sabato 26 ottobre 2013

Il Ritorno del Ribaldo


Il problema è che "questo" ritorna! Cazzo! Dopo quanto è successo e succederà questo ritorna a riscassarci la minchia! 
Fiato al cerone, ai servi ingombranti e non, ai giornalisti della carta leccata, che sono tanti tanti, alle veline a cui sta fortemente sulle tette una come la Pascale che non lo fa divertire come vorrebbero loro che hanno l'affitto da pagare! 

Dunque "questo" ritorna con la sua ciurma di inossidabili e famelici briganti, una pletora di divoratori del bene pubblico. Gli inetti, i compiacenti, i solidali con il suo metodo ribaldo già scaldano le corde vocