Il contrappasso Trump
di Marco Travaglio
Il bar di Guerre stellari che chiamiamo Amministrazione Trump fa pensare a una caricaturale pena del contrappasso per tutti gli eccessi e gli errori di chi l’ha preceduta. Nell’Inferno di Dante, gli ignavi che per tutta la vita ignorarono ogni ideale sono condannati post mortem a inseguire un’insegna qualunque punzecchiati da insetti e mosconi. Gli indovini che predicevano il futuro camminano a ritroso col collo torto. I golosi che vivevano per il palato e gli altri sensi affogano nell’acqua putrida respirando puzze e ascoltando i latrati di Cerbero. I violenti bollono nel sangue sotto il tiro dei centauri. I suicidi che rifiutarono la vita umana sono degradati a quella vegetale in forma di alberi. I ladri hanno le mani intrecciate dietro la schiena e morse da orribili serpenti. Gli adulatori sono frustati sulle chiappe da diavoli e immersi fino alla punta dei capelli in un lago di sterco: avendo leccato culi per tutta la vita, sono dannati a sguazzare nel loro prodotto tipico in eterno.
Ecco: Trump e la sua ciurma sembrano fatti apposta per smascherare le ipocrisie del fighettismo “democratico”, politicamente corretto, woke e finto buono. I presidenti dem hanno cacciato un’infinità di clandestini più di Trump, e non certo con ghirlande di fiorellini, ma con lazi, schiavettoni e catene: Clinton 12 milioni (2 in più di Bush), Obama 5, Biden 3, Trump nel primo mandato solo 1,5. Eppure, se lo fanno i Dem, si chiamano “rimpatri”: se lo fa Trump, “deportazioni”. Ma l’unica differenza è che Trump non è ipocrita e non lo nasconde, anzi posta le orrende foto. E per la “cultura” woke, che bada solo alle forme non avendo mai nulla da dire sulla sostanza, puoi espellere quanti migranti vuoi: purché non li fotografi. Lontani dagli occhi, lontani dal cuore. Lo stesso vale per Musk e gli altri big tech miliardari: quando ingrassavano finanziando i Dem erano i geni buoni della Silicon Valley, ora che lo fanno con Trump sono nazisti e “oligarchi” della “tecnodestra”. Fa più scandalo Musk fatto come una zucchina per lo sgangherato saluto romano e gli spot deliranti all’Afd che tutti i golpe fascisti sostenuti dagli Usa in Europa, Centro e Sudamerica, gli stragisti neri italiani coperti dalla Cia e dai suoi derivati, le milizie neonaziste arruolate, addestrate e armate dalla Nato dal 2014 in Ucraina per salvare i “valori occidentali”. Poi c’è il contrappasso sanitario, che ci precipita da un estremo (le censure sugli effetti avversi dei vaccini) all’altro (un no-vax alla Sanità e gli Usa fuori dall’Oms). E il contrappasso sulle guerre: prima fomentate e sdoganate come acqua fresca, ora prossime alla fine a ogni costo, col trionfo del più forte e le zone d’influenza (non più solo per gli Usa, anche per le altre potenze). Se il trumpismo ha un senso, è solo come espiazione.
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