Come un marinaio che intravede una spiaggia dopo notti di mare mosso, e nella spiaggia anche una sdraio con la birra fresca versata ed il sigaro acceso pronto per essere imboccato, come un astronauta che rientra sulla terra dopo anni di navigazione solitaria attorno al pianeta e per sbaglio piomba dentro il Crazy Horse di Paris, durante le prove generali e come un cosacco che dopo aver attraversato la tundra con temperature mai maggiori ai - 20 gradi per caso entra alla Jacuzzi durante le prove della nuova vasca da 5 metri di diametro con acqua calda e cinque graziose inservienti che aspettano dentro, così il mio spirito ha esultato nel leggere ciò che quel grand'uomo di Paolo Farinella prete scrive nel suo cosiddetto pacco del mercoledì.
Sono parole pesanti, gravi e dolorose ma il pensiero che subito mi scocca nella cervice è che allora non sono solo a pensare queste cosiddette cattiverie, anzi che alcuni mi spingono a considerare tali.
Leggetele se ne avete voglia, con calma.
Sono macigni, forse anche troppo pesanti.
Ma credo fermamente che sia l'ora per chi crede che a Roma ci sia un porcile, di uscire dalla penombra e gridare al Cielo che ci siamo rotti i coglioni di avere questi personaggi che sono tutto, ma proprio tutto tranne che guide spirituali.
Paolo Farinella picchia duro, dice come ripeto frasi anche orribili. Ma lo fa perché prima di tutto ama la Verità.
E la Verità, sappiamo bene, ci farà liberi!
Alcuni sprazzi di questo pacco:
Pronti? Via!
Conosco Piacenza, conosco Bertone e le loro carriere. Mauro Piacenza ha impiegato 25 anni di
leccaggine e di asservimento a uno o più padroni e di padrone in padrone, finalmente è arrivato al club
esclusivo che può eleggere il papa. Egli è il padrino di Marco Simeon, la cui figura è semplicemente
orripilante. Egli andò via da Genova nel 1987, pochi giorni dopo l’arrivo del card. Giovanni Canestri
che egli giudicava «di sinistra» (risate e applausi convinti!!!!). Si trasferì a Roma e qui cominciò il
lento pellegrinaggio di tessitura silenziosa e proficua: un giorno ti vendi a questo, un giorno fai il servo
a quello, fai vedere che sei affidabile, offri i tuoi servigi senza riserva, metti da parte la coscienza,
proteggi gli uomini giusti come Marco Simeon, stai a cuccia sulla soglia delle porte giuste, se
necessario in quell’ambiente non si disdice neanche il letto profumato d’incenso, e alla fine ti ritrovi
cardinale senza nemmeno accorgerti come ci sei arrivato.
Come possono costoro condannare gli omosessuali se poi li custodiscono e li usano nel segreto delle mura vaticane che esonda di travestiti? Almeno stessero zitti! Se, però, condannano, devono guardarsi prima allo specchio e solo dopo avere tolto la trave dal loro occhio, solo dopo, potrebbero pretendere, chiedendo permesso, di togliere la pagliuzza nell’occhio degli altri. Come possono presumere di dettare legge in campo sessuale, se poi sono loro stessi gli utilizzatori concomitanti e finali della pederastia, della devianza e di ogni perversione? La via sessuale è una via maestra per fare carriera e dentro il Vaticano vi è il mercato delle vacche con buona pace per la dignità della persona.
Una Chiesa sana e discepola di Cristo non avrebbe nemmeno preso in considerazione un individuo scellerato coem Piacenza, così come avrebbe mandato alla Caienna il Tarcisio Bertone, uomo che non doveva nemmeno diventare prete perché è solo l’incarnazione della vacuità e del potere fine a se stesso. I cardinali Tarcisio Bertone e Mauro Piacenza con i loro affiliati e scherani, vere bande di malaffare, sono una sciagura per la Chiesa sia da un punto di vista teologico che umano. La colpa esclusiva ricade sul papa che li ha scelti o se li è lasciarti imporre da una cricca che vuole condizionare anche lo Spirito Santo.
Oggi il cardinale Mauro Piacenza, l’uomo più retrivo che io conosca, più fondamentalista dei
lefebvriani, nemico acerrimo del Vaticano II, che egli ha subito come un altraggio alla Chiesa e a cui
non si è mai rassegnato. Quest’uomo, insieme a Bertone, è al centro dello scandalo che colpisce il
Vaticano. Sua creatura e discepolo è il neo patriarca di Venezia: la tela del ragno clericale nefasto
avanza, ma si frantumerà davanti alla Chiesa del popolo di Dio e del Vaticnao II che non cederà. Come possono costoro condannare gli omosessuali se poi li custodiscono e li usano nel segreto delle mura vaticane che esonda di travestiti? Almeno stessero zitti! Se, però, condannano, devono guardarsi prima allo specchio e solo dopo avere tolto la trave dal loro occhio, solo dopo, potrebbero pretendere, chiedendo permesso, di togliere la pagliuzza nell’occhio degli altri. Come possono presumere di dettare legge in campo sessuale, se poi sono loro stessi gli utilizzatori concomitanti e finali della pederastia, della devianza e di ogni perversione? La via sessuale è una via maestra per fare carriera e dentro il Vaticano vi è il mercato delle vacche con buona pace per la dignità della persona.
Una Chiesa sana e discepola di Cristo non avrebbe nemmeno preso in considerazione un individuo scellerato coem Piacenza, così come avrebbe mandato alla Caienna il Tarcisio Bertone, uomo che non doveva nemmeno diventare prete perché è solo l’incarnazione della vacuità e del potere fine a se stesso. I cardinali Tarcisio Bertone e Mauro Piacenza con i loro affiliati e scherani, vere bande di malaffare, sono una sciagura per la Chiesa sia da un punto di vista teologico che umano. La colpa esclusiva ricade sul papa che li ha scelti o se li è lasciarti imporre da una cricca che vuole condizionare anche lo Spirito Santo.
Vi lascio il link :
http://paolofarinella.files.wordpress.com/2012/05/pacchetto-del-mercoledi-n-20-di-paolo-farinella-prete-del-30-05-20121.pdf
Vi aggiorno anche sul fatto che molto presto ho deciso di incontrare Don Farinella per ringraziarlo di ciò che fa e per ascoltarlo. Penso che il momento migliore sia quello della S. Messa.
Organizzo e vi faccio sapere. Come notate, credo che sarà una gran bella giornata quella dell'incontro con questo uomo di fede.
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