martedì 26 maggio 2020

Il mariomichelegiarrusso che è in lui




Finita la scempiaggine dell'"unovaleuno", messa in cantina la scellerata consuetudine del "chiunquetusiavaibeneinparlamento" ecco il mariomichelegiarrusso che è in lui a confermare quanto sopra prendendo il proscenio col voto salva Cazzaro; si proprio lui, l'espulso per non aver redicontato le proprie spese, attratto dalla sirena della vita qualunque di un parlamentare gozzovigliante a fin di bene, non comune e non nostro. 
Il Movimento 5 Stelle imparerà da questi anomali mini coacervi? 
Per due, c'è anche tale Ricciardi anch'ella fuoriuscita dal movimento, che conglomerati alla normalità politichese, in realtà anormalità filosofica, vi sono ancora decine di normopensanti perennemente combattenti le incrostazioni di decenni di amoralità. 
Il mariomichelegiarrusso che è in lui, probabilmente, farà entrare la sagoma cartonata del reietto, nel simposio leghista per futuri anni beati di lieta e beneficiante opera politica pro lui, tra un raglio cazzaro e l'altro. Come una cometa che finita la sua corsa attorno al Sole, allontanandosi si raffredda ghiacciandosi, così il mariomichelegiarrusso che è in lui porterà cotanto esempio di sagacia a disperdersi in quel dorato anonimato costellato da ricerche spasmodiche di visibilità e quant'altro, dove quant'altro apre e lascia l'immaginazione fantasticare con tutto quanto fa spettacolo. Circense, naturalmente.   

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