, si ripete, forse non ha rubato nemmeno un euro.Guardiamo ancora i numeri: solo per la linea AV Milano-Torino sono stati sprecati 6 miliardi (probabilmente di più: dato il traffico, bastava velocizzare la linea esistente). La letteratura sulle tangenti parla di un massimo del 10% (a chi scrive, ex-consulente delle ferrovie, era stato detto in via confidenziale un più modesto 6%, ma era la sola quota per i politici). Sarebbero 800 milioni di tangenti. Molto meglio allora le tangenti che le progettazioni sovradimensionate al di là di ogni logica. Se poi va male, i corrotti a volte li prendono.Chi decide, pianifica, finanzia e approva grandi opere inutili non dovrà rispondere mai, farà anzi probabilmente carriera, e si farà legittimamente molti amici, tra i costruttori e nella sfera politica, che serve ai tecnici per passi successivi di carriera. Ma il consenso e le amicizie si estendono anche alla sfera sindacale, che ha sempre appoggiato grandi spese, si spera solo per motivi occupazionali.Buttar via soldi dei contribuenti per comprarsi il consenso è storia antica: in America ha persino dei nomi tecnici: "pork-barrel policy", "revolving doors", "log-rolling". Ma buttarli via quando son scarsi, e servono a bisogni sociali essenziali, è un po’ più difficile da accettare. L’ex ministro Maurizio Lupi, sicuramente in buona fede, ha dichiarato: "Per le grandi opere non serve che ci sia traffico, si fanno e poi il traffico arriverà". Era un convegno del Pd sulle ferrovie. Applausi scroscianti.
Fantastica!
Giuro che la notizia è vera! Lo giuro sulla Juve che vinca la Champions!
"Quattro ministi per l'appuntamento invernale in Abruzzo della Fondazione Magna Carta. A Rivisondoli, dal 20 al 22 marzo ci saranno Alfano, Lorenzin, Lupi e Galletti nell'ambito del "Laboratorio Futuro: startup di idee politiche", il corso di formazione giovanile organizzato dalla Fondazione Magna Carta e patrocinato dal Gruppo PPE che si svolgerà all'Aquamontis Resort di Rivisondoli. Giovani da tutta Italia arriveranno per confrontarsi con i vertici del Nuovo Centro Destra e proporranno le proprie idee, con un focus sul tema delle start up non solo in ambito imprenditoriale e professionale, ma anche in campo politico e comunicativo."
Quindi riassumendo oggi in Abruzzo a Rivisondoli, il partito di Alfano (ahahhahaha partito!) ossia il Nuovo Centro Destra incontra i giovani per ... formarli!!
Pare sia prevista, per l'occasione, una forte presenza di sarti ed orologiai della Giuro che la notizia è vera! Lo giuro sulla Juve che vinca la Champions!
"Quattro ministi per l'appuntamento invernale in Abruzzo della Fondazione Magna Carta. A Rivisondoli, dal 20 al 22 marzo ci saranno Alfano, Lorenzin, Lupi e Galletti nell'ambito del "Laboratorio Futuro: startup di idee politiche", il corso di formazione giovanile organizzato dalla Fondazione Magna Carta e patrocinato dal Gruppo PPE che si svolgerà all'Aquamontis Resort di Rivisondoli.
Giovani da tutta Italia arriveranno per confrontarsi con i vertici del Nuovo Centro Destra e proporranno le proprie idee, con un focus sul tema delle start up non solo in ambito imprenditoriale e professionale, ma anche in campo politico e comunicativo."
Quindi riassumendo oggi in Abruzzo a Rivisondoli, il partito di Alfano (ahahhahaha partito!) ossia il Nuovo Centro Destra incontra i giovani per ... formarli!!
Pare sia prevista, per l'occasione, una forte presenza di sarti ed orologiai della zona...
Sensazioni
Un po' come se l'addetto alla pompa di benzina, facendosi un barbecue nelle vicinanze, facesse esplodere tutto il distributore.
Lupetto Lupi era l'addetto alla pompa di rifornimento per tutti i ribaldi che conosciamo.
Lupetto Lupi gestiva i grandi lavori: 25 miliardi di valore stimato, con un sovrapprezzo del 40%, la benzina appunto per i partiti.
Lupetto Lupi è stato messo da parte velocemente per evitare che qualcuno ficcasse il naso nei loro affari, propellente per dare agi e leccornie a circa un milione di valorosi custodi del bene pubblico, come Ettore Incalza, vero motore delle Infrastrutture da decenni.
Infatti Lupetto era solo l'addetto alla pompa erogatrice.
Ma purtroppo si è fatto un barbecue...
Lupetto Lupi era l'addetto alla pompa di rifornimento per tutti i ribaldi che conosciamo.
Lupetto Lupi gestiva i grandi lavori: 25 miliardi di valore stimato, con un sovrapprezzo del 40%, la benzina appunto per i partiti.
