Come si proteggerà dal malocchio, dai fulmini piombanti da ogni dove, dai vaffanculo pirotecnici che come aurore boreali stanno colorando l'alba intorno a lui, povero dipendente ecologico mandato da qualche "Carlo Rubbia" comunale alle 6:30 di un sabato chiudente ottobre a raccattare foglie con il cannone ad aria più rumoroso di un techno Dj pipparolo ed infoiato dalle "bombe" che gli sobbalzano davanti al ritmo (parola grossa) del rumore che sta producendo?
Mistero! Al contrario del luogo corporale ove tutti insieme, mentalmente, gli avremmo riposto il cannone, identico pertugio del suo nume tutelare di palazzo civico, uno Zichichi in riva al Lagora!
Un luogo ideale per trasmettere i miei pensieri a chi abbia voglia e pazienza di leggerli. Senza altro scopo che il portare alla luce i sentimenti che mi differenziano dai bovini, anche se alcune volte scrivo come loro, grammaticalmente parlando! Grazie!
sabato 31 ottobre 2015
venerdì 30 ottobre 2015
Ipse Dixit
"Avrei parlato al Pd, un partito che ho voluto,
fondato, per il quale ho corso nel 2009 per la segreteria nazionale e che oggi
più mi ha deluso per il comportamento dei suoi dirigenti, perché ha rinunciato
alla democrazia tradendo ciò che ha nel suo dna."
"Mi hanno accoltellato, c'è un unico
mandante"
(Ignazio Marino - Sindaco sfiduciato e decaduto di
Roma)
Tutto pronto!
Domenica prossima si vota in Turchia per eleggere il parlamento. Il presidente Erdogan, sempre sensibile alla libertà e al voto democratico, ha incaricato il ministro degli interni turco di distribuire a tutti gli scrutatori un kit per migliorare l'andamento delle votazioni.
Nella foto uno dei kit inviati.
Parole Sante
"Il martirio di monsignor Romero non fu solo nel momento della sua morte: iniziò prima, ma iniziò con le sofferenze per le persecuzioni precedenti alla sua morte e continuò anche posteriormente, perché non bastava che fosse morto: fu diffamato, calunniato, infangato.
Il suo martirio continuò anche per mano dei suoi fratelli nel sacredozio e nell'episcopato"
Papa Francesco 29 ottobre 2015
Song
Marino ha ritirato le sue dimissioni! Orfini, solo e
triste, ha imbracciato la chitarra e si è messo a cantare così:
"Mi sono incazzato con Marino,
un medico speciale, ma sciocchino .
Pareva che lasciasse le dimore.
Facendoci tornare già il languore.
Un giorno l’ha firmate solo solo,
le dimissioni dolci al cannolo
Quando le dissi:
Io ti voglio cacciare,
mi diede un calcio e il livore sboccio'.
Marino,Marino, Marino,
ti voglio al piu' presto bocciar
Marino,Marino, Marino,
ti voglio al piu' presto bocciar
Oh il Campidoglio tu devi lasciare,
non ci devi ritornare.
O no no no no no.
Oh il Campidoglio tu devi lasciare,
non ci devi ritornare.
O no no no no no.
Mi sono incazzato con Marino,
un medico speciale, ma sciocchino .
Ma lui ci ha ficcato nel fetore.
Che cosa farem per portarlo dal questore.
Ma un giorno si è dimesso solo solo,
e avremmo incassato a duemilaecinquecento all'ora
-Quando le dissi:
Io ti voglio affossare,
-cosa disse, cosa disse-
mi diede un calcio e il livore sboccio'.
Marino,Marino, Marino,
ti voglio al piu' presto bocciar
-si te lo dico sul serio-
Marino,Marino, Marino,
ti voglio al piu' presto bocciar
Oh il Campidoglio tu devi lasciare,
non ci devi ritornare.
O no no no no no.
Oh il Campidoglio tu devi lasciare,
non ci devi ritornare.
O no no no no no."
giovedì 29 ottobre 2015
Marino, Marino, Marinooo!!!
