Fine poltrona mai: Tocci & C., gli inamovibili
La direttrice dello Iai viene “degradata” da Eni in Acea, ma resta in gioco e non è certo sola: dalle partecipate alle società di Benetton e B. trionfano i soliti noti
di Giulio Da Silva
Passare dal cda dell’Eni a quello di una municipalizzata, sia pure di peso come l’Acea, non è una promozione. Soprattutto se nel curriculum si esibisce una laurea a Oxford con il massimo dei voti più un Master e un PhD alla London School of economics. Ma con Giorgia Meloni al governo, Nathalie Tocci, direttore dell’Istituto affari internazionali (Iai) sponsorizzata dal Pd, ha dovuto accettare il declassamento: dall’Eni nel 2022, Tocci ha ricevuto 215 mila euro lordi, all’Acea un consigliere parte da 45 mila euro annui, può arrivare con i gettoni a 100 mila.
La poltrona di scorta all’Acea le è stata offerta dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che da ministro dell’Economia nel secondo governo Conte, nel 2020 catapultò Tocci nel cda Eni. Il nuovo consiglio di Acea è stato nominato il 18 aprile. Per Tocci l’impegno principale rimane lo Iai: il 26 aprile l’assemblea dei soci del centro studi, che ha tra i principali finanziatori l’Eni e Leonardo, la confermerà direttore con voto bulgaro. Tocci è andata spesso in televisione a parlare di guerra tra Russia e Ucraina, finché il 3 maggio dell’anno scorso ha rifiutato l’invito di Giovanni Floris, a causa della presenza di ospiti da lei considerati “putiniani”.
Quello di Tocci è un caso vistoso di piroette da un cda a un altro, all’insegna del “posto sicuro”. Ma non l’unico. Nel nuovo cda di Acea c’è anche l’avvocato bolognese Angelo Piazza, già ministro della Funzione pubblica nel primo governo D’Alema. Piazza era già rientrato nel giro con la nomina nel cda di Ita Airways il 30 ottobre 2020, fino all’azzeramento del consiglio nel novembre scorso per silurare il presidente Alfredo Altavilla. Intanto, nel febbraio 2021, Piazza si era accomodato nel cda di Save, che gestisce l’aeroporto di Venezia.
Claudio De Vincenti, 74 anni, ex ministro Pd della Coesione territoriale nel governo di Paolo Gentiloni e già sottosegretario a Palazzo Chigi con Matteo Renzi, da aprile 2021 è nel gruppo Benetton, come presidente di Aeroporti di Roma. Pochi giorni fa AdR ha nominato nuovo presidente Vincenzo Nunziata, ex capo di gabinetto del ministro Mariastella Gelmini nel governo Draghi. De Vincenti è passato su un’altra poltrona dell’impero Benetton, presidente di Azzurra Aeroporti che gestisce gli scali di Nizza, Cannes e Saint Tropez.
Patrizia Grieco, approdata alla presidenza dell’Enel con Matteo Renzi nel 2014, nel maggio 2020 ha dovuto lasciare il seggio al candidato dei Cinque stelle, l’avvocato Michele Crisostomo. Così è stata dirottata alla presidenza di Banca Mps. Nello spoils system della destra la presidenza della banca il 20 aprile scorso è andata a un candidato della Lega, Nicola Maione. Grieco, però, il 21 marzo aveva già avuto un incarico di consolazione, la presidenza di Anima Holding, che ha accordi con Mps. Anche per Maione, già nel cda della banca dal dicembre 2017, un incarico tira l’altro: era entrato nel cda Enav nel 2014 e c’è rimasto per sei anni, facendo anche il presidente negli ultimi 18 mesi.
Stefania Bariatti, docente di Diritto internazionale all’Università di Milano, nel 2013 è entrata nei cda delle Autostrade del gruppo Gavio, Astm (fino al 2018) e Sias (fino al 2019, anche come presidente). È stata presidente di Banca Mps dal dicembre 2017 a maggio 2020, quando ha ceduto il testimone a Grieco e ha avuto subito un posto nei cda di A2A e Bnl. Il 23 giugno 2021 è stata nominata nel cda di Mediaset for Europe (Mfe) da Fininvest. Dal 4 ottobre 2022 è nel cda di Inwit. Lo stesso giorno anche Pietro Guindani, ex Ad di Vodafone Italia, è diventato consigliere di Inwit: così non resterà senza poltrona quando, il 10 maggio, terminerà il terzo mandato nel cda dell’Eni, nel quale siede da nove anni indicato dai fondi.
