mercoledì 23 marzo 2022

Sappiatelo!



Dal Prof di Chimica - Facebook -

Quello che vediamo è reale?
I colori di un campo di fiori, le sfumature di un quadro, le luci di un tramonto sul mare, esistono davvero?
I fotoni di varia lunghezza d'onda colpiscono atomi e molecole: alcuni vengono assorbiti, altri vengono riflessi.
Quelli assorbiti per lo più scaldano l'oggetto e non ci interessano, ma quelli riflessi possono giungere al nostro occhio ed eccitare gli elettroni di alcune proteine "sensibili" (i fotorecettori) che scatenano un segnale bioelettrico inviato al cervello. Esso poi ricostruisce tutti i "pixel" arrivati e crea un'immagine colorata.
Solo lì, nella nostra testa.
Non fuori: fuori ci sono solo molecole i cui elettroni fanno salti quantizzati se colpiti da certi fotoni.
Particelle ed energie, non colori e sfumature.
E se ascoltiamo un movimento di una sinfonia, o una voce che ci parla, essa esiste? È reale?
Il suono è vibrazione meccanica, mutamento repentino di pressione e sovrapposizione di armoniche.
Un corpo vibra (magari le corde vocali di un amico, o il suono del corno nella 3ª sinfonia di Brahms) e mette in vibrazione l'aria. La pressione oscilla rapidamente e tale onda si propaga fino all'orecchio di chi ascolta. Lì un complesso sistema meccanico trasferisce le vibrazioni all'interno, convertendole in un segnale bioelettrico (aridaje) che viene elaborato nel nostro cervello come un'istantanea nota musicale. Poi un altro frammento, poi ancora un altro.
Solo la memoria dei frammenti precedenti ricostruisce la il saluto del nostro amico, o la sinfonia.
Senza la nostra elaborazione c'è solo un oggetto vibrante e variazioni di pressione: nessun rumore, nessuna voce, nessuna musica.
Per concludere...odori e sapori.
Cosa sono odori e sapori se non molecole più o meno complesse incastrate in un alimento, o disperse nell'aria, che quando entrano a contatto con certi specifici recettori sulla nostra lingua, o nel nostro naso, li attivano per semplice riconoscimento di alcune caratteristiche chimiche (geometria e polarità, principalmente) e generano un segnale bioelettrico (...) che giunge al cervello dandoci una sensazione specifica di piacere o disgusto?
Ma le molecole non hanno odore o sapore senza una lingua o un naso che ci entri in contatto.
Come un fotone non ha colore finché non incontra un occhio, e una nota musicale non ha suono finché non incontra un orecchio.
Studiare chimica/fisica ci mostra come non siamo, in fin dei conti, così lontani dalla misera condizione di quei poveretti che Platone volle confinati in una caverna: vediamo solo delle ombre della realtà.
Oppure, come altri hanno detto prima di me, la bellezza è nella mente che la percepisce: senza, l'Universo sarebbe solo un posto buio e silenzioso.

In foto la GEOSMINA, la molecola che è principale responsabile dell'odore di pioggia sulla terra asciutta: quel profumo inebriante e suggestivo al punto di meritarsi un nome tutto suo, il PETRICORE. La stessa molecola è anche responsabile dell'odore e del sapore terroso di alcuni vegetali, come ad esempio le barbabietole!

Vi aspetto la prossima settimana, fate i bravi

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