Pappaparaparapappara, Pappaparaparapappara!!
Udite, udite!!!
Il Sindaco Marino ha ritirato le proprie dimissioni!!
Fantastico!
Roma si trova in una situazione che ha dell'incredibile: mentre il PD nazionale annovera, anche se velatamente, personaggi alla Verdini, mentre in Campania il Bimbo Minkia Toscano regge ed è contento di aver Governatore il De Luca già condannato, dal cilindro spunta Marino, dimissionario dopo che gli erano state contestate delle spese con la carta di credito che parrebbero non autorizzate.
Il Sindaco presentò una decina di giorni fa le proprie dimissioni, tra il giubilo di chi, alla Orfini, non vedeva l'ora di togliersi dalle scatole un ingombro simile al chirurgo non visto bene da nessuno, in special modo dal PD della Capitale che sta affondando tra mafie, intrighi ed omuncoli orrendi.
Ma ecco il colpo a sorpresa! Marino ritira le dimissioni!
Ed ora?
Orfini, esecutore delle direttive del Bimbo ora a Cuba, ha intimato a tutti i consiglieri PD di rassegnare le dimissioni.
Lo faranno?
Forse. Ma prima aspetteranno assicurazioni in merito al futuro posto politico. Altrimenti rimarranno in sella!
Vi rendete conto?
Un partito che si auto convince di guidare una nazione attraverso accordi capestro con personaggi da osteria, che vede in Alfano un alleato tanto stimato da conferirgli l'alta poltrona di ministro degli Interni, tenta di far decadere un sindaco, amato ancora da molti in Roma, che è stato scelto attraverso elezioni primarie e lo vuol far decadere solo perché il poveretto ha combinato pasticci e forse bravate, le quali al confronto del marcio romano appaiono come carezze fatte con un guanto soffice del tipo utili ad asciugare le macchine dopo il lavaggio!
Siamo al gran finale!
Ed al solito a rimetterci saranno i soliti noti. Noi.
Insolazione cubana
Renzi appena sbarcato a Cuba:
"Ho la foto in ufficio del Che e Castro che giocano a golf!"
Raul Castro:
"Ahhhh! Ecco chi è questo giovane giunto dall'Italia!! E io che credevo fosse un politico! A dire il vero da quello che ci ha detto pensavamo più ad un funambolico artista di strada!
Ora abbiamo compreso tutto:
E' un golfista!!!"
mercoledì 28 ottobre 2015
A Vale
Nello splendido stivale
sempre s’era coltivato
il gusto spesso astrale
di esser grandi nel parlato
e che tutti i lunedì,
ognuno nel suo casato,
s'ergeva indomito a divenir Cittì!
Ora invece d’improvviso
visto la bagarre in toto
non riusciamo a far buonviso
ritrovandoci sopra 'na moto!
Abbiam visto lo spagnolo
come un’onta da lavare
cogitando qual pertugio per un epico cannolo
non prim'anche di spedirlo all’unisono a cagare.
Egli ha osato con la faccia da cretino
infastidir l’eroe molto rombante
che si chiama Valentino
fagocitor di gare con riso smagliante!
Sali in bus con favella zitta
ed ascolti le matrone con carrello
disquisire su una possente marmitta
ammaliate e compiaciute dell'indigeno gioiello.
Entri nel supermercato rubicondo
trovandoti nel bel mezzo della bega,
tra due balde ridanciane col culo tondo
infervorate per una magistrale piega
che il nostro eroe Valentino
ha esibito al terzo giro,
spelacchiando quel poppante di bambino
che vorrebbero impalar ad un piro.
La penisola intera è sommossa e inviperita
rimuginando rivalsa magistrale,
arrivando a tralasciar la Partita
pur di mettere Lorenzo nel pitale.
Noi sappiamo che il padrone giapponese
se ne sbatte dell’ispanico,
ben sapendo che il vate pesarese
porterebbe gloria, soldi e molto manico
e sperando nel miracolo del quarantasei
pronti anca in pegno a saltar fossi
urliamo a Lorenzo “che brocco sei!”
ed al nostro un enorme “Forza Rossi!”
martedì 27 ottobre 2015
Novità
L'indomita Selvaggia Lucarelli posta un manifesto che è una novità!
