venerdì 7 giugno 2019

Lettera aperta



Luigi,

premetto che ho votato affinché venisse individuato un'altra persona al posto tuo come capo politico del movimento, per una serie di ragioni che al momento non mi va di elencare. 
Ti scrivo per esortarti a non commettere l'ennesimo e pacchiano errore politico di fidarti del Cazzaro che hai a fianco in questa foto. La ragione è semplicissima: come tu ben saprai, spero, se entro luglio non si indicono le nuove elezioni politiche, sarà impossibilie andare alle urne a settembre. 
Il Cazzaro conosce bene questa norma, non perché la comprenda di suo, solo perché al suo fianco c'è Giorgetti, uno tosto. 
In autunno si dovrà fare una manovra economica delle peggiori, conseguenza di anni di scialacquio non imputabili completamente a questa coalizione. Nella mente, eufemismo, del Cazzaro c'è un piano malevolo, diabolico: oltrepassare luglio, rompere con te a settembre e lasciare che un nuovo famigerato governo tecnico esegua quello che nessun politico mai e poi mai vorrebbe fare: tagli, tasse e perché no, prelievi forzati in tutti i conti correnti italiani. I candidati alla nuova era del "è tempo dei sacrifici per tutti" sono i soliti, da Cottarelli al rientrante Draghi. Una volta superato questo macello sociale, il tuo finto compare si ripresenterebbe lindo e selfante in primavera per acchiappare un'enorme quantità di consensi elettorali. 
Pertanto Luigi, prima che sia troppo tardi, rompi, rompi, rompi quest'alleanza, lasciando il cerino fumigante in mano allo sbruffone di nero vestito. 
Lasciagli in mano il groviglio di interventi necessari per riportare la quiete economica nel paese, fallo dannare davanti a scelte difficili pure per un politico navigato! Fino ad ora, spero che tu lo comprenda, il tuo socio è andato avanti solo a proclami, a nefandezze verbali inebetenti allocchi della peggior specie. Non ha mai fatto qualcosa di politicamente utile, visto che non lo può geneticamente fare per via del dna modificato e derivante dal ventennale abbraccio precedente con quell'Al Tappone, pagatore tra l'altro di tangenti alla mafia almeno sino al 1994.
La legge anticorruzione, la fine dei vitalizi, il reddito di cittadinanza, la prossima riforma dei processi, sono tutti sgorgati dal lato cinquestelle. Mentre voi cogitavate il bulletto andava allegramente in giro a sproloquiare, a profetizzar sfracelli europei, chiusure di porti, frontiere, ante, madie, riuscendo a far scorta di consensi al punto da ridicolizzarvi in percentuali. 
Luigi, sfilati da quest'abbraccio mortale prima che sia troppo tardi! 
Non voglio pensare neanche lontanamente che tu stia tentennando per la mefitica poltrona. Non lo penso e mai lo penserò. Non farmi però alimentare il sospetto! Saluta e chiudi questa avventura oramai ai titoli di coda. Solo dopo potremmo infatti comprendere la loro valenza politica dalle mille vite, come gli anni necessari a restituire il malloppo dei 49 milioni di euro sottrattoci nottetempo. 
Lascialo da solo a ricercar il suo Zorro! 
Ora ti saluto, senza molto entusiasmo. 

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