mercoledì 10 novembre 2010

Morte di un carnefice

Ci sarebbe da festeggiare, ma non è nel mio stile. Segnalo solo che l'aria del pianeta è migliore da ieri, quando in Argentina è morto un carnefice dei giorni nostri: Emilio Eduardo Massera, generale che contribuì al golpe di Videla in Argentina e che è ricordato come la macchina della morte. Creò l'Esma apparentemente una scuola meccanica della Marina, in realtà un luogo macabro di torture, delle più infami, una specie di laboratorio criminale.
Ha sulla coscienza migliaia di morti, giovani e non, centinaia di migliaia di atti criminali. Un boia dei nostri giorni, uno che rapiva i bimbi delle prigioniere per regalarli alle aficionados!
Si dice che fu amico di due nostri compatrioti, per i quali da tempo è suonato il conto alla rovescia per la resa dei conti "celeste", tale Licio Gelli e Giulio Andreotti e che fu anche assiduo cliente di una fabbrica delle mie terre, l'Oto Melara costruttrice di armi, ed il pensiero di aver contribuito ad ingrassare e ad armare un porco di tali dimensioni con prodotti tipici dei miei luoghi, mi crea un'immensa inquietudine e disistima per quella cazzo di fabbrica di morte!
Per lui nessun saluto, nessun giudizio, nessun verdetto. Solo la speranza che la terra, che malvolentieri da ieri lo ha accolto, gli sia veramente pesante!

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