Il primo pellegrinaggio per single a Medjugorje!!
Ma la chicca sta nel testo: "Sappiamo bene come Satana sia scatenato contro la famiglia e sappiamo altrettanto bene come il principe delle tenebre non desideri affatto che i figli di Dio formino famiglie sante."
Waoooow! Alla faccia del Sinodo!
Fossi uno psichiatra m'iscriverei! Investendo 240 euro sai quanta clientela in più avrei! A secchiate! Forse anche l'autista!
Adelante, Adelante Francisco!
Non finisce di stupirmi Francesco! Ecco un articolo del Fatto sulle nomine dei due nuovi vescovi di Palermo e Bologna!
Grazie Santità!
Due parroci alla guida delle arcidiocesi di Palermo e Bologna. È la rivoluzione di Papa Francesco che, contrastando il più classico “spoils system ecclesiale”, ha deciso di affidare la guida del clero dei capoluoghi della Sicilia e dell’Emilia Romagna nelle mani di due “pastori con l’odore delle pecore”.
Per Palermo, nomina che sarà resa pubblica oggi, 27 ottobre, Bergoglio ha scelto don Corrado Lorefice, 53 anni, nativo di Modica in provincia di Ragusa. Attualmente è vicario episcopale della diocesi di Noto guidata da monsignor Antonio Staglianò, divenuto famoso per le sue prediche in musica con brani di Noemi e Marco Mengoni. Lorefice è soprannominato “il don Ciotti della Sicilia” per la sua lotta alla mafia e i suoi scritti su don Pino Puglisi. Succederà al cardinale Paolo Romeo che guida l’arcidiocesi siciliana dal 2006 e che ha raggiunto da tempo ormai l’età canonica della pensione.
Teologo molto stimato, Lorefice è autore anche di un libro su “Dossetti e Lercaro: la Chiesa povera e dei poveri” in cui analizza gli interventi del “progressista” cardinale di Bologna negli anni Sessanta in cui il porporato chiedeva con forza al mondo ecclesiale di tornare al Vangelo delle origini spogliandosi del lusso e della mondanità della corte papale. Temi e lotte oggi al centro del pontificato di Francesco. Una nomina, quella di Lorefice, che ha stupito lui stesso. “Quando il nipote gli ha telefonato per dirgli che lo avevano fatto arcivescovo di Palermo – racconta a ilfattoquotidiano.it il fratello maggiore Michelangelo – lo zio prete gli ha risposto meravigliato: ‘Dove lo hai letto?’. Mio fratello non mi aveva detto niente e in famiglia siamo rimasti tutti molto stupiti di questa decisione del Papa”.
Per Bologna, invece, Bergoglio ha scelto monsignor Matteo Maria Zuppi, romano, 60 anni, dal 2012 vescovo ausiliare di Roma per il settore Centro, ma per numerosi anni parroco ed esponente della Comunità di Sant’Egidio fondata dall’ex ministro Andrea Riccardi. Succederà al cardinale Carlo Caffarra che guida l’arcidiocesi emiliana dal 2003 e che, come Romeo, ha raggiunto da tempo l’età canonica della pensione. Zuppi, che gira per Roma con la sua semplice utilitaria, è soprannominato “il Bergoglio italiano” per la sua modestia e la sua attenzione ai poveri e agli ultimi.
Due nomine inattese che lasceranno l’amaro in bocca a molti vescovi che negli ultimi mesi hanno sperato di essere promossi a Palermo e Bologna. Due sedi tradizionalmente cardinalizie, ma non è detto che ciò avverrà anche in futuro con Lorefice e Zuppi nel ribaltamento dei criteri voluto da Francesco che non ha ancora voluto dare la porpora al patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, e all’arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia. Anzi, Bergoglio, lasciando delusi molti carrieristi, ha voluto nominare cardinali i vescovi di diocesi più piccole, come Perugia con Gualtiero Bassetti, Agrigento con Francesco Montenegro e Ancona-Osimo con Edoardo Menichelli. Tre uomini di cui il Papa si fida moltissimo e che ha voluto accanto a sé nel Sinodo dei vescovi sulla famiglia che ha aperto le porte della Chiesa ai divorziati risposati.
