venerdì 30 gennaio 2015

Niente paura!


Non vorrei che qualcuno pensasse ad uno strappo totale, avendo appreso che il Puttaniere ha lasciato ieri sera Roma per ritornare a Milano.
No! 
E' dovuto partire perché il giudice non gli ha concesso un'altra giornata di presenza a Roma! 
E oggi è a Cesano Boscone!
State quindi tranquilli amici piddini! 
Trattasi soltanto di imposizione giudiziaria ad un Condannato! 
Soltanto...

Mumble, mumble



Pare abbia sbagliato totalmente le previsioni. Ma ho il sospetto di una recita. Se tu ti accerti che Caio una volta eletto ti renderà quello a cui agogni e se il tuo totale appoggio facesse incazzare altri, cosa faresti? Fingeresti di non votarlo e di farlo votare agli altri cosicché una volta l'insediato operante ti elargisse la grazia per farti ritornare in politica, tu potresti certificare la presunta innocenza e l'assoluta giustezza del provvedimento di grazia. Sarò prevenuto? Vedo male ovunque? Conosco i miei polli? Avverto puzzo di bruciato! Mi sembra un po' una vicenda pazzerella, diciamo..mattarella!

martedì 27 gennaio 2015

Quirinaly Certezza




Pina!


Povera Pina! 
Sto girando i banchi di surgelati italiani per vedere dove l'abbiano depositata in attesa di tempi migliori. Pina a dire il vero negli ultimi tempi era molto su di giri, tanto che riusciva a sparare venti-trenta cazzate al giorno invece delle normali quindici. Da questo pare sia nata l'idea di ibernarla, allontanando lei ed i suoi colleghi da figure inenarrabili.


Con una scusa pare che Del Rio l'abbia convocata a Palazzo Chigi e si narra che entrandoci, Pina abbia spaccato delle antiche porcellane presenti nello studio, dono del primo ministro austriaco ai tempi del governo Spadolini. 

Del Rio l'ha fatta entrare in una stanza e con la scusa che dentro vi fosse Banderas a preparare i grissini del Mulino Bianco, ha acceso il congelatore. 
Il surgelamento di Pina è avvenuto circa venti giorni fa e la prova del nove di ciò, ė la sua totale scomparsa dai media. 


Ora Pina se fosse libera, scorrazzerebbe su tutti i canali, proponendoci i suoi favoriti alla Presidenza della Repubblica, ossia Bobby Solo, Mario Santonastaso e Violetta. 
Coraggio Pina Picierno! 
La scienza fa passi da gigante e ti scongelerà non appena avrà risolto l'annoso problema della carestia di neuroni!

lunedì 26 gennaio 2015

Passione triste


Il calcio è passione, lungimiranza, intelligenza e soldi, molti soldi.
Quando vedi undici cadaveri vestire una maglia che nel mondo sino a poco tempo fa era sinonimo di gloria, di vittoria, di indistruttibilità, ti piange il cuore. Le scelte sono state letali. Quello che un tempo era una dirigenza perfetta, drogata sì dalla voglia del padrone di dimostrare la propria natura vincente, da trasbordare in politica, ma capace di scegliere giocatori attraverso l’unico parametro possibile, la levatura tecnica, si è ridotta a piaggeria insulsa nei confronti di uno che, tra un hip-hip-hurrà e l'altro sta decisamente uscendo di cabina.

I tempi son cambiati e la squadra si è trasformata in un peso per gli eredi che la mal sopportano: ad esempio la figlia con il silicone attorno ha sempre cercato di svenderla, insensibile a quello che il marchio di fabbrica trasmette nel globo, forte delle sette-dico-sette Champions vinte. La figlia affamata invece è entrata in società ed attraverso love story indegne ha distrutto patrimoni di classe, trasformandoli in fantasmi brasileri e bloccando l’acquisto del Tevez che spopola in altri lidi.

E’ subentrata una politica scialba, l’acquisto in prestito o a fine carriera di veri Rutti in calzoncini, smidollati, senza voglia né carisma, in pratica pensionati tipici di Gabicce Mare che svernano fingendo e recitando la parte del calciatore.

