Non è un paese giusto, sereno e soprattutto democratico quello che permette che quattro bimbi muoiano bruciati in un campo nomadi. Ci dovremmo vergognare, e io lo sto facendo, di vivere in una nazione che permette fatti così orribili.
Morire a quattro anni dentro delle lamiere che sono casa, senza aver conosciuto il calore di una cameretta, il piacere della serenità di una famiglia decorosa, morire in questo modo è un gridare vendetta e giustizia per chi permette tutto ciò. E quelli siamo noi, che dovremmo non essere più invitati a nessun vertice mondiale, che dovremmo essere scansati da tutti i paesi democratici, che dovremmo rompere i patti lateranensi con chi di default, dovrebbe esercitare la carità evangelica ma che invece sembra prediligere in toto il business anche in collaborazione con la malavita.
Ai quattro bimbi porgo un ultimo saluto legato alla profonda vergogna che mi assale nel vivere in un paese ormai imbarbarito da personaggi da vomito che pullulano nei centri di potere, con la speranza che il Signore li accolga veramente nel suo Regno, e gli doni una bellissima cameretta con tanti giochi e libri! Che possano avere per sempre quello che per quattro anni il nostro paese retto da un puttaniere incallito non gli ha saputo dare!
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