domenica 25 settembre 2022

Poemetto


Alquanto stralunato 
Ma ho votato!

Tanto intenti a menar per l’aia 
Da non percepir la mannaia

Che oggi più di ieri
Ci tratta ancor da palafrenieri

Levandoci il democratico diritto
Di scrivere noi il nome di getto

Di colui che là dentro per un lustro
Porterà avanti con fare non maldestro

Desideri e vittorie
Giammai littorie!

Tutti bramano la bionda inane
E il suo mondo da banane 

Pregno di imbelli e mummie
Che col far da scimmie 

Rinfrancheranno beoti canori
Per la gioia dei tanti evasori.

Puntualmente c’invaghiamo 
Del forte di turno con amo

Per ello trasaliamo
E a ‘sto giro straluniamo

Per la piotta illetterata
Risvegliante la nera brigata

Che gli avi nostri avean vaporizzato
Con sudore e valore innato 

Dipanando a fatica la sorte ria
Per donarci sora democrazia

Di per sé già obnubilata
Da giullari e riccastri da parata

Ma il vento forte d’immane capienza
Ha portato nuova Resistenza

Agevolando la coscienza inviperita
A scacciare il nero con libera matita!

Ed oggi più di ieri a pien polmoni 
Effluvio nell’urlo “Fuori i fascistoni!”

Con Sandro, Enrico sogno con balia
Di riveder libera l’Italia!

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