Lupetto Lupi è stato messo da parte velocemente per evitare che qualcuno ficcasse il naso nei loro affari, propellente per dare agi e leccornie a circa un milione di valorosi custodi del bene pubblico, come Ettore Incalza, vero motore delle Infrastrutture da decenni.
Infatti Lupetto era solo l'addetto alla pompa erogatrice.
Ma purtroppo si è fatto un barbecue...
venerdì 20 marzo 2015
Fumento di gloria
Ebbi la seguente visione notturna: seduto da solo, al centro della tribuna gold di S.Siro, vidi al centro del campo un enorme fiasco impagliato di quelli tipici delle trattorie. Era alto decine di metri ed il suo fondo copriva totalmente il grande cerchio segnato a centrocampo. Io osservavo le tribune e le curve del Meazza alla ricerca di qualcuno, senza riuscirvici. Ad un tratto dalla parte destra del fiasco, parve comparire un umano, vestito di colore scuro e con un cappello stile Borsalino in testa. L'uomo ogni tanto faceva capolino per accertarsi della mia presenza.
"Ehi tu! Chi sei? Vieni fuori!" Urlai creando una sorta di eco nel desolato ed inanimato stadio.
A quel punto egli s'avviò decisamente verso di me, seduto dal lato delle panchine.
Più che la distanza s'accorciava e meno dubbi avevo sul personaggio che avanzava con passo spedito.
"Paron!"
Sempre sicuro di sé egli evitò le classiche frasi circostanziali e venne al dunque"Ti te credi che se stia vicino solo nei momenti de baldoria?"
"Guardi che io, amato Rocco, quando c'era Blisset, la B e quant'altro fui sempre presente! Ricordo ancora le lacrime quando incollavo nell'album Panini strani personaggi! Ora però è diverso! Non abbiamo giocatori per la Maglia! E poi c'è la Figliola Onnivora che pensa che lo spogliatoio sia un'esposizione di batacchi!"
Il Paron esplose in una risata delle sue e disse:"ti sei un bravo ragasso! Ma te devi dare un segno! Se no tutto va' in mona!"
"Che devo fare?"
"Ti te devi andar Là!"
"Paron! Ci pensi che quello che ieri ha fatto due gol era nostro?"
"Lo so, lo so! Tu vai Là! E fatti uno di quello buono! Ti te devi dare un segno!"
"Andrò Là! "
"Portate gli specieti potenti!"
"Va bene! Ciao Paron!"
Parto e alle 11 sono davanti alle sede, in zona Fiera.
Superata la visita oculistica obbligatoria, informato sui danni alla retina che avrei potuto subire da un uso errato di lenti poco protettive, sono entrato nella Sala Trofei più bella al mondo!! Che delizia per il cuore!! Che meraviglia!!!
Inoltre gusto con sommo onore la vista del pallone della finale del 2003, contro la Juventus vinta ai rigori con gol decisivo di Sheva.
Ed infine ammiro la maglia dell'Unico vero Capitano!
Che ricordi!
Sarà stato contento il Paron?
Consigli per i signori alla Fiera di S.Giuseppe
1) Ricordati che se percorri 150 mt hai già visto tutto quello che c'è da vedere. Infatti ogni 150 mt circa, ritrovi le stesse cose.
2) Se t'annoi gioca alla "Ricerca dei Valorosi". È uno dei passatempi preferiti dagli uomini e consiste nel trovare tutti i baldi eroi che al bar dicono di odiare la fiera e che saranno vent'anni che non ci mettono piede! Invece, come agnellini, seguono la moglie portando pappagalli, zerbini, vettovaglie carichi come sherpa. Tendono, una volta scoperti, a mimetizzarsi: alcuni, i migliori, si trasformano in brigidino, altri in tappeti. Se parli con loro guarderanno sempre in cielo. Infatti cercheranno di venderti la scusa di essere stati rapiti dagli alieni che li hanno lasciati in fiera, obbligandoli al classico tour fieristico.
3) Se interpellato da consorte, mostra interesse per ogni oggetto esposto: frullino per albicocche canadesi nane, scolapasta convertibile in coprilampada, pile ricaricabili al cioccolato, cocorite in smoking etc. Tutto questo ti sarà utile al momento del pranzo quando vorrai mangiarti porchetta, patatine e mega birra! Il diniego sarà soft.
4) Portati occhiali da sole scurissimi. L'occhio infatti vola.. dove deve posarsi!
mercoledì 18 marzo 2015
Versetto
"I Lupi dormiranno accanto agli agnellini, ma questi tenendo il loro prezioso fieno sotto il cuscino e sognando Meeting a Rimini, si risveglieranno abbacchio!"
lunedì 16 marzo 2015
Un viso, una realtà
Ecce homo!
Ercole Incalza, appena arrestato, potrebbe essere il Riassunto, il Bignami della nostra situazione economica.
Sulla cresta dell'onda in sette governi, di provenienza PSI del mai compianto Cinghialone, Ercolino settebellezze potrebbe incarnare tutti, ma proprio tutti i battericidi che stanno uccidendo la nostra nazione.
