Verrebbe da dirle: E grazie al k... ! - se fossimo come lei, la signora, la figliola di cotanto padre, bofonchiante tra un cda di un'enorme casa editrice che non sarebbe dovuta esser sua, ma che papino sgraffignò molti anni fa mediante il magistrato sodale e la pletora di intrallazzatori ossequianti, e il controllo delle proprietà e la corsa tendente all'infinito dei suoi possedimenti.
Definisce "pattume mediatico" un'attenta analisi compiuta da quel programma che già a papy andava indigesto e che ora il Gasparri, che tutti vorremmo avere per attenzionare il merdarello, vorrebbe chiudere, non tanto per noia, per fastidio arrecante al partito di proprietà, no: solo perché è Gasparri.
Pattume mediatico i 250 milioni di lire pagati ogni sei mesi alla mafia di Riina almeno fino agli anni '90; pattume mediatico l'acclarata conferma dei 9000 miliardi di debito posseduti dal babbo prima della sua discesa in campo, e poi spariti, chissà da chi pagati, al tempo dell'avventura che diede inizio alla famigerata Era del Puttanesimo.
Pattume mediatico i viaggi del fido Marcellino in Sicilia, le riunioni accertate e verificate nelle dichiarazioni dei pentiti, con boss mafiosi.
Resta l'enigma, e probabilmente per sempre resterà, di come il Cavaliere abbia potuto costruire Milano 2 con Edilnord, chi insomma gli prestò i dinè.
Resta l'enigma di una Sicilia completamente innamorata delle gesta politiche del milanesotto, con Emilio Fido lacrimante alla proclamazione del trionfo.
Resta il pensiero di una probabile inchiappettata generale a tutta la comunità italiana, che siamo noi, per risanare le proprie attività.
Ma per la figliola il pattume è tutt'altra cosa!
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