martedì 19 maggio 2020

Presto, prendete posto!


Lo scompiscio è stato tale che ho dovuto aspettare due giorni prima di parlarne! Tutte le mattine riesco a leggere quello che per me è un must della comicità forse internazionale, un giornale, mi sforzo molto a definirlo così, in grado di aiutare le nuove leve professionali in quanto, bignanicamente lo dico, quello che viene pubblicato lì sopra rappresenta un monito ai giovani, tipo "se volete rimanere culturalmente inattaccabili non scrivete, prostrandovi, così." 

Domenica scorsa il Senaldi News si è superato, entrando prepotentemente nella “Hall of Fame del becero pennivendolo” agevolando un commento riguardo alla sanità Lombarda ad opera di un ex sovrano, attore, fulcro, incrocio, attualmente ai domiciliari, responsabile di aver svenduto il pubblico per il privato, provocando in anni addietro intoppi, disboscamenti sanitari, impoverimenti professionali a scapito dei signori della salute, dove l'ovatta, il luccichio e i sorrisi automatici mascherano la vera essenza del tutto, lo spasmodico lucro sulla salute di molti.
E' stato come se per parlare di prevenzione degli incendi boschivi si chiamasse il Piromane Bolsonaro, o il suo collega Nerone, ad illuminare sul da farsi; se occorresse qualche spunto per rischiararsi le idee sulla buona politica internazionale perché non ascoltare il Biondone Imbelle? E Kim sulle regole nutrizioniste e sulla democrazia? La Regina Elisabetta sulla repubblica? Pupo su Shakespeare, la D'Urso invitata a dir la sua sul ritorno ad una tv di cultura? 
Bando alle ciance! Procuriamoci pop corn e direttamente dal Libero ecco a voi, signore e signori, i pensieri del Celeste in merito alla sanità lombarda!
Sono quasi emozionato nell'ammirare cotanta sagacia! Spero che a breve il noto cattolico illustri a noi poveri imbelli l'arte di spassarsela con vacanze faraoniche a scrocco! Ma forse sarebbe chiedere troppo a codesto illuminato.
Si spengano le luci! Sssstttt

Gli errori li ha fatti il governo Giù le mani dalla Lombardia

di Roberto Formigoni 

È bastato che il Covid diminuisse la sua virulenza, e i 5Stelle sono tornati a minacciare: commissariamo la sanità lombarda, chiudiamo la Lombardia! La verità è che non vedono l’ora di mettere le mani su una regione, meglio ancora la preda che fa gola a tutti, la Lombardia appunto. E siccome nelle regionali sono sempre stati sconfitti, a volte con percentuali umilianti (vedi l’Umbria sotto il 10% o l’Emilia-Romagna sotto il 5%)), ci tentano con la leva del potere centrale.
Commissariare significa revocare i poteri agli amministratori eletti democraticamente, per sostituirli con burocrati scelti dal governo, con nessun altra legittimazione che quella di essere graditi al potere centrale. Il motivo addotto per un simile autoritario atto sarebbe il presunto fallimento nella gestione della pandemia. Ma è davvero così?
La verità è che la Lombardia è stata la prima regione a essere colpita in Europa, e con una violenza inaudita, non per colpe specifiche ma perchè siamo una regione iperdinamica, le nostre aziende hanno legami strettissimi con le aziende di tutto il mondo e in particolare cinesi, i nostri manager e uomini d’affari viaggiano settimanalmente verso e dalla Cina. Ma è stato il governo centrale a commettere il primo tragico errore: ha chiuso i voli diretti con la Cina, lasciando aperti i collegamenti attraverso Francoforte o Parigi o Londra, e quindi non controllando i viaggiatori potenzialmente infetti che giungevano tramite questi scali. E poi ha perso tempo nella proclamazione della zona rossa nelle valli bergamasche, che solo il governo aveva gli uomini e i mezzi per decidere e far rispettare.E sarebbe questo governo ad avere la legittimità di commissariare la Regione?
Ma ancora, nessuno ha dimenticato come furono proprio alcuni sindaci di sinistra, da Sala a Gori
(che poi si sono pubblicamente pentiti), ad opporsi alle prime chiusure delle loro città intonando il coretto «Milano non chiude», «Bergamo non chiude», e brindando in gruppo con il loro segretario nazionale Zingaretti. E tutto questo mentre la Protezione Civile sequestrava a Malpensa i carichi di mascherine che le regioni avevano legittimamente acquistato all’estero, per poi distribuirle secondo criteri suoi come fossero sua proprietà.
Basterebbe tutto questo per respingere con pernacchio la richiesta dei 5Stelle, ma approfondiamo: chi sarebbero questi commissari pronti a insediarsi con pieni poteri a Palazzo Lombardia? Non è difficile ipotizzare che se è un uomo come Domenico Arcuri che Conte ha scelto come commissario nazionale per coordinare la lotta al virus, è a lui direttamente, o a uomini come lui che sarebbe affidata la Lombardia. Dio ci scampi! Arcuri per settimane ha lasciato l’Italia sprovvista di mascherine, ha accusato senza prove farmacisti e regioni di essere loro a imboscarle, per giorni ha raccontato di aver mandato alle regioni milioni di tamponi, mentre aveva inviato solo i bastoncini senza reagente... È evidente che di fronte a simili prove, la sola idea di commissariare una regione appare un atto di arroganza e di follia. Le regioni sono state perfette nella loro condotta? la Lombardia lo è stata? No certamente, e tutto andrà esaminato al momento opportuno, ma al confronto con i grossolani errori del centro, governatori e assessori regionali escono assolti.
Per un certo periodo i giornaloni e i comici di regime hanno fiancheggiato questa opera di delegittimazione. Poi, a fine aprile, è spuntato un sondaggio pagato da uno di questi giornaloni a un noto istituto di ricerca, secondo il quale per il 58% dei cittadini il sistema sanitario lombardo ha funzionato bene o abbastanza bene, per il 13% ha funzionato male ma come nelle altre regioni, e solo per il 23% ha funzionato male, peggio delle altre regioni. Il sondaggio non è stato pubblicato, ma da allora la stampa ha cambiato tono. E c’è un ultimo particolare: sono ricominciate le prenotazioni di massa dal Sud e dal Centro Italia per chiedere di farsi curare nelle grandi eccellenze ospedaliere lombarde, pubbliche e private. Ci volete raccontare che sono tutti scemi?

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