martedì 31 dicembre 2024

L'Amaca

 

John Wayne con le astronavi
DI MICHELE SERRA
Lono contro l’auto elettrica, proto-tecnologici e reazionari come quasi tutti i fascisti; ignora che il presidente della Repubblica non partecipa alle elezioni, e dunque non può perderle come lui gli augura; non sa scrivere correttamente il nome dei quotidiani tedeschi cui fa riferimento), le fesserie di Musk sulla Germania, dicevo, saranno anche fesserie di estrema destra; ma restano prima di tutto fesserie. Cose di poco conto, insulsaggini da tifoso, opinioni non istruite e di zero autorevolezza.
Fanno notizia perché l’autore è l’uomo più ricco del mondo. E certo, che l’uomo più ricco del mondo non sia in grado di pagarsi un’istruzione dignitosa, o perlomeno un correttore di bozze, è cosa che fa riflettere, e non depone a favore della ricchezza. Però le scempiaggini di Musk sulla Germania (domani sulla Francia, sulla Cina, sull’Italia, su tutto ciò che non conosce) rientrano in un filone antico, quello dell’americano che non sa niente del mondo però ha tutte le intenzioni di sottometterlo, molto spesso con esiti disastrosi, perché fare la fatica di conoscere chi vuoi dominare sarebbe parte non piccola del dominio stesso.
Un John Wayne che al posto della Colt ha le astronavi, e soldi quanti ne bastano a corrompere mezza umanità, indubbiamente preoccupa. Ma rimane John Wayne, un uomo semplice, un maschio primordiale, che nella sua versione proba è in grado di sgominare i cattivi, ma nella sua versione narcisa, e forse paranoica, può fare cose allucinanti.
Elon Musk non lo sa, ma è un test per l’umanità: possono i soldi e la tecnologia vincere a mani basse senza nemmeno mezzo grammo di cultura, e zero umanesimo? L’intelligenza è una serie di numeri o un sistema più sofisticato?

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