martedì 6 maggio 2014

Il Maggiordomo in Contrasto


Dopo aver fatto parte della corte per decenni, dopo essere stato investito del nobile ruolo di Delfino, il Maggiordomo di Casa Casino, ovvero Palazzo Grazioli, il Prono Signorotto ai voleri del Condannato, l'ex ministro della Giustizia che assecondava leggi, leggine leggere pro-nano, che prese parte alla Madre di tutte le vergogne, ovvero la certificazione parlamentare che Ruby fosse realmente la nipote di Mubarak, insomma l'Angelino Chiwawa Alfano è alle prese con un dilemma macroscopico, con un dubbio universale, con domande e irrisolti quesiti: Che fare? 
Già che fare! 
Da un lato il partitello NCD sul filo dell'estinzione, costola reietta di quello che era il PDL ora tornato Forza Italia e tutti i suoi transfughi, alcuni con problemi legati a passati burrascosi ed in attesa di sentenza, altri prossimi ad inchieste, dall'altro la sua altra mansione, il Ministro degli Interni, ministero importantissimo che a giudicare dai commenti Angelino sta curando come se fosse un circolo di pesca sportiva d'altura.
In passato questo nevralgico luogo di potere è stato condotto da personaggi temibili, oscuri e misteriosi: Cossiga, anzi Kossiga sopra tutti e poi Gava, Mancino, Scalfaro (uno dei pochi a salvarsi), Rumor, Taviani e per qualche giorno addirittura dal Gobbo in persona! 
Era per antonomasia il porto della Balena Bianca, nessuno li schiodava da quel dicastero. 
Poi arrivò Maroni, Napolitano, Scajola, Amato ed addio sogni di gloria!
Angelino lo sta trattando con superficialità, preso com'è dalla campagna elettorale. E la sua assenza permette ai funzionari, ai generali, ai misteriosi uomini di potere dello Stato di aumentare il proprio raggio di azione, creando situazioni inestricabili, sordidi e gattopardeschi intrecci con servizi segreti, da sempre deviati. 
E la ciliegina della torta che trasforma quotidianamente il nostro in novello Mister Hyde è la lotta personale con alcuni personaggi che alla mattina sono candidati nel partitello NCD ed al pomeriggio Angelino dovrebbe far seguire e perseguire, tanto alto è l'alone di impresentabilità che attornia sì tali energumeni della politica. 
La faccia che Angelino ci dona nei TG fa presagire momenti di sconforto alternati a dubbi amletici, che lo fanno apparire più triste e confuso del solito. 
Basta non votarlo e la sparizione è assicurata, con buona pace del Grullo!  

Nessun commento:

Posta un commento