venerdì 24 gennaio 2025

Daje!

 

Invito a scomparire
di Marco Travaglio.
Circola sul web una strepitosa collezione di tweet di Daniela Santanchè che chiede le dimissioni di questo e quello per fesserie, inezie, opinioni e atti politici sgraditi. I destinatari sono sempre avversari politici, soprattutto 5 Stelle. Ma riuscì persino a chiedere la testa di Giuliomaria Terzi di Sant’Agata, che non è il cugino di Pia Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare, ma l’ex ministro degli Esteri di Monti che ora siede in Parlamento nei banchi di FdI con lei. Il suo leader B. veniva condannato per una mega-frode fiscale, processato per prostituzione minorile, concussione e corruzione di testimoni, e definito dalla Cassazione un finanziatore di Cosa Nostra, ma lei voleva cacciare Josefa Idem per una mini-evasione dell’Imu e poi decine di politici fra premier (Conte), ministri, sottosegretari, parlamentari semplici, consiglieri comunali, addirittura l’intero Csm che non erano neppure indagati, ma avevano il grave torto e di fare o dire cose che non le garbavano. O che lei non capiva. Una volta accusò il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede di “spostare boss mafiosi fuori dalle carceri, un atto gravissimo che non può restare impunito”: peccato che le scarcerazioni (due in tutto, con la scusa del Covid) fossero opera dei giudici di sorveglianza. Bonafede, che neppure volendo avrebbe potuto scarcerare nessuno, varò un decreto per agevolare il rientro dei boss in carcere. Un’altra volta reclamò la cacciata della Azzolina per i leggendari “banchi a rotelle”: i monoposto a seduta mobile innovativa che esistono in tutt’Europa e che i dirigenti scolastici avevano ordinato al ministero all’insaputa della Santanchè (e di tanti altri), convinta che fossero un’invenzione dell’Azzolina. Invece, quando Beppe Sala fu condannato per falso in primo grado (e salvato dalla prescrizione in appello) per aver retrodatato le carte del più grande appalto di Expo, le stette subito simpatico perché “garantisti lo si è sempre”. Cioè solo quella volta: le faceva sentire aria di casa.
Ora che è rinviata a giudizio per falso in bilancio sui conti di Visibilia (che il giudice ritiene truccati per ben sette anni durante la sua gestione), imputata per truffa allo Stato sulla cassa Covid e indagata per bancarotta fraudolenta, è facile immaginare cosa direbbe e twitterebbe se si trattasse di un altro. C’è chi sostiene che presentare mozioni di sfiducia contro i ministri inquisiti è un boomerang che ricompatta sulla difensiva una maggioranza divisa fra chi li protegge e chi vuol cacciarli. Ma non presentarle sarebbe peggio: significherebbe rimettersi al buon cuore di una maggioranza spudorata che, senza pressioni, farebbe finta di niente. Tantopiù se la miglior mozione di sfiducia per la Santanchè l’ha scritta decine di volte la Santanché.

Nessun commento:

Posta un commento