Non sono a livelli così alti di sommelier musicale, magari! Sono uno che ascolta tanta musica, specie sul far del mattino, pur rimanendo lontano dagli Assante, dai Conte, dai Piacentino. Sono arrivato a Jack DeJohnette, oggi scomparso all'età di 83 anni, tramite l'abbeveramento alla fonte Miles Davis - vi prego non ditemi "e chi è?" - d'accordo che ci stiamo probabilmente estinguendoci, musicalmente siamo già nel baratro, ma non aver mai ascoltato Miles Davis equivale a non essere mai stato sul Monte Bianco, o a veder un tramonto a Tramonti, un'alba sulle Dolomiti, a non aver mai bevuto un Barolo, un Barbaresco, un Amarone, un Sassicaia! Dovrebbero imporlo per certe eccellenze musicali! Dovrebbe esistere una tessera tramite la quale i giovani dimostrassero di aver ascoltato Miles, Armostrong, i Rolling, i Beatles, Bruce, i Led, gli Who, Clapton, Pavarotti, Gary Moore e altri quale segno di buon apprendimento musicale: Jazz, Blues, Rock allampano la crosta del cervello, imbizzarriscono i neuroni, fan scalciare le sinapsi!
Al mattino, a seconda di cosa ribolle in cervice ascolto anche Miles con gioia immensa ed è proprio da quell'ascolto che una volta mi sono ingalluzzito sentendo la batteria, splendida, corroborante, sfavillante, effervescente: erano le mani di Jack a permettere alle mie coclee di agguantare gli dei musicali, con quel ritmo agevolante il trasporto in un campo di grano affacciato sul mare, o dentro una tenda nella notte del deserto, abbacinante ostacoli e fregnacce che ti vorrebbero già prostrato sul far del mattino, recalcitrando tutto quello che si frappone tra te e te!
Jack è stato un grandissimo, snocciolando nettare per adepti e non, il conducente del grande treno del ritmo, che non ferma mai, che non aspetta, che non ti fa adagiare su nessun scranno, se non quello della fragranza, di cui era portatore sano.
Riposa in pace Jack e buon duetto eterno con Miles! Mai vi annoierete!

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