mercoledì 11 agosto 2010

Il podio della carità

Sembra di essere protagonisti di un film apocalittico, di quelli di moda all’inizio di questo millennio: Mosca che brucia con 38 gradi di temperatura, l’India sommersa dalle acque, un'isola di ghiaccio che si stacca e comincia a navigare verso sud con tanta acqua da dissetare per due anni una città come New York!
Si, forse ci siamo! Dopo decenni di riscaldamento globale qualcosa è cambiato! Ma non per tutti. Ad esempio per le Sette Sorelle petrolifere, il ritiro dei ghiacci dalla Groenlandia è salutare perché libera le terre imprigionate dal ghiaccio per poterle finalmente sondare ed avere la conferma delle previsioni degli esperti i quali dicono che sotto la crosta vi è presenza forte di petrolio!
Mi verrebbe voglia di dire basta con questa politica, con questo sfruttamento petrolifero, con questo continuo arricchimento di pochi, con l’inquinamento, con i gas serra. Ma ad un attento esame del mio vivere, mi scopro consumatore di energia, produttore di smog, ricercatore di benessere e di tutto quello che serve per andare mentalmente avanti senza imbestialire. Pertanto sto zitto, silente e non critico nessuno. Fa parte del gioco di questa società. Poveri e ricchi in una politica essenziale di disuguaglianza sociale che è il nerbo del vivere odierno.
Il “tutti uguali” tipico delle religioni e del comunismo, da tempo è stato messo in soffitta, perché ci rende la vita monotona, toglie la scala sociale unico nerbo dell’oggi. Anche nelle piccole cose, capisco che è l’essenziale del mio vivere ricercare un qualcosa di appagante che mi metta su un gradino più alto di qualcuno che invece è in sofferenza. E’ il pensiero che avvolge anche lo stato in cui vivo, la Chiesa a cui appartengo, e tutto quanto mi circonda. L’aiuto caritatevole di oggi non è altro che un’autocertificazione del fatto che chi aiuta sa di farlo su un piedistallo gratificante, che appaga l’essere.
Per ritrovare la vera essenza della parola Carità, bisogna armarsi di lente d’ingrandimento e cercare nel microcosmo. Il legame tra amore per l’ambiente, appagamento personale e falsa solidarietà è tutto da dimostrare, ma se esiste nasce dal cuore umano del secondo millennio. Per cercare di invertire la rotta occorrerebbe un radicale cambiamento del pensiero sociale, che parta dal concetto dell'accoglienza e dell'andare incontro agli altri in totale gratuità tipico delle grandi religioni, vedasi ad esempio la cena in casa delle prostitute di Gesù. Ma è un fatto che richiede tempo, voglia e soprattutto fatica.

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