E ancora Giorgio Toschi, ex comandante generale della Guardia di Finanza nominato da Renzi, è stato indicato nel cda di Cdp il 27 maggio 2021. Adesso il Mef lo ha candidato al cda di Enav, per l’assemblea del 28 aprile, con un anno di anticipo sulla scadenza dell’incarico in Cdp. Wanda Ternau è stata nel cda di Fs da maggio 2014 a maggio 2021 in quota Lega. A ottobre 2021 è stata nominata presidente di Triestina Trasporti fino al maggio 2022, ora il Tesoro l’ha ripescata per il nuovo cda di Poste. È stata anche nel cda di Mediaset per tre anni, fino al giugno del 2018.
Silvia Merlo, figlia di un imprenditore metalmeccanico di Cuneo scomparso sei mesi fa, ha una carriera da “piccola Marcegaglia”. Oltre a essere Ad dell’azienda di famiglia, 1.400 dipendenti, è stata in una sfilza di cda: da aprile 2006 ad aprile 2012 nella Cassa di Risparmio di Savigliano, poi nove anni nel cda di Finmeccanica-Leonardo (2011-2020) e sette nel cda di Espresso-Gedi (2013-2020). Nell’aprile del 2021 il salto alla presidenza di Saipem.
Poco dopo la fine del mandato di Ad Enav, Roberta Neri nel maggio 2020 (nominata nel giugno 2015 da Renzi) è stata nominata presidente di Mps Leasing & Factoring nell’ottobre 2020. Alla scadenza del primo mandato in Enav, nell’aprile 2017 Francesco Gaetano Caltagirone l’aveva messa nel cda di Cementir, per tre anni e nel 2022 l’ha candidata al cda di Generali, ma non è entrata.
Marina Brogi, docente di Economia all’Università di Roma, nell’aprile 2012 è entrata nel cda del Banco di Desio, un anno dopo si è dimessa perché nominata nel consiglio di sorveglianza di Ubi, fino al 2 aprile 2016. Poi nel cda di Luxottica, candidata dai fondi, dal 24 aprile 2015. Scaduto l’incarico, nel giugno 2018 è entrata nel cda di Mediaset, nella lista Fininvest, che nel 2021 l’ha confermata in Mfe. È stata eletta nel cda di Generali il 29 aprile 2022 nella lista Caltagirone.
Giulio Gallazzi, nel cda Ansaldo Sts tra 2014 e 2016, alla scadenza è andato in Banca Carige (2016-2018), per alcuni mesi anche presidente traghettatore fino all’assemblea. Quindi è entrato nel cda di Mediaset nella lista dei fondi, confermato in Mfe nel 2021. Alessandra Piccinino, nel cda di Ansaldo Sts 2014-2016, è stata anche nel cda di Mediaset dal 2015 al 2018 e dal 2017 è nel cda di Italgas Reti, poi nel giugno 2021 è stata ripresa da Fininvest per il cda Mfe.
Infine i ripescati di lusso. Fabrizio Palermo, disoccupato dopo la scadenza del mandato di Ad di Cassa depositi e prestiti nel maggio 2021, è stato nominato alla guida di Acea il 26 settembre 2022, grazie ai buoni uffici di Massimo D’Alema. Roberto Cingolani, ex ministro della Transizione ecologica nel governo Draghi, è stato candidato da Meloni come Ad di Leonardo, di cui è dirigente. A Stefano Donnarumma, che era il candidato di Meloni all’Enel ma è stato respinto dall’asse Lega-Forza Italia ed è rimasto fuori anche da Terna, è stata promessa la carica di Ad di Cdp Venture capital. La sua nomina, però, tarda ancora ad arrivare: misteri del “fine poltrona mai”.
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