giovedì 3 marzo 2022

Cogito, scusate!

 

A volte appassisco in cervice, altre mi scuoto come un faggio, e medito sul divenire e su come ho permesso ad altri di modificarmi quasi totalmente.

Canizie o altro, vivo un periodo travagliato, incazzoso in special modo se penso al tempo andato, in gran parte dilapidato e cogito pure sulla trasformazione subita a causa degli “influssi levigatori” che pullulano in quest’era che definirei delle Fregnacce. E ora mi spiego: ho accettato con noncalanche il padre di tutti i totem predisposti per ottenere un gregge il più borotalcamente belante e accondiscendente: il divario tra le classi sociali.

Chi pensa che non esistano caste nel nostro paese, nel continente europeo, nel cosiddetto Occidente libero, è un babbeo destinato a trasformarsi in un Facci o in una Maglie.

Siamo divisi mediante un subdolo intruppamento fin dalla nascita; i figli di operai o di modesti impiegati non potranno accedere, o lo faranno miracolosamente, alle strade lastricate dell’apprendimento preparate per loro dalle rispettive famiglie, impelagate in affari loschi ma, grazie alla levigazione degli influssi, presentate come linde società per azioni, dedite alla lotta per una crescente, indefessa, tendente all’infinito crescita economica, il fulcro di ogni azione, politica e tecnica. La favola che tutti potremmo accedere ai grandi fari delle opportunità è appunto favola. E la levigazione attua in ciascuno, innumerevoli, degli esclusi una rassegnazione mite, un accontentarsi di quello che si ha. Che non è sbagliato, ci mancherebbe! Ma è imposta. E tutto quello che è imposto non ha niente a che vedere con la libertà dell’individuo.

Altro esempio: come mai l’80% dell’umanità non si ribella al suo stato di miserrima condizione? L’africano che non ha acqua, l’afgano che non ha da dar nulla da mangiare ai propri figli, il disoccupato europeo che subisce ogni sorta di affronto per poter lavorare, i giovani che scorrazzano in bicicletta per portarvi il cibo caldo a casa (non ho mai usato il servizio e mai lo userò) pagati 3-4 euro l’ora, il pakistano impegnato nella costruzione degli stadi dei prossimi mondiali di calcio in Qatar, che rischia continuamente la vita per un pugno di mosche (a proposito: mi sto convincendo di non guardare questi mondiali trasudanti oppressione e morti) ebbene: perché non si uniscono per abbattere questa indegna divaricazione sociale inumana?

Perché li hanno levigati alla perfezione. Accettazione: ecco la formula magica permettente a quei pochi balordi che incamerano risorse che nemmeno in un migliaio di anni riusciranno a spendere, di rendere la vita dannata su questo pianeta alla stragrande maggioranza dei viventi.

Si dirà: in ogni epoca è accaduto tutto ciò. Certamente! Ma non dovremmo essere in un’era meravigliosamente all’avanguardia, pregni come siamo, meglio come ci dicono, di progresso tecnico e scientifico?

E se questo tempo è così progredito, tendendo alla perfezione, perché continuano a morire bimbi di fame e di sete?

Quel coniglio impenitente di Zuckerberg ha già deciso per voi, non per me ve lo assicuro, di preparare un futuro che si dissocerà dalla realtà, proponendo un mondo nuovo, per tutti, lontano dalla vita vera. Tralasciando coloro che alla cazzo&campana teorizzano universi paralleli mettendo in dubbio che il reale non sia poi il vero reale, bensì una simulazione che ci ha immerso in un’apparenza eterea, mi domando come sia possibile lasciar fare all’idiota facebookiano una metamorfosi del nostro futuro che provocherà ulteriori danni ai giovani già da tanto tempo deviati nella loro crescita.

Abbiamo delegato troppo, tutto ai pochi in grado di condurci nel nulla. Siamo idioti derubati della coscienza critica, fobia per i conduttori del pianeta, ansimanti davanti ad una presa di coscienza generale che li spazzerebbe via come pula nel vento.

Mi guardo intorno: compro l’acqua e se volessi bere quella del rubinetto la pagherei cifre riservate agli ebeti come mi ritengo di essere; m’intruppo per riuscire ad entrare dentro ad un colossale centro commerciale per acquistare frutta oramai standardizzata, confezioni circondate da plastica; raccolgo pure i punti per ricevere in dono regali di merda; mi hanno convinto ad andare in auto, per fortuna non ce l’ho più e non mi manca, ed entrare in autostrada per arrivare prima e poi pranzare e far minzione in altri luoghi sfornanti merda che pago oro. Devo arrivare prima, prima di che? Levigazione signori! Il tempo è denaro, il tempo è poco, non ti rilassare, non ti soffermare! Potresti pensare! Arrgggghh! Quale terrore infonde il pensiero ai vari tronchetti, agli elkann!

Sanno tutto di me: telepass, carte di credito, cellulari. E mi incazzo pure, me l’hanno detto loro subliminalmente, se mi chiamano al cellulare offrendomi sconti e trading on line! O se cliccando una foto di aratro apparso per sbaglio accanto ad una gnocca, subito dopo il mio profilo del social del coniglio verrà subissato di offerte di aratri! Per non parlare del campo medico, con le assicurazioni, ohh le assicurazioni che levigata, che levigata ci hanno donato con le assicurazioni, pronte ad entrare grazie al formigoni che è in loro - pensate a proposito che ieri era alla prima del suo film dove l’hanno esaltato meglio di un santo, sempre grazie alla levigazione, ma dopo due ore è dovuto correre a casa essendo ai domiciliari per una sentenza definitiva - dentro alle nostre vite, eliminando la prevenzione, che costa e non fa guadagnare, come la Bricchetto, attualmente assessore alla sanità lombarda, pervicacemente insegna!

Mi fermo qui. Scusate ma a volte penso. Lo so, sono un idiota. Cogito facendo scorrere il tempo senza apparentemente far nulla. Un danno sociale enorme. Scusate ancora!       


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