giovedì 1 settembre 2022

Chissà che...

 E allora dai! Attendiamo l'infausto autunno, al lume di candela, con vestaglie di flanella e rutto libero! 

Prepariamoci alla nefasta fobia di non poter godere di quei 27 gradi in casa che tanto ci ricorderanno le trascorse vacanze in quei luoghi tanto intonsi quanto esclusivi! E la probabile mancanza delle luminarie natalizie, ne vogliamo parlare? Quando affannosamente annaspiamo nei vicoli cittadini per elargire alla zia la diciannovesima tazza da the con il Babbo Natale avvinazzato? 

Nefasta previsione? Chissà! Non sarà che finalmente ritroveremo l'essenza costantemente sopita di noi stessi, impegnati sempre più a correre ad minchiam per offuscarci l'ineluttabilità del ciclo biologico, prevedente tra l'altro, checché ne dicano gli illuminati chirurghi tanto bravi quanto riccastri, l'invecchiamento e la fine dell'esistenza? 

Siamo totalmente in mano, anzi ci siamo completamente sbragati lasciando loro che s'occupassero completamente delle nostre vite, a pochi scellerati che in nome di ideali di merda tanto sono distanti dal concetto d'umanità, fanno e disfano belligerando ed arricchendo multinazionali oramai con bilanci da nazioni medio grandi, tanto idioti da combattersi accanto ad una centrale nucleare; conviviamo con iracondi ex kgb saliti al potere con l'intento di sterminare chi non la pensi come lui, che inspiegabilmente la natura preserva invece di ridurli in polvere, e con ex comici con tanto di villona toscana da svariati milioni nel mese di agosto affittata alla modica cifra di 50.000 euro, che pur avendo nazisti in casa trainano beoti sonnolenti a stelle e strisce e vassalli serventi e mansueti di un intero continente in una spirale di violenza e crudeltà opprimente popoli ed arricchente smoderate lobby belliche; paghiamo, e pagheremo cifre folli per illuminare casa, per fare lavatrici, mentre società agghindate a festa, in realtà sepolcri imbiancati, festeggiano introiti favolosi incolpando guerre ed inondazioni per proseguire nella mastodontica presa per il culo giostrata dai nostri rappresentanti oramai in procinto di essere sostituiti dai diversamente fascisti, questo sì che è culo! 

E allora perché non benedire il futuro silenzio rabbuiato e freddino, occasione unica per sederci dinnanzi ad un qualsiasi elettrodomestico sopito dalla crisi energetica, per soliloquiare in modalità mantra con la inevitabile frase "quanto sono coglione, quanto sono coglione.."?          

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