domenica 23 aprile 2023

Meno male che c'è lui!

 

2 assessori 2 misure
di Marco Travaglio
Monica Lucarelli, assessore a Roma, è indagata per corruzione (favori al clan Tredicine in cambio di doni) e turbativa d’asta (mercato dei fiori). Ma dice che i regali erano vini poco pregiati e il sindaco Gualtieri (Pd) se la tiene. Tanto la notizia non la conosce quasi nessuno: i giornaloni la confinano nelle cronache locali. E sarebbe tutto giusto così se sette anni fa un caso simile, ma molto meno grave, non avesse intasato per mesi le prime pagine: quello di Paola Muraro, fra i massimi esperti europei di rifiuti, consulente Ama dal 2004 (sotto Veltroni, Alemanno e Marino), nominata all’Ambiente da Raggi (M5S) il 7.7. 2016. Da quel preciso istante Muraro diventa una criminale matricolata sia per i media sia per la Procura, che apre un’inchiesta sui suoi 12 anni di consulenze, fino ad allora insospettate. Si scopre addirittura che per lavorare si faceva pagare: “Conflitto d’interessi”, strillano Messaggero, Repubblica e Corriere, come se la Muraro non avesse abbandonato tutte le consulenze, a Roma e altrove, rimettendoci un sacco di soldi.
Ai primi di agosto, giornaloni e social targati Pd iniziano a dire che è indagata: i pm “rivalutano” tre vecchie telefonate con Salvatore Buzzi, intercettate nell’inchiesta Mondo di Mezzo e ritenute irrilevanti. I pm precisano che con Mafia Capitale non c’entra nulla, ma per tutta l’estate i giornaloni le dedicano più pagine che al duello Trump-Clinton per la Casa Bianca. Messaggero: “4 inchieste sui rifiuti: si accelera su Muraro”. Corriere, più modesto: “3 filoni d’indagine e la sensazione che la sua posizione potrebbe cambiare” (giornalismo sensitivo, medianico). Rep: “L’asse Muraro-Panzironi (ex ad di Ama, ndr)… Uno stillicidio di episodi non penalmente rilevanti”, su cui dunque indagano i pm. Tipo quando “Muraro e Panzironi parlano dell’impianto di trattamento rifiuti”. Una consulente sui rifiuti consultata sui rifiuti: roba da ergastolo. Siccome Rep è contro il sessismo, le affibbia pure una liaison con un dirigente. Renzi, noto garantista, dice che “la Raggi ha consegnato i rifiuti a Mafia Capitale”. Il 5.9 la Muraro annuncia di esser indagata per infrazione al testo Unico Ambientale (multa fino a 250 euro) sui quantitativi di rifiuti smaltiti a Rocca Cencia e di aver informato Raggi, Taverna e, via mail, Di Maio. Il quale dice di non aver letto la mail. Tg e giornali bombardano per giorni: “Di Maio sapeva, mente, si dimetta”, “Raggi sapeva, mente, si dimetta”. Il 13.12 la Muraro riceve l’avviso di garanzia e si dimette. Come per incanto i suoi reati spariscono, l’indagine (una, non quattro) viene archiviata e i giornaloni iniziano a intervistarla sugli errori della Raggi in tema di rifiuti. Poi arriva Gualtieri e non si dimette più nessuno. Tranne i giornalisti.

Nessun commento:

Posta un commento