mercoledì 22 ottobre 2025

L'Amaca

 

Il fascino indiscreto delle panzane
di Michele Serra
Arriva in Senato, portata dalla Lega, la cosiddetta “macchina di Majorana”, una specie di scatola magica in grado di modificare la materia e generare energia che un imprenditore (oggi defunto) disse di avere costruito su indicazione dello stesso Majorana, incontrato in un monastero calabrese dopo la sua misteriosa scomparsa.
Il pensiero magico della destra è ostinato e perfino affascinante. Dal siero Bonifacio alla cura Di Bella, sono stati sempre giornali di destra a fare campagna a favore di generose fantasie (nel migliore dei casi) e comiche ciarlatanerie che avrebbero certamente sconfitto il cancro se la “scienza ufficiale” non le avesse diffamate, beninteso per difendere loschi interessi economici.
Ora, si capisce, la macchina di Majorana potrebbe risolvere i problemi energetici dell’umanità intera, e chissà che il grande fisico non abbia inventato anche la cornucopia, il moto perpetuo e la formula dell’immortalità, tutto secretato dai “poteri forti”.
Ora, ammettiamolo: tutto questo è maledettamente divertente. Al cospetto della prudente razionalità della scienza, è come guardare una serie televisiva su Atlantide (è esistita!! E l’unico superstite è il mostro di Loch Ness!) piuttosto che un documentario sulla siderurgia in India.
La destra, un tempo costretta alla serietà secondo il costume dei borghesi, ora che la borghesia non c’è più (è sprofondata come Atlantide) può finalmente dare sfogo alla fantasia. Ha scoperto quanto è bello credere negli Ufo, nel negazionismo climatico, in Trump e in ogni possibile panzana, sempre spacciandola per ribellione ai “poteri forti”.
Se fossi senatore sarei in prima fila per vedere la macchina di Majorana che si mette in moto, e l’onorevole Centinaio, a cavalcioni, che parte a razzo e fora le nuvole come il Barone di Münchhausen.

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