Un luogo ideale per trasmettere i miei pensieri a chi abbia voglia e pazienza di leggerli. Senza altro scopo che il portare alla luce i sentimenti che mi differenziano dai bovini, anche se alcune volte scrivo come loro, grammaticalmente parlando! Grazie!
sabato 24 maggio 2014
Ove sono?
C'è qualcosa che manca nel mercimonio italico, prettamente romano!
Che cosa?
Come se entrando in una stanza al buio ci fosse stato per anni qualcuno che di nascosto ci avesse appioppato scappellotti in cervice e frontini fastidiosissimi e che poi tutto d'un tratto, scomparendo, ci lasciasse a godere come giaguari della sua assenza.
Pensateci un attimo... sono spariti nel nulla, fagocitati da un anonimato prossimo a divenir loro compagno di vita, personaggi oltremodo squallidi nel loro servilismo, nella loro ignobile arte di dar sempre ragione al signorotto lor padrone, peraltro condannato e bilioso per la propria e prossima discesa nella discarica che lo seppellirà.
Ci siete arrivati?
Da quanto tempo ad esempio non "gustate", come un film horror, dell'intervista monologo, attorniato da decine di giornalisti con braccia allungate in stile "Olivia di Braccio di Ferro" e protese verso il basso, della Brunetta del Ribaldo Arcoriano?
O della "ChèchèSantanchè", vero cognome Garnero, compagna del Direttore Avis di Arcore, nonché vampiro di casa reale, Sallusti che è anche direttore della rivista comica "Il Giornale"?
O di colui che sta all'intelletto come la Minetti al Convento delle Carmelitane Scalze di Arezzo, ovvero "Gasp!Gasp!Arri"?
O il coccodrillo con fauci terrorizzanti Ravetto spargente feci in largo e lungo contro chi s'opponeva alle Palle Universali sparate dall'entourage del Pregiudicato?
E la Bernini con gli occhi spalancati come chi si trovi su una spalla l'attrezzo di Rocco in posizione lavorativa?
E la Biancofiore uguale al Tareq Aziz che tranquillizzava i giornalisti sulla vittoria del conflitto iracheno con alle spalle i bombardamenti finali degli alleati?
Spariti!
Dissolti!
Per ordine di scuderia hanno dovuto evitare i microfoni come Previti la caserma dei Carabinieri.
Fantasmi violentati da un diktat che ha levato loro l'aria della notorietà, il mostrar agli altri il loro nozionismo catechizzato da decenni di sconvolgimenti della realtà, inculcati dalle frequentazioni arcoriane; per loro è stato come vietar alle cinciallegre i rami degli alberi, il ghiaccio all'orso bianco, la pozione ad un ciclista amatore, le corde in nylon della racchetta ad un tennista, la buca ad un golfista ed i flash a Belen!
Sono stati messi in naftalina dal nuovo Cerchio Magico di bossiana memoria, retto dal Calippo Fidanzata e coadiuvato dalla badante Rossi che, pagata da noi essendo parlamentare, sorveglia il Vecchietto Perverso dispensandogli medicamenti e consigli al fine di tenerlo lontano dalla sua inestinguibile sete di gnocca e risultando ella a noi normodotati, simpatica come scoprire di aver appena frullato la schedina vincente dentro ad un vitaminico frappè di prugne e mele cotte, innescanti una bomba diarroica che imporrà al malcapitato di ricercare i frammenti spezzettati per una improbabile opera restauratrice.
Li penso a ruminar come mucche elvetiche in un silenzio a cui non vogliono abituarsi, a progettar vendette e ritorni, a ricercar lo spazio di un tempo per fortuna andato, come il sub appena immerso l'aria dopo aver scoperto di aver inavvertitamente posizionato sulle spalle la bombola del pipigas invece dell'ossigeno.
Storditi a contatto con l'anonimato, forse lacrimosi come l'anziano dentro a Villa Serena in attesa dell'ennesima cena ad ora di merenda, lasciano un silenzio che conferma a noi, poveri forzati dell'ascolto delle loro cazzate, quanto il detto proverbiale sia sempre vero: è oro, oro non vederli e soprattutto non udirne più le baggianate!
Adelante!
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