Se si presta attenzione, si sente un rumore sordo che avvolge la
nazione. Un suono prodotto da chi vive di politica, persone che da sempre si
sostengono grazie alla sostituzione di un lampione, dalla riasfaltatura di una
strada o dal rifacimento di una condotta del gas: un esercito infinito di gente
che stravolgendo i fini di una partecipazione al bene pubblico, ne ha fatto una
professione. Si muovono follemente in questi giorni, salendo su nuovi carri per
continuare l'arte vampiresca intrapresa decenni fa dai progenitori e che ci
costa all'incirca dai trenta ai quaranta miliardi di euro all'anno!
La fiaba del consigliere comunale o del segretario locale che
nobilmente impegnano il loro tempo libero per la comunità è la Madre di tutte
le Panzane, che oramai abbiamo digerito e che come babbani della miglior specie
sopportiamo con inaudita pazienza.
Il mostro della politica italiana fagocita ricchezze infinite ed
in più stringe accordi con la malavita organizzata, per rimanere a galla e
generare ricchezza per pochi.
E' di questi giorni l'inizio della sfida congressuale piddina
generante sordidi tesseramenti nei meandri della politica decentrata, per
permettere a coloro che hanno le mani sui beni comuni, di continuare a farlo a
scapito della legalità e del diritto.
E così pullulano gli orchi famelici autoalimentanti attraverso
tessere di partito, a caccia di consensi per il sottobosco abitato da voraci
gnomi e streghe fameliche, gelose dell'appartenenza ad una casta indistruttibile
se non oramai con una sana ed accurata pulizia, in ogni luogo di potere e di
per sé destabilizzante l'attuale sistema, vulgo rivoluzione.
Corrono le adesioni al partito democratico in Campania al ritmo
di mille al giorno, Salerno rumoreggia più di tutti avendo in De Luca il faro
per i mestieranti, si staccano tessere in Calabria, sorgono circoli dal nulla
forse anche in stalle e ripostigli, suonano le campane di questa mala politica
affaristica e mafiosa, perché il congresso è alle porte, le vetuste pettorine
vanno riposte in fretta, la trasformazione in "nuovo" va fatta
immediatamente, prima che il carro passi. E Renzi potrà continuare a dire frasi
ad effetto del tipo che il carro va spinto e non usato per salirvici sopra! La
storia insegna che la transumanza politica è inarrestabile, chi non sa far
altro nella vita che lucrare sulle panchine del parco o sulle garze per la sala
operatoria, continuerà a farlo… perché professionalmente non conosce altro se
non temperare le matite come ad esempio in Acam spezzino alcuni fuoriusciti
dalla politica comunale hanno iniziato a fare.
A livello locale non cambierà praticamente nulla se non le
casacche di appartenenza ad un altro podestà; la macchina si è messa in moto,
al meglio, la piramide ha riacceso le luci, la più grande industria nazionale
sta riapparecchiando la tavola per il prossimo lauto banchetto, spostando le
sedie ed intonacando le pareti donando una sensazione apparente di nuovo.
A conforto di tutto quello asserito, ho in mente un fotogramma:
Renzi vicino ad un signore che invocante la novità, il bisogno del rinnovamento
si augurava che il partito potesse trovare la spinta per accostarsi ai problemi
della gente, a quanto pare in grave sofferenza.
Quell'uomo era … Piero Fassino!
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