domenica 24 agosto 2025

E andiamo!

 

Sul giornale unico, Draghi sferza tutti: anzitutto se stesso
DI DANIELA RANIERI
Riecco Draghi che va in giro col suo taser a folgorare la gente. Ma dai giornali par di capire una cosa: Draghi, al Meeting di Rimini di Cl, non ha dato tanto una “scossa”, come quella che a maggio, dal Portogallo, somministrò all’Europa parlando di dazi; stavolta si è trattato più di una “sferzata” (avrà deposto lo storditore elettrico, ultimamente molto discusso perché ammazza i cristiani, e ripreso la frusta dei tempi d’oro). Beninteso: nel dire che l’Ue è “ininfluente” nel processo di pace tra Russia e Ucraina, nel “massacro dei palestinesi” e nei confronti degli Usa che bombardano l’Iran, Draghi alterna la proverbiale fermezza e il noto calore umano perché ama l’Italia, dove pure c’è gente che evidentemente ha passato l’estate col condizionatore acceso, motivo per cui la guerra in Ucraina non è ancora finita. Grande dibattito sui giornali di ieri: “Draghi sferza l’Europa”, o per meglio dire dà “una sferzata all’Ue”, anzi “sprona l’Europa”, poi “spazza via le illusioni del passato”, ma “chiude con una speranza”, bontà sua. In tutti i modi dà “uno schiaffo europeista”, che si distingue da quello non europeista perché è da destra verso sinistra. Sarà che “è ancora molto pop tra gli stand”, fatto sta che “esce di gran carriera”, dice Repubblica. “Sferza l’Europa”, obietta il Corriere, “non fa sconti” e “indica la direzione”, come Mosè. Comunque, “dopo le sferzate, Draghi si apre all’ottimismo”; del resto “per Draghi l’applausometro del popolo ciellino fa registrare sempre picchi molto elevati”. Per La Stampa, invece, “Draghi sferza l’Europa”, “invita a non farsi illusioni multipolari” (per carità), tuttavia “non calca la mano”, infatti “il pubblico ride e applaude all’autoironia”, dote draghiana per antonomasia. Il Foglio ritiene che più che di sferzata si sia trattato di una “sveglia”, che ricorda gli scappellotti in testa che gli adulti rifilavano ai pargoli nel secolo scorso (sveglia che peraltro Draghi ritiene ci abbia dato Trump, per cui si cade dentro una mise en abyme di sveglie da uscirne rintronati), e pubblica il discorso integrale dell’ex premier che “indica la strada”, da ritagliare e incorniciare. Il Sole 24 ore ha un punto di vista originale: Draghi “sferza la politica”, e poi le “scatta una fotografia”, post sferzata, dicendo che i suddetti “eventi hanno fatto giustizia di qualunque illusione che la dimensione economica da sola assicurasse una qualche forma di potere geopolitico”, ma va’? “proprio lui, l’uomo del whatever it takes che ha salvato l’Euro” (eh: basta chiedere ai greci). Per Avvenire, Draghi “senza mezzi termini” e con la “felpata brutalità del banchiere” (brr, ndr) “suona la sveglia” e “archivia questa Europa”, al che viene in mente che poteva archiviarla prima, visto che tutto il suo inutile sforzo per farsi notare costerà la prevedibile fame dei suoi popoli sulla base anche dei principi dell’agenda Draghi, per dire. Domani va sul pulp: “Draghi fa a pezzi” l’Europa e poi la “striglia”, o forse viceversa. Comunque, La Stampa nota che Draghi ha raccontato, e “questo non lo aveva mai fatto (che onore, ndr), chi lo ha aiutato a scrivere il rapporto sulla competitività dell’Ue commissionato da Ursula von der Leyen. ‘… è stato realizzato grazie a tre gambe: i funzionari della Commissione di Bruxelles, diversi imprenditori europei, tre premi Nobel, fisici e ingegneri’” (e pensare che Dante scrisse la Commedia da solo); infatti l’Europa sta messa così bene da essere fatta a pezzi dal suo principale costruttore e consulente, che quindi in un certo senso si auto-sferza, ma questo non si può dire.

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