Superburocrate indiscusso in grado di maneggiare enormi quantità di denari pubblici, Ettore Incalza esordì con Lunardi per poi continuare con Matteoli, con Passera ed ora con Lupetto Lupi, il tanto amato ciellino immarcescibile e inamovibile.
Colorito pallido, Ettore Incalza ora dovrà spiegarsi e spiegarci tante cose su come gira la giostra.
Par di vederci rassomiglianze inquietanti: sembra lo zio di Cuperlo o uno zombie sempre alla ricerca di risorse da assimilare.
Pare, naturalmente!
Perché il corso della Giustizia è appena all'inizio! Nessuno è colpevole sino a che non sarà accertato in aula di giustizia.
Perciò si dia inizio alla grande giostra di avvocati, alla ricerca di codicilli, di leggi su misura, di perdite di tempo che portino nell'oblio ogni cosa, soddisfacendo la bramosia di Madama Prescrizione!
Naturalmente: viva l'Italia!!!
Mantenere la rotta
E' molto difficile mantenere la rotta in questo instabile periodo storico, in special modo nel nostro paese.
Perché?
Ci sarebbero tanti indizi, tanti misfatti da far emergere che non si riuscirebbe neppure pubblicando un tomo delle dimensioni di Guerra e Pace!
Cercherò di riassumere: la politica è sempre più intenta a salvar se stessa, i suoi riti, le sue scorribande.
Manca un'opposizione anzi, il miscuglio creato dall'incontro di due opposte fazioni, destra e sinistra, per guidare ed ingurgitare il potere attraverso un inciucio perenne, un consociativismo sfrenato, porta il cittadino medio ad obnubilarsi la mente, a non avere più traguardi da vedere e conseguentemente identificare in personaggi oltremodo scomodi, l'eroe del momento.
Lo Sbruffone toscano sta facendo quello che il suo sodale, nonché spudorato puttaniere, ha cercato di realizzare senza riuscirvici.
Prendiamo ad esempio il job act, la possibilità di denunciare i magistrati, la riforma della Rai e le eterne promesse di risollevamento collettivo, chimere irrealizzabili per mancanza di grano.
Noi ansimiamo per un solo uomo al comando, da sempre. E il bulletto fiorentino al momento sta incarnando al meglio il ruolo.
Scrive sotto dettatura leggi e direttive impartitegli da Bruxelles, da Confindustria, dai banchieri, dagli avvocati, dai medici insomma da tutte le lobby che confluiscono nei cosiddetti "Poteri forti". Fino a quando ottempererà agli ordini trasmessi da chi detiene veramente il potere, nulla lo scalzerà dallo scranno più alto.
La riabilitazione del suo compare di merende, il nanetto pervertito, passa da tutto questo, corroborando borse ed affari della Famiglia meneghina da noi mantenuta per oltre un ventennio.
Il Delinquente mantiene ancora il controllo della Rai, Verro il suo consigliere prodigo di consigli e lettere per uccidere la democrazia, rimane al suo posto, la legge sulla corruzione è bloccata da oltre due anni perché il partito dei Corrotti non vuole cedere, non vuole che le pene giuste in materia, diventino esecutive. Lo stesso dicasi per la frode in bilancio e per tutte le ribalderie con cui abbiamo convissuto per quattro lunghi lustri, come Cirelli ed Alfano insegnano.
Stiamo perdendo rotta e direzione, siamo ingolfati di notizie che scalfiscono alla grande le coscienze ancora sane che coabitano con i delinquenti seriali, che sono tanti, troppi.
Una moltitudine di sfaccendati perennemente in vacanza è restia, molto restia a far si che le regole vengano riabilitate sul nostro territorio. Come non capirli? Fatevi un giro negli aeroporti, a bordo delle navi da crociera, sulla neve, nelle isole sperdute. Vedrete presenze costanti, continue ed in crescita di connazionali, il cui unico pensiero è quello di mimetizzarsi, di nascondersi per continuare a godersela alla grande.
Possibile, dico che per la stragrande maggioranza la parola ferie sia ricollegabile a qualche giorno in agosto e che una minoranza sempre in crescita, usufruisca di tanti giorni all'anno per raggiungere mete paradisiache a prezzi fuori della portata dei più?
Ribaldi travestiti da banchieri, politici, avvocati, imprenditori, lobbisti, giocatori in borsa, conti, principi, impegnati ad eludere tasse e balzelli ed a confondere il medio italico solo ed in nome esclusivo dell'egoismo, del godere togliendo risorse ai meno abbienti, di brindare alla coglionaggine generalizzata che questo potere mischiato e non più definibile aiuta ed alimenta.
Perdere la bussola significa soprattutto darla vinta a questi signorotti del nulla.
Occorre non farsi confondere. Ascoltare i pochi che ancora parlano di solidarietà, di uguaglianza, di riscatto.
Uno su tutti, e con questo ho detto tutto, Papa Francesco!
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