C’era un livornese una volta in panca, uno che il sale in zucca lo ha sempre avuto; gli han levato in un solo anno Messer Difesa, il Thiago Silva mito ed incrollabile baluardo e Mister Bomba Atomica Ibra, facendo scendere il tasso tecnico a livelli amatoriali. Lo hanno successivamente attaccato perché non ha vinto più una mazza, come se fosse possibile con una squadra sì obbrobriosa.
Il tempo trascorre per tutti, anche per il Presidente, oramai alla frutta, sia politicamente che calcisticamente. Egli infatti vede, patonza e campioni ovunque, anche nella formazione odierna, pullulante di brocchi stratosferici, con una difesa ignobile, inguardabile, irriguardosa per gli epici trascorsi, abbacinanti di gloria eterna.
Il povero tifoso, sognante ancora delle galoppate di Kakà, tracimante lacrime ogni qualvolta ascolta la parola Olanda, se ne sta facendo una ragione. Spera nelle chimere, si riguarda video oramai ingialliti, riascolta l’urlo di S.Siro quando chiunque veniva maciullato tecnicamente, senza pregiudizi, senza paure. Rivive momenti eterni e aspetta che tutto ritorni, forse scelleratamente.
Rifondare con dirigenza nuova, con giovani affamati, genuflessi ai colori e non agli squali allibratori che, passando per procuratori, minano la salute mentale delle giovani leve.
Ci venda Presidente a qualche indonesiano, a qualche cinese, a qualcuno insomma che abbia il coraggio d’investire in solide promesse e non in clienti di Villa Quiete. Conficcatevi nel vostro pertugio le parole "parametro zero", cercate la vivacità giovanile. A noi andrebbe molto meglio perdere vedendo lottare che essere travolti tra l’indifferenza di gnomi che al massimo dovrebbero in marsina, vendere zucchero filato nei circhi equestri.
Fateci andare gratis dentro la sala trofei, per ammirare la gloria di un tempo e sperare in una rinascita passante solo per l’attaccamento ai colori.
E naturalmente, al prossimo acquisto di bidone gratis, incamminatevi verso un sonoro e sacrosanto vaffanculo!

P.S. Piuttosto che ridurmi a vedere Milan Lazio di stasera, guardo una trilogia di Mario De Filippi o la Carrà!

Che Vento!


Si è messo in moto un ventilatore, un grande e magnifico ventilatore che spingerà in Europa un nuovo vento, un vento che spazzerà banche e banchieri, progetti mefitici per caste protette da sempre. Un vento che spira dalla Grecia, il Tsipras, capace di fare abbassare creste teutoniche e non, in grado di sparigliare anche gli orchi famelici di casa nostra. Nulla sarà come prima!

Renzi ha telefonato a Tsipras per congratularsi.

Tsipras lo ha ringraziato calorosamente evidenziando il fatto di come Renzi sia stato il primo politico italiano a fare questo nobile gesto, ancor prima dei colleghi della sinistra italiana.

Quirinaly Tempesty



domenica 25 gennaio 2015

Casualità


Cosa fanno i giornali per vendere!
Anche il Fatto Quotidiano di oggi, spara in prima pagina una notizia in apparenza "normale".

Dice che il governo pare abbia fatto un regalino alla Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio. 
A gennaio 2010 un'azione della banca valeva 10,69 euro, il 12 gennaio scorso solo 0,358. 
La Banca in questione ha provato a tagliare personale, a fare piani di finanziamento per 100 milioni. Niente.
Ed invece, il 15 gennaio a Londra qualcuno si è messo a comprare le azioni della Popolare dell'Etruria e Lazio, facendo balzare il titolo del 66%. 
Colpo di fortuna? 
Certamente! 
I rumors del decreto battezzato "investment compact" sono iniziati il giorno dopo. 
Il 20 gennaio l'Ebetino in fretta e furia ha emesso il decreto che abolisce il voto capitario nelle banche per così dire piccole, trasformandole in società per azioni.
Qualcuno quindi parrebbe si sia dato da fare parecchio per provvedere urgentemente a questo decreto che soprattutto salva la Banca Popolare dell'Etruria e Lazio dalla catastrofe.
Già!
Mumble mumble... il vicepresidente della Banca è tale Pier Luigi Boschi ... ma guarda! Si chiama come la Maria Elena, la dotta ministra che sa tutto a memoria!
Come?
E' il padre?
E nella banca ci lavora anche il fratello Emanuele?

Gulp!

Ma dai...


No, stavolta non ci volevo credere. Ed ho pensato:"Anche il MS5 inizia a sparare palle!"

Sono andato a controllare.

Gulp! È vero! Cazzo, verissimo! 

Questa è la certificazione che siamo un popolo di coglioni! 
Della peggior specie. 

E ci prendono per il culo, sempre più, magari scommettendo anche a che livello arriverà la nostra sopportazione. 
Un escalation di prese in giro, di smodata maleducazione e certezza d'impunibilità acclarante e certificante la nostra dabbenaggine.


Provate, provate anche voi!
Digitate presidente commissione CULTURA Camera dei Deputati!

Risultato? 

Giancarlo Galan!!!!!!
Giancarlo Galan!


Ovvero: scandalo Mose, Venezia. 
Pare si sia fatto il villone con i nostri soldi!!

Pare abbia depredato, assieme a tutti gli altri, di tutti i colori eccetto i grilini, milioni e milioni di euro, svergognando ulteriormente questa povera nazione!
Ed è rimasto presidente della Commissione Cultura della Camera!

Ma quando cazzo ci decidiamo a tirar fuori bastoni e stoccafissi secchi e a marciare sulla mafiosa Roma per levarceli tutti dai coglioni!


Galan & Cultura?

Ma vaffanculo!