sabato 4 maggio 2024

Profumatamente

Piero, perché Chanel chance? Non era meglio il classico n°5?
DI DANIELA RANIERI
Noi siamo garantisti fino al terzo profumo rubato e a quanto pare Piero Fassino ne ha rubati (pardon: intascati) solo due. Se la vedranno loro, inteso sia come Fassino con la Polaria, sia loro del Pd. Ci ha colpito, però, che il profumo oggetto dell’esproprio proletario di Fassino sia secondo i testimoni sempre lo stesso: Chance di Chanel, euro 130. Profumo commerciale, non di nicchia (e sì che al duty free si vendono profumi che costano anche il quadruplo, fatti con materie prime pregiate), diciamo che Chance è, per fare un paragone vinario, un prosecco di fascia media.
Fassino, famoso più per le sue catastrofiche profezie auto-avveranti che per le gesta politiche, ora rischia di passare alla storia per questa storia stramba, patetica e imbarazzante, stante la non circostanza di incapienza (anche se si lamentò dello stipendio misero di un parlamentare) e il fatto che il profumo non fosse per sé, dunque non il capriccio di un cleptomane, ma per “la moglie”, dunque un regalo, e si sa che se si ruba o si ricicla un regalo è per far bella figura risparmiandosi la spesa e tacendo il reato: “Cara, guarda cosa ho rubato per te” (Bersani fu linciato per aver comprato una sciarpa Vuitton alla moglie, ma l’aveva pagata!).
Ma che profumo è Chance? Essendo la profumeria la nostra vera passione e la politica il nostro trastullo, ne parliamo con contezza. Se proprio uno deve rubare un profumo da donare a una signora prende N°5, il classico (anche se riformulato) simbolo dell’eleganza francese, creato da Ernest Beaux nel 1921 per Coco Chanel ricalcando la piramide olfattiva del profumo russo Mosca Rossa, il profumo della Rivoluzione inventato da Auguste Michel; forse che di questi tempi rischiava di passare per putiniano? Se N°5 è un signor profumo, con le aldeidi in apertura che ai russi ricordavano il ghiaccio della tundra polare e ai francesi le bollicine di champagne, Chance è il profumo della signora borghese che si sente ragazza, vive in appartamenti in stile parigino e veste in tweed Chanel. Claim: “Imprevedibile, in continuo movimento, CHANCE travolge in un vortice di felicità e fantasia. Appare, scompare, non si ferma mai, solo pochi istanti per coglierla. È imprevedibile e si presenta inaspettatamente. Ma con lei, tutto è possibile”. Praticamente il ritratto di Fassino. “‘Mi si offriva una chance, la colsi’. Mademoiselle Chanel sapeva che la vera chance è quella che ognuno di noi si crea, uno stato d’animo, un modo di essere”. E Fassino la colse.

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