Grave, ma non Siria
di Marco Travaglio
Per chi concepisce la geopolitica come un’eterna lotta fra il Bene e il Male, la Siria rimette le cose al loro posto: cioè nel caos più totale. Dove il più pulito ha la rogna.
I “ribelli”. Divisi in una dozzina di fazioni, erano i nemici numero 1 dell’Occidente sotto le sigle jihadiste sunnite di al Qaeda e Isis: ora sono promossi a “insorti” dopo che gli Usa han dato il via libera alla loro offensiva, guardacaso quando Trump sta per arrivare e cacciare il Partito della Guerra.
Curdi. Decisivi per sbaragliare lo Stato islamico, combattono pro Assad. Ma il loro Pkk guida milizie filoamericane, mentre ora gli Usa si sono alleati con i jihadisti filo-turchi e anti-curdi.
Usa. Già capifila delle coalizioni anti-al Qaeda e anti-Isis, appoggiano i reduci di al Qaeda e Isis in funzione anti-Assad.
Turchia. Il doppio-triplogiochista Erdogan appoggia i jihadisti (come prima l’Isis) per abbattere Assad, annettersi il Nord della Siria sull’antico tracciato ottomano-ataturkiano, magari deportare i 3 milioni di profughi siriani che “ospita” in cambio dei miliardi Ue. Intanto resta nella Nato, pur aspirando a entrare nei Brics con i tre protettori di Assad: Russia, Cina e Iran.
Russia. Putin, miglior alleato di Assad, bombarda i jihadisti anche per difendere le sue basi navali e aeree in Siria. Ma mantiene ottimi rapporti con Israele (che dal 1967 occupa il Golan siriano) e non fa una piega quando Netanyahu bombarda la Siria (inclusa l’ambasciata iraniana).
Iran. È stato decisivo, con curdi, Russia e Usa, nella sconfitta dell’Isis. Ma ora è indebolito dagli attacchi israeliani diretti e indiretti (a Hezbollah). Assad è il suo unico alleato rimasto nell’area.
Israele. È lo storico nemico della Siria, tantopiù ora che i suprematisti ebraici al governo con Netanyahu sognano il Grande Israele (Damasco inclusa). Ma si ritrova a fianco di Erdogan, che chiama Bibi “nuovo Hitler”, per dare un’altra botta all’Iran, chiudergli il corridoio al Mediterraneo (Teheran-Baghdad-Damasco-Beirut) e diventare l’unica superpotenza mediorientale.
Iraq. Cacciati i sunniti di Saddam dagli Usa, a Baghdad governano gli sciiti. Che ora inviano truppe ad Assad contro gli Usa.
Ucraina. Il Kyiv Post rivela che in Siria combattono pure gli 007 di Kiev al fianco dei jihadisti (in funzione anti-russa, come pure in Africa subsahariana). I quali, se prenderanno il potere, torneranno a essere “terroristi” e “tagliagole”. E ci spareranno con le armi che noi fornivamo alla famosa “democrazia ucraina”.
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