I criteri con i quali Bergoglio sta rinnovando l’episcopato mondiale, creando non pochi mal di pancia, sono stati indicati chiaramente da lui stesso. Parlando alla Cei Francesco ha sottolineato che “i laici che hanno una formazione cristiana autentica, non dovrebbero aver bisogno del vescovo-pilota, o del monsignore-pilota o di un input clericale per assumersi le proprie responsabilità a tutti i livelli, da quello politico a quello sociale, da quello economico a quello legislativo! Hanno invece tutti la necessità del vescovo pastore!”. Così come il Papa ha chiesto alla Congregazione per i vescovi, “nel delicato compito di realizzare l’indagine per le nomine episcopali”, di essere “attenti che i candidati siano pastori vicini alla gente: questo è il primo criterio. Pastori vicini alla gente. È un gran teologo, una grande testa: che vada all’università, dove farà tanto bene! Pastori! Ne abbiamo bisogno! Che siano, padri e fratelli, siano miti, pazienti e misericordiosi; che amino la povertà, interiore come libertà per il Signore e anche esteriore come semplicità e austerità di vita, che non abbiano una psicologia da ‘principi’. Siate attenti che non siano ambiziosi, che non ricerchino l’episcopato. E che siano sposi di una Chiesa, senza essere in costante ricerca di un’altra”.
Amico Sam!
Avessi come amico Sam Whitelock, seconda linea degli All Blacks, credo che potrei vivere anche piuttosto arrogantemente!
Alto 2,03 pesa 114 Kg!!!
Guardatelo qui assieme al premier neozelandese:
Sam, ti ho sempre voluto bene, ricordatelo!!
Sassolino
Da molto tempo ho un sassolino nella scarpa da esternare, con tutte le dovute prudenze del caso.
Tornando alla notizia della presunta pericolosità delle carni rosse e degli insaccati, non poteva mancare il suo commento...
Fermo restando la capacità, la bravura del Professore che da decenni invita a praticare la prevenzione per allontanare lo spettro del tumore, il sassolino che colgo l'occasione di dirgli è il seguente:
La professionalità, il servizio reso dal suo centro antitumori milanese, come si sposa con la famosa voracità pretesa per visite ed operazioni?
Dicono che per una visita il prof. Veronesi chieda fino a 500 euro e poco meno i figli. Per non parlare poi di operazioni e liste d'attesa.
So che no c'entra nulla con quanto sopra descritto. Ma duole sapere che per queste malattie terribili che invalidano affetti, amori, vite, progetti, pensieri, psiche possa esistere questa mercificazione che non ammette raffronti con altri luoghi, visto la sua bravura in materia, per la ricerca di un'economicità del servizio. Chi è colpito da queste tragedie, si sa, cerca sempre il migliore a costo di rovinarsi per debiti.
Sono convinto che per questa tipologia di sofferenza, di malattie occorra una seria azione democratica, un sistema in cui lo Stato faccia lo Stato, agevolando la vita dei cittadini, senza disparità economica, senza la dannata casta privilegiata.
Ripeto, non c'entra nulla con salumi ed affini.
Solo sassolini, forse anche inutili.
lunedì 26 ottobre 2015
domenica 25 ottobre 2015
Lo dicevo io!
Guardando questa foto di qualche anno fa, con un Valentino ragazzino ed al suo fianco il bimbo Markez che sbava per il suo idolo, trovo conferma per la diffidenza da sempre avuta per quelli che mi chiedono
selfie ed autografi!
Riassumendo quello che è successo oggi:
Markez è una colossale testa di cazzo, Valentino in mezz'ora si è involuto da Campione a uno che corre in moto!
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