martedì 14 gennaio 2025

Dategli il Nobel!

 


E quindi, in procinto finalmente di dissolversi, il Rimbambito si fa gradasso, vorrebbe ergersi a uomo di pace dopo aver foraggiato per mesi un assassino che ha compiuto un genocidio in una terra martoriata da secoli! 

Intendiamoci: non sono certamente contento del successore, di colui che a breve diverrà nuovamente presidente USA, che ci porterà sicuramente sempre più verso il dirupo, lui e il suo squallido amico multimiliardario. Ma d'altronde si son fatti abbindolare, un po' come se a bordo del Titanic, venuto a mancare il ghiaccio per gli aperitivi, il comandante avesse convinto tutti ad andare a cercarlo nei mari freddi. Ma il Biondone sappiamo di che pasta sia fatto, e soprattutto conosciamo pure il suo stato mentale, ahimè sconsolatamente pericoloso; Biden invece si è sempre presentato come democratico, uno che avrebbe voluto riportare ordine e pace nel mondo. Una boutade indegna durata quattro lunghi anni. Premesso pure che l'atto barbarico del sette ottobre, la carneficina compiuta dai palestinesi doveva essere condannata e combattuta. Ma non così! Ammazzare scientemente bimbi e donne, anziani e giovani coll'intento di farli sparire dalla faccia della terra è opera e strategia immonda. Foraggiare un assassino affamato di potere con armi e nel contempo fingere di provar ribrezzo per la violenza è opera tipica di uno psicolabile qual è stato Biden. 

Il popolo americano ha preferito mettersi nelle mani di uno che non concepisce alcuni significati universali quali democrazia, accoglienza, fratellanza, rispetto per l'ambiente. 

Ci porterà al tracollo, il clima diverrà nostro nemico. Ma lo sapevamo che Donald è così, e come si dice chi è causa del suo mal pianga se stesso. 

Vedere però questo guerrafondaio in uscita blaterare di tregua rende il passaggio di potere amaro e, soprattutto, triste.   

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