Quando da bambino lo vedevo armeggiare con i nuovi ritrovati che “Q” gli proponeva, sgranavo gli occhi estasiato, sapendo che Bond, e lui era il vero, unico, inarrivabile Bond, le avrebbe usate al meglio contro il nemico di turno. E che dire di Guglielmo da Baskerville ne Il Nome della Rosa, sapiente e dotto al punto da proseguire in abilità e maestria al meglio l’investigazione secondo i canoni del James di Fleming? Quando si trasformò nel padre di Indiana seppe condire al meglio ed in chiave umoristica un ruolo ostico che l’ombra di Harrison Ford avrebbe potuto offuscarne la maestria, e quando si impregnò di Jimmy Malone negli Intoccabili raggiunse, giustamente, le vette hollywoodiane della gloria da Oscar. Se ne va quindi uno dei più grandi attori della storia del cinema e lo saluto brindando al suo ultimo viaggio con il canonico Cocktail Martini “shaken, not stirred”
Ti sia soave la terra Sean. E grazie!
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