martedì 13 settembre 2022

L'Amaca

 

Peppa Pig è in vantaggio
DI MICHELE SERRA
Giovanardi contro Peppa Pig” non è, come sembra, un regolamento di conti nel mondo dei cartoon. È un capitolo, per quanto minuscolo, della Restaurazione in corso contro una giovane umanità occidentale a ranghi sciolti, che ha sovvertito l’ordine tradizionale e crede sul serio (cioè: seriamente) che due mamme o due padri bastino per fare famiglia, che la vita sia “fluida” ben al di là delle facili mode; e che lo sia perché vecchi argini si sono rotti, e l’eros, che è il motore del mondo perfino più del denaro, ha preso a circolare nelle direzioni più inaspettate.
Nessuna rivoluzione, nessun cambiamento radicale è senza conseguenze. Ogni vera novità desta scandalo e agita gli animi, e la paura è l’arma formidabile di ogni restaurazione. Nessuno creda che Giovanardi sia una macchietta isolata. La sua idea che una famiglia senza Padre, anzi governata dal Padre, sia blasfema, e contro natura, gode di un vasto appoggio popolare (in Oriente soverchiante, in Occidente ancora notevole) e di un armamentario culturale, religioso, politico, ben più potente di Peppa Pig. Si appoggia su convenzioni millenarie, che hanno trasformato ovvietà biologiche (per procreare servono un ovulo e uno spermatozoo) in Dovere Morale.
Chi vuole cambiare il mondo, o perlomeno la propria vita, si attrezzi dunque di pazienza, di buoni argomenti e soprattutto di amore. L’indignazione social, nell’uno e nell’altro verso, vale zero. Valgono la pazienza, il coraggio, la capacità di capire l’avversario e magari di cambiarlo, e alla fine vincerà, per la sua maggiore energia, l’eros. In questo senso possiamo sperare che Peppa Pig goda di qualche vantaggio su Giovanardi.

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