giovedì 15 settembre 2022

L'Amaca

 

Due slogan molto chiari
DI MICHELE SERRA
Dio Patria e Famiglia” (nella versione più recente: io sono Giorgia, sono italiana, sono cristiana, sono madre) è ideologia allo stato puro.
Disegna un modello di società tanto forte e inequivocabile quanto escludente. Per esempio dice che se sei ateo, o cosmopolita, o anteponi le libere scelte individuali al modello morale della famiglia tradizionale, non puoi essere davvero partecipe della vita della comunità. Ti chiami fuori. E devi pure ringraziare se all’esclusione non si somma la discriminazione.
Chi invidia a questa destra la chiarezza ideologica non dimentichi, però, che non meno chiara è l’idea che le si oppone (da un paio di secoli almeno): il concetto di cittadinanza, applicazione diretta di quello di uguaglianza, così ben detto nell’articolo 3 della Costituzione italiana: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. È l’esatto contrario di “Dio Patria e Famiglia”. È la Costituzione antifascista che tacita e seppellisce il fascismo. Dal dicembre del 1947, per essere cittadini italiani a pieno diritto, non importa in quale dio credi o non credi, com’è la tua postura sentimentale e sessuale, quale colore ha la tua pelle.
Questo per dire che, al di là di ogni lecita considerazione sul basso livello della campagna elettorale e delle forze in campo, o sulla debolezza della politica, non è invece lecito fare finta che non esista una differenza ben leggibile tra un voto e l’altro voto. Libertà, Uguaglianza, Fraternità non è meno chiaro di Dio, Patria e Famiglia.

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