giovedì 27 ottobre 2022

Nessuna novità

 


A chi si è sorpreso per il battuffolato discorso del viaggiatore nel Rinascimento arabo, consiglierei di rileggersi le imprese di questo funambolo della verità durante i vari percorsi storici attraversati, a partire dalla oramai famigerata Era del Ballismo.
Nulla di nuovo sotto il sole per uno come lui, da sempre affastellato in cervice per svilire, sminuire, sminuzzare quella "vaga idea di socialismo" che un tempo era un bene prezioso di un partito all'epoca roccioso, indomito, intransigente, soprattutto perché guidato da persone dignitose.
L'avvento di costui è coinciso con la perdita di valori custoditi e rispettati perché frutto di lotte e sofferenze di molti. La sua azione ha permesso di raggiungere traguardi mefitici impensabili, sciogliere tutele lavorative una volta stemmi di famiglia; ridicolizzare la lotta contro le discriminazioni, ampliando la forbice della diseguaglianza, oramai invereconda in queste lande.
E il comburente alimentante lo smisurato ego che da tempo immemore se ne è impossessato, lo porta oggi ad accarezzare l'idea, schiaffeggiante la ragione, di entrare nell'attuale e nefasto circo magico,sposando ideali che stanno alla decenza come la presenza di Gasparri e della figlie di Craxi e Rauti in Parlamento.
Non stupisce questo suo know-how in materia, non meraviglia più di tanto questo costante e graduale avvicinamento, il fare e non fare, il dire e non dire, il velare, l'arzigogolare attorno al nocciolo, leggasi poltrona. Non s'esitò un attimo nel capire che una parte dei voti necessari per eleggere alla seconda carica dello stato un fascista impenitente, provenivano da quelle zone malsane rette dal saltimbanco in questione, e la prova del nove, destinata agli allocchi, sarà la votazione per il Copasir e la commissione di vigilanza Rai; una delle due andrà quasi sicuramente alla Smaniosa Mnemonica, amicissima del devoto dell'arabo mandante di assassinio, fremente per uno spazio in tolda dopo che si è fatta garantire un seggio in Calabria, mentre alle politiche precedenti la spedirono in Trentino, visto che dalle parti natie aretine al solo proferire il suo nome si sviluppano tuttora foruncolosi su larga scala.
Nessuna novità, nessun clamore mi ha suscitato la recita al Senato, anche perché conosco alla perfezione il copione, anticipandone le mosse. Ho un unico rammarico: se non avesse trovato un pariolino disposto a farci comunella per superare lo sbarramento del 3%, probabilmente ora ne parlerei al passato, godendone, tra l'altro, molto.

Nessun commento:

Posta un commento