domenica 27 ottobre 2013

Rumore nel sottobosco


Se si presta attenzione, si sente un rumore sordo che avvolge la nazione. Un suono prodotto da chi vive di politica, persone che da sempre si sostengono grazie alla sostituzione di un lampione, dalla riasfaltatura di una strada o dal rifacimento di una condotta del gas: un esercito infinito di gente che stravolgendo i fini di una partecipazione al bene pubblico, ne ha fatto una professione. Si muovono follemente in questi giorni, salendo su nuovi carri per continuare l'arte vampiresca intrapresa decenni fa dai progenitori e che ci costa all'incirca dai trenta ai quaranta miliardi di euro all'anno!

La fiaba del consigliere comunale o del segretario locale che nobilmente impegnano il loro tempo libero per la comunità è la Madre di tutte le Panzane, che oramai abbiamo digerito e che come babbani della miglior specie sopportiamo con inaudita pazienza.

Il mostro della politica italiana fagocita ricchezze infinite ed in più stringe accordi con la malavita organizzata, per rimanere a galla e generare ricchezza per pochi.

E' di questi giorni l'inizio della sfida congressuale piddina generante sordidi tesseramenti nei meandri della politica decentrata, per permettere a coloro che hanno le mani sui beni comuni, di continuare a farlo a scapito della legalità e del diritto.

E così pullulano gli orchi famelici autoalimentanti attraverso tessere di partito, a caccia di consensi per il sottobosco abitato da voraci gnomi e streghe fameliche, gelose dell'appartenenza ad una casta indistruttibile se non oramai con una sana ed accurata pulizia, in ogni luogo di potere e di per sé destabilizzante l'attuale sistema, vulgo rivoluzione.
Corrono le adesioni al partito democratico in Campania al ritmo di mille al giorno, Salerno rumoreggia più di tutti avendo in De Luca il faro per i mestieranti, si staccano tessere in Calabria, sorgono circoli dal nulla forse anche in stalle e ripostigli, suonano le campane di questa mala politica affaristica e mafiosa, perché il congresso è alle porte, le vetuste pettorine vanno riposte in fretta, la trasformazione in "nuovo" va fatta immediatamente, prima che il carro passi. E Renzi potrà continuare a dire frasi ad effetto del tipo che il carro va spinto e non usato per salirvici sopra! La storia insegna che la transumanza politica è inarrestabile, chi non sa far altro nella vita che lucrare sulle panchine del parco o sulle garze per la sala operatoria, continuerà a farlo… perché professionalmente non conosce altro se non temperare le matite come ad esempio in Acam spezzino alcuni fuoriusciti dalla politica comunale hanno iniziato a fare.

A livello locale non cambierà praticamente nulla se non le casacche di appartenenza ad un altro podestà; la macchina si è messa in moto, al meglio, la piramide ha riacceso le luci, la più grande industria nazionale sta riapparecchiando la tavola per il prossimo lauto banchetto, spostando le sedie ed intonacando le pareti donando una sensazione apparente di nuovo.

A conforto di tutto quello asserito, ho in mente un fotogramma: Renzi vicino ad un signore che invocante la novità, il bisogno del rinnovamento si augurava che il partito potesse trovare la spinta per accostarsi ai problemi della gente, a quanto pare in grave sofferenza.

Quell'uomo era … Piero Fassino!

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