mercoledì 6 ottobre 2021

Bonomi la senti questa voce?

 


Mi rivolgo, con sofferenza, al simbolo attuale di questo scapestrato e pericoloso capitalismo, a questo coacervo di inettitudine volgente all'ambito tenebroso della finanza, a Carlo Bonomi presidente di Confindustria, per esternargli il mio disgusto per quanto appreso dai media: la povera ragazza Luana D'Orazio, assassinata dalla manomissione dell'orditoio è morta per un 8% in più di produzione. Le chiedo, non vi fate schifo, non provate ribrezzo per le vostre battaglie onnivore tendenti a gozzovigliare sempre più sulle spalle dei più deboli? 

Quando vi coricate alla sera riuscite a dormire in tranquillità? Dopo aver prorogato la produzione evitando le chiusure, vedasi Bergamo e dintorni, contribuendo a sparigliare sempre più in aere il mefitico virus bastardo, dopo aver piagnucolato e latrato ottenendo oltre 110 miliardi di sostegni, dopo aver iniziato a licenziare, a rimettere in cassa integrazione appena il lucro scendeva ulteriormente, e soprattutto: senza mai risposto alla canonica domanda "ma i 110 miliardi di evasione all'anno, da quale branchia dell'economia vengono fatti?", dopo tutto questo, non riuscite a frenare l'insana voglia dei vostri affiliati o simili, che antepongono alla salute dei lavoratori, la spietata corsa verso guadagni più corposi, a scapito della dignità oramai ricordo lontano. 

Sempre pronti a batter cassa, a frignare sui costi, a delocalizzare, a imporre ritmi frenetici per una maggior produzione e mai a dimostrare di essere degli imprenditori seri, che ammetto, essere un concetto oramai destinato alla storia antica di questo triste e povero paese alla mercé di briganti. 

Vergognatevi!   

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