Un luogo ideale per trasmettere i miei pensieri a chi abbia voglia e pazienza di leggerli. Senza altro scopo che il portare alla luce i sentimenti che mi differenziano dai bovini, anche se alcune volte scrivo come loro, grammaticalmente parlando! Grazie!
mercoledì 30 novembre 2016
Affrancata
Casualità
Mai... giuro! Mai...
Mai avrei pensato di trovarmi in un'impercettibile sintonia con "Lui" arrivato negli studi di "Di Martedì" con il suo costume mascherato, i soliti capelli color tabacco marcio, il cerone spalmato in quantità da Guinness, le borse sotto gli occhi tirate così tanto da fargli alzare le braccia ogniqualvolta sorrideva, con il suo sinistro ghigno.
Mai avrei immaginato di muovere impercettibilmente il viso in modalità affermativa, udendone il suono vocale.
Crozza, al meglio di ogni altro commento, lo ha accolto con "Presidente, Renzi non è potuto venire ed ha mandato il padre."
Mai potevo credere che il nuovo, il rottamante, fosse più vecchio, squallido, bugiardo, subdolo, pericoloso, dell'ometto miliardario con i soldi nostri.
La conferma di quanto sopra me l'ha data la Bella Etruriana ad Otto e mezzo, sparante raffiche di cretinerie degne di un ricovero in analisi, una becera filastrocca buttata giù mnemonicamente, senza ritegno, insensibile alla nostra, se pur ridotta, intelligenza. Una presa per il culo storicamente tra le maggiori, un senso di degrado culturale difficilmente visto altrove, un'alcova di storpiature costituzionali senza avversari, un rigurgito antidemocratico senza pari.
Al punto che la poveretta, senza dignità, si è anche arrampicata su uno specchio indicibile, garantendo che i senatori saranno eletti dal popolo, contraddicendo ciò che la sua riforma, e di Verdini, dicono spudoratamente:
"Art 57: I Consigli regionali e i Consigl delle Province autonome di Trento e di Bolzano eleggono, con metodo proporzionale, i senatori fra i propri componenti e, nella misura di uno per ciascuno, fra i sindaci dei comuni dei rispettivi territori."
E allora come cazzo faranno i cittadini a votare i senatori, porcaccia miseria? E come è possibile che uno sparuto senso di vergogna, non le abbia evitato di sparare l'annuncio di una futura legge, permettente al votante, nelle regionali, la scelta di consigliere destinato a Roma, con tempi e metodi misteriosi a tutti tranne che a Orfini, quando la stessa legge verrebbe di certo trombata senza scampo dalla Consulta per l'ovvia incostituzionalità di cui sopra?
Perché, perché ci trattano da imbecili?
Perché tentano già di modificare ciò che ci stanno da anni presentando come l'Essenziale?
Come possono avere il coraggio di comunicarci che modificheranno l'Italicum dopo che ci hanno fracassato i testicoli, tra una Picierno e l'altra, incensando codesto progetto elettorale come il must mondiale della democrazia?
Il perché lo so: sono teleguidati da Bruxelles, da Jp Morgan, dai tronfi e veri padroni del vapore!
Mai avrei pensato di rimpiangere l'ometto...
Sessantamilagrazie!
Questo blog ha toccato le 60.000 visite, un traguardo insperato per chi scrive, nella gratuità più assoluta e forse con stramberie a volte in eccesso.
Che dire?
Grazie e continuate a seguirci (son da solo ma usa così, fa più radica chic)
Ci sono grandi novità per il futuro. Forse un sito onnicomprensivo, la diretta per lo sbarco degli alieni e un'intervista alla Boschi nella rubrica il Pallario.
Grazie nuovamente e cercate di far nuovi adepti.
A volte, dalle castronerie, può sempre nascere un fiore!
martedì 29 novembre 2016
All'addiaccio
lunedì 28 novembre 2016
Che indecenza!
E se...
Oramai scafato da tempo tendente all'infinito, dubito ogniqualvolta il piccoletto con i tacchi rialzati si ripropone alla nazione intera.
Dopo aver vissuto e sofferto come non mai durante il Puttanesimo, sono divenuto abile, abilissimo nel cogliere i segni di un ritorno politico del Perverso.
Anche questa volta, mascherato come un clown, con colori dei capelli tendenti, al solito, al tabacco in via di decomposizione, il riccone con i soldi nostri ha nuovamente sproloquiato nelle sue tv, facendoci per l'ennesima volta accapponare la pelle per cotanto potere, mai in passato frenato o ridotto, dagli oppositori che credevamo di sinistra mentre invece, grazie anche al suo nipote Bomba e alla sua corte, si sono rivelati uguali, se non peggiori.
Qualcosa però non torna.
Primo: il segnale che la famiglia lo abbia aizzato nuovamente contro il benessere nazionale, per il proprio arricchimento, si denota dal nuovo amore verso la sua squadra, che è anche la mia, il Milan.
Questo closing cinese parrebbe rimandato se non annullato, visto che il calcio è stato sempre un basilare veicolo per aumentarne l'ingordigia, pennellata da presidente vincente, che riconosco a me ha fatto sportivamente piacere.
Questo ritorno di fiamma va interpretato quindi come una nuova avventura, un ricercare il peso politico necessario per dettare le regole, preservanti i suoi sterminati possedimenti?
Credo di si.
Gli attenti potrebbero obbiettare: perché allora si è schierato apertamente per il No referendario?
Giusta osservazione.
State attenti, perché entriamo nel "machiavellismo": Mediaset è partigianamente schierata per il Si. Come è possibile che il suo proprietario veleggi verso l'opposto?
Qui, a mio parere, entra in gioco l'abilità del Bomba e del suo allenatore, Jim Messina, che, pagato profumatamente (non si sa da chi ma si sospetta da noi) deve portare alla vittoria nel referendum.
Entriamo nella supposizione: il personaggio dell'ex presidente del consiglio amante delle cene eleganti, è attualmente un fattore negativo, nel senso che non trascina più, viene identificato come il vecchio, la casta, il modificatore di leggi per i suoi interessi.
Bene, anzi, male!
Vien da sé allora che il Bomba di Rignano potrebbe aver imposto allo zio meneghino di schierarsi per il NO al fine di abbassarne il vantaggio, convincendo gli indecisi a votar SI.
Insomma, un uso deviato delle negative proprietà del Nano.
Parrebbe fantapolitica, vero?
Ma digerire la bufala del risparmio di denari dall'abolizione del Senato, 55 milioni al massimo, mentre contemporaneamente nella legge di bilancio ne sono stati stanziati 60 per un mega torneo di golf in Italia nel 2022, allora cos'è?
Meditate, gente, Media...set!
domenica 27 novembre 2016
Preghiere
M'incazzo
sabato 26 novembre 2016
Lezione per il NO
Sminuzzare
Un saluto a Fidel!
venerdì 25 novembre 2016
Disgustato
Il marito della Titti
La farsa della vicenda della Titti, moglie dell'onorevole Brunetta, scoperta ad inondare il web, sotto falso nome, di invettive in stile grillino contro il Bomba, rivela però una constatazione dell'ex ministro molto, ma molto, coinvolgente.
Brunetta descrive codesto scenario: in prossimità del referendum, diciamo venerdì 2 o sabato 3 dicembre, in caso di notizie riservate e nefaste, diciamo un margine di vittoria ampio del No, un 15% di differenza, all' egoriferito di Rignano potrebbe venire in mente un'idea, sconvolgente, incredibilmente di effetto: le dimissioni.
Guardate che questo scenario, a mio parere, potrebbe non essere così lontano dalla realtà!
Il Bomba, perso per perso, potrebbe giocarsi questa carta, blasfema quasi come avere degli assi sotto la manica durante una partita a poker.
Conoscendo il nostro, anzi loro, conducator, nulla è inimmaginabile. Il ragazzo è tanto smanioso di potere che potrebbe accarezzare questo ultimo, malefico, becero tentativo di riportarsi a galla, scongiurando la capitolazione di lui e di tutti i suoi sodali.
Pertanto fate attenzione massima ai prossimi giorni: gli indizi non mancheranno!
Occorrerà centellinare, sminuzzare, radiografare ogni minimo battito di ciglia del poveretto. Ogni frase, ogni parola, ogni fiaba narrata ai tanti babbani in circolazione.
Se arriverà a tanto, continuo a sperare che non lo faccia, se questa miserrima azione che potrebbe ribaltare il risultato giusto e salvante la nostra Costituzione, diverrà realtà, occorrerà mettere da parte ritrosie, parole a vanvera e scendere, democraticamente, in piazza.
Uno così è giusto che venga dimenticato in fretta. Compresa la sua claque.
giovedì 24 novembre 2016
Emendentare Watson!
In questa fase apocalittica del panorama politico pre-referendario, avvengono sotto gli occhi di tutti, occhi prevalentemente foderati dal prosciutto referendario del Bomba, fatti sconcertanti.
Il principale è l'emendamento votato ieri dalla maggioranza che sdogana l'insediamento dei presidenti di regione a commissario della sanità locale, chiamato, guarda caso, emendamento pro-De Luca.
Il braccio armato del renzismo, il fuorviante ed occulto Luca Lotti, ha promesso 30 milioni da riversarsi sulle terre campane. De Luca ha frustato i suoi, invitandogli, per così dire, a far votare Si al popolino, facendo una riedizione del laurismo con i pacchi di pasta e cibarie distribuiti prima del voto dal mai compianto Achille.
Bene, anzi male: chi c'è dietro tutto questo?
Innanzitutto il neo gruppo, l'aggregazione inquietante chiamata Ala: un coacervo di callosità democratiche, utili alla causa di mantenimento del potere del Bomba. Il partito di Verdini, Barani e Vincenzo D'Anna, un amico caro del condannato per camorra Cosentino.
D'Anna oltre ad essere senatore, possiede due laboratori di analisi ed è presidente della FederLab, che riunisce tutti i centri d'analisi italiani.
D'Anna si è impegnato a dismisura per la nobile causa di far scomparire i due attuali commissari, Claudio D'Amario e Joseph Polimeni ed ha, come obbiettivo finale, la dipartita politica dal ministero della Lorenzin, attuale responsabile della Sanità.
L'arrivo di De Luca alla sanità campana, conferma l'altisonante impegno governativo a stipulare accordi di qualunque natura e portata, al fine di rimanere in sella al potere.
Una vicenda che spiega molti aspetti, illuminando molte ombre, alcune della quali, raggelanti.
Bang Bang!
mercoledì 23 novembre 2016
martedì 22 novembre 2016
Stima profonda
Pro loro
domenica 20 novembre 2016
Estikazzi!
Opuscolo
sabato 19 novembre 2016
venerdì 18 novembre 2016
Ag..che?
giovedì 17 novembre 2016
Ammiratelo!
A volte basta una foto
Così tanto per dire
mercoledì 16 novembre 2016
L'incontro
Si, lo ammetto! Ci sono ricascato! Le sirene di Cupertino, le ammagliatrici regali, hanno rivinto.
E sono passato al 7. E' un concetto strano, quasi impalpabile. Una rincorsa verso non si sa quale luogo.
Mi faccio abbacinare da Apple più che la Picierno da una fregnaccia.
Sono in balia di onde sinuose, di fremiti pettorali ogniqualvolta i discendenti di Steve propongono una novità.
Fingo di non leggere, di non sapere, mi ritraggo come una testuggine, conosco il divario abnorme tra costo e prezzo. Ma quando lo vedo, casco nelle sue braccia!
Il prodotto è incredibilmente affascinante, quasi commovente. Si, è vero: è uno smartphone, apparentemente un comune attrezzo di svago e lavoro; contiene però delle meraviglie, sempre più innovative, trascinanti. Gioisco ogni qualvolta mi accingo ad aprire la confezione, odo quell'impercettibile fffffffft derivante dal taglio della plastica a protezione, avverto il risveglio del contenuto, quasi fosse vino corposo dentro il decanter. Aprendo la scatola sono consapevole che mai più tutto tornerà ordinato e compresso come il confezionamento impone. Palpita il mio amore per il tecnologico allorché ammiro il manufatto, nero, splendente, lucente. Avverto la differenza tra il resto del regno animale allorché pigio l'accensione, scorgendo la mela morsicata, porta aperta verso la perfezione sempre più.. perfezionata.
Tutto si srotola, tutto si dispone all'ammirazione, al gusto del nuovo. Nel 7 non c'è più, ad esempio, il tasto home ma un tondo depresso che ogniqualvolta lo sfiori, invia al dito un impulso, un vagito, per darti l'idea di una compressione inesistente, un'alchimia tra l'oggi ed il domani. Questo tocchetto tecnologico è un cammeo di Steve, un messaggio celestiale inviato dal regno perfetto ove egli riposa. E che dire del fatto che, lasciandolo ad esempio sul tavolino e pronunciando la frase "Hey Siri!" il mitico esemplare s'accenda e ad una richiesta di musica si metta a suonare, naturalmente in stereo?!!
Una velocità coinvolgente invia i dati dalle nuvole, salvati in forma backuppiana e scioccantemente in grado di rimettere tutto a posto, in ordine come nel precedente modello.
A proposito: questa mattina il mio vecchio iphone 6 non mi ha degnato di uno sguardo; irrigidito e con il naso all'insù, con fare altezzoso, estremamente sulle sue non si è degnato di trasmettermi nulla.
Ho cercato di fargli capire che nell'high tech, le cose girano così, vorticosamente. Due anni sono un tempo siderale.
Ma lui niente: non degnandomi di uno sguardo, si è spento autonomamente, cosa che mi ha fatto pensare ad un sonoro vaffanculo.
L'altro, il mirabile 7, fischiettando mi ha scritto: Andiamo?
Per non farlo gasare troppo gli ho sussurrato: stai calmo bello! Guarda che tra non molto uscirà l'8!
Aaaaargghhhh!!