venerdì 8 ottobre 2021

Deva chi era costui?

 

Syra Deva, un nome che probabilmente ai più non dirà nulla; invece è un componente di una delegazione di esperti inviata dall'Onu a verificare l'impegno delle imprese a tutelare i diritti dei lavoratori. Dove? In nessun paese considerato fino a poco tempo fa come canaglia in merito alla qualità di vita di chi deve sbarcare il lunario. La delegazione è venuta nel nostro, che da oltre un decennio, vuoi per la complicanza delle malavite organizzate, vuoi per la carenza cronica - e probabilmente creata ad arte - di ispettori, vuoi per famelica voracità dei cosiddetti illuminati imprenditori, è divenuto un centro specializzato in sfruttamento di uomini e donne, con una tremebonda cifra di morti sul lavoro da far impallidire statistiche e classifiche. 

Syra Deva è rimasto impressionato e sconcertato in merito alla situazione del mondo del lavoro italico. Dopo aver girato per Lombardia, Toscana, Lazio, Campania e Basilicata, rimarcando che l'Italia, pur avendo leggi idonee alla lotta contro lo sfruttamento e la condizione igienica dei posti di lavoro, non le applica. Vecchio adagio questo, nefasta scelta politica per soddisfare i bisogni e le voglie insane di "lor signori" rappresentanti da quel Carlo Bonomi che sta alla simpatia come Morisi alla vita integerrima. Tra l'altro, proprio ieri, il sole24oredistaminkia, ha lietamente annunciato la fine di ogni speranza in merito al salario minimo, e dignitoso, corroborati dall'intervista a Tunnel Maria Stella Gelmini, la quale ha confermato come per il nostro paese questa non sia assolutamente l'ora di improvvide - per lei - scelte dirigiste. E per confermare la festa di Bonomi e i suoi amici, emerge che a Milano - proprio lì nella culla del nostro effervescente modernismo rappresentato alla grande dagli alberi sui terrazzi - vi sono vigilantes stranieri nei musei comunali assunti alla bellezza di cinque euro lordi all'ora! 

Ma torniamo a Syra Deva: "Bisogna che gli immigrati ottengano uno status sociale così da potersi difendere dallo sfruttamento immorale a cui sono sottoposti." 

Parole sue, dure, incredibilmente rivolte alla nostra nazione. 

Ma c'è dell'altro: secondo l'ispettore mandato dall'Onu alcune imprese, comprese le dorate griffe della moda, subappaltano parte del lavoro in modo da non risultare responsabili, per le tante ore di straordinario non pagato e consumato in ambienti malsani ed insicuri, indegni di un paese civile! 

La moda, il nostro sfavillio di cui siamo tanto fieri continua dunque a schiavizzare esseri umani con ricarichi pazzeschi ad uso e consumo di allocchi - questo lo dico io -

La commissione ha poi evidenziato le carenze incredibili in termini di sicurezza, nel 2021 da gennaio ad agosto 772 persone hanno perso la vita lavorando! 

“Abbiamo appreso che numerosi lavoratori del settore agricolo non sono dotati di adeguati dispositivi di sicurezza durante l’utilizzo di pesticidi e prodotti chimici, esponendoli quindi a effetti nocivi. Inoltre, qualsiasi forma di molestia sessuale o di violenza di genere sul lavoro deve essere trattata come questione attinente alla salute e alla sicurezza sul lavoro e in tale contesto dovrebbe essere adottato un approccio di tolleranza zero”

Il 34% dei lavoratori in agricoltura è irregolare, il capolarato continua a farlo da padrone, checché la legge di Zanichelli Bellanova volesse contrastarlo. 

Insomma, credo, ma non ne ho le prove, che una volta tornato a casa Syra Deva e i suoi colleghi non possano non aver pensato, in modalità francesismo, di come l'Italia sia in ambito lavorativo un eclatante paese di merda. Ops!  

      

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