Orbene: abbiamo passato un anno terribile con decine di migliaia di morti, abbiamo trascorso un periodo forzato in clausura, eravamo sotto choc, abbiamo trascorso feste, come quella pasquale del 2020 con cielo terso e temperatura estiva, tappati in casa; vedemmo camion militari stracolmi di bare, assistemmo alla strage nelle case di riposo, ogni giorno alle 18 uscivano dati pandemici allucinanti.
Sembravamo allora un nazione, addirittura unita. Calando però i contagiati, emersero dalla melma mediatica i cosiddetti "araldi della libertà" capitanati da personaggetti (cit.) famelici alla ricerca costante di voti e di visibilità, i quali iniziarono ad aizzare i diversamente svegli in sinapsi, convinti che la verità risieda in ogni latrato che la tecnologia permette di diffondere ad ogni individuo.
L'estate del 2020 fu la prova generale dell'Inanismo Psichico diffuso post lockdown, ad ottobre rifiorirono dati terribili, molti se ne andarono soffrendo le pene dell'inferno. Finalmente l'Umanità diffuse il vaccino anche se, a causa di questo capitalismo deviato, gli incassi e il conseguente ed abnorme lucro fu instradato in poche ed obbrobriose tasche. La vaccinazione permise, nei paesi dove l'economia poté affrontarne i costi, di far calare enormemente i ricoveri in alta intensità e conseguenzialmente i decessi.
Fu allora che, come presagio di future recrudescenze restauratrici, i famigerati "araldi della libertà" ripresero forza, in molti casi "nuova", pronti a scagliarsi, in nome di una fantomatica libertà, nella realtà schiava devota all'idiozia, verso tutte quelle manovre atte a combattere un'ipotetica, e questa volta tombale, chiusura totale delle attività.
Questi pensatori, fondati su una preparazione culturale simile alla concezione di dignità dei loro punti di riferimento politici, una pletora di assatanati di potere specializzati in divisioni e becero razzismo che parecchi altri stati cosiddetti evoluti relegherebbero al massimo al ruolo di incartatori di uova, tralasciando l'ovvia e per loro desueta abitudine prevedente che il parlare su argomenti sensibili dovrebbe essere essenzialmente riservato a chi ne possegga specializzazione scientifica riconosciuta - tra l'altro modalità questa abiurata pure dai media che lasciano ragliare personaggetti (cit.) affamati del gettone di presenza (vedasi Maglie - Strisciocartealtrui Minzo - Vestoallacazzo Mughini - "non c'è Paragone con altri idioti" - Capezzone di 'staceppa) - si son messi di buona lena ad inquinare l'aria con le loro baggianate insalubri, arrivando a confondere, come detto, l'allocchismo schiavizzante con la libertà.
Ed ora, alla vigilia dell'introduzione del Green Pass nel mondo del lavoro, questi miasmi intellettuali trasformatisi in asini, minacciano blocchi stradali, mancanza di forniture di generi alimentari, in nome sempre di quella simil libertà che, offuscandogli i pochi neuroni, incoraggia loro ad alimentare il proprio e striminzito ego, da sempre mortificato dall'incapacità di saper dialogare e, soprattutto, erudirsi.
E come tutte le storie che si rispettino, ecco il gran finale: mi sono rotto i coglioni di vivere accanto ad imbecilli di questo livello!
Ops!
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