martedì 4 ottobre 2022

Boss e biglietti

 

NUOVO ALBUM E TOUR IN VISTA
Springsteen
Il cuore del Boss batte per il soul Ma i fan protestano per il caro biglietti
DI GINO CASTALDO
Sapete qual è la risposta del Boss ai mali del mondo? Vi aspettavate un sermone, una denuncia contro i padroni della guerra, una ballad struggente sull’orrore che pervade il pianeta? No, niente di tutto questo, la risposta di Bruce è una botta di vita, un’esplosione di energia, un gospel che fa saltare i cuori in alto, un singolo intitolato Do I love you? Indeed I do ,ovvero “ti amo? ma certo che sì”, e un videoclip letteralmente infuocato di rosso in uno studio allestito come i vecchi programmi televisivi tipo Ready Steady Go ,ragazze che ballano in pedane rialzate e pubblico che balla sotto il cantante.
È l’annuncio del nuovo disco che uscirà l’11 novembre, titolo Only the strong survive , il suo 21esimo, un lavoro di scavo nei vecchi cataloghi della Motown e della Stax interamente dedicato ai classici soul, e neanche i più conosciuti. Un esempio per tutti: di Ben E. King riprende non la celeberrima Stand by me,bensì il 45 giri successivo, e molto meno noto, Don’t play that song ,protagonista di una delle più bizzarre storie della discografia italiana. All’epoca gloriosa del Clan, Celentano prese Stand by me e la fece diventare Pregherò , con traduzione quantomeno arbitraria, e non contento fece incidere Don’t play that song a Ricky Gianco, e il pezzo diventò Tu vedrai , sequel narrativo diPregherò … Ma tutto questo non riguarda Springsteen che è andato a scovare perle magnifiche e poco scontate. Tra le più note, si fa per dire, ci sono What becomes of the brokenheard di Jimmy Ruffin e
Nightshift dei Commodores, altre come Any other way di Jackie Shane eOnlythe strong survive , malgrado una reinterpretazione di Elvis Presley, sono di fatto sconosciute al grande pubblico. Un paio di questi arguti ripescaggi (Soul days e I forgot to be your lover ) li canta con l’87enne Sam Moore, il sopravvissuto del duo Sam & Dave, suprema eccellenza del soul, nonché modello originale dei Blues Brothers di John Belushi e Dan Aykroyd.
«Volevo un disco da cantare e basta » ha dichiarato Springsteen, e allora cosa c’è di meglio di questi gioielli soul? Una delle intenzioni del progetto è quella di regalare al pubblico la gioia della scoperta di pezzi stupendi ma non celebri, con una precisa missione di rivalutazione del patrimonio musicale degliafroamericani, non sempre valorizzato al meglio.
Quindi una minima parte del Boss eroe di giustizia e di riscatto c’è anche in questo progetto trasversale, realizzato con un ensemble completamente diverso dalla E Street Band con la quale invece sarà in concerto nel 2023. Il tour ha già fatto molto rumore (1 milione e seicentomila biglietti già venduti) emolta polemica per la pratica del cosiddetto “dynamic pricing” che in America è diventato ufficiale e praticabile dalle stesse agenzie di vendita, il che significa che i biglietti possono essere venduti al miglior offerente, meccanismo che ha spinto alcuni ad acquistare biglietti a più di 4000 dollari, scandalizzando molti fan, soprattutto per il silenzio di Springsteen che nell’immaginario di tutti, al di là dell’enormità dei suoi guadagni, rimane un “working class hero” che ha sempre dimostrato una speciale sensibilità ai problemi della gente comune. Sul tema è intervenuto solo il manager John Landau spiegando che sono stati casi rari e che la media dei biglietti venduti è stata tutto sommato ragionevole, ovvero di 262 dollari (che in realtà non è poi così poco…).
A deludere i fan, al momento è soprattutto il fatto che l’eroe di ogni battaglia, l’unico cavaliere del rock senza macchia rimasto al mondo, su questa questione non si sia sentito in dovere di intervenire. A ricordare la purezza della sua storia c’è l’anniversario diNebraska , il disco più scarno e crudo che abbia realizzato. Succedeva esattamente 40 anni fa e lo ha ricordato così: «Nebraska è iniziato come una meditazione inconsapevole sulla mia infanzia e sui suoi misteri. Non avevo obbiettivi politici consapevoli o un tema sociale da esplorare. Cercavo un sentimento, un tono che ricordasse il mondo che avevo conosciuto e che ancora portavo dentro di me. Alla fine della giornata, soddisfatto di aver esplorato le possibilità della musica, di avere percorso ogni vicolo cieco, ho tirato fuori la cassetta originale che portavo in giro con me, nella tasca dei miei jeans e ho detto “questo è tutto”».
Nel frattempo lo sterminato popolo springsteeniano si domanda come saranno i nuovi concerti con la E Street Band. Riuscirà Springsteen, che ha appena compiuto 73 anni, a reggere il confronto con la forsennata energia della sua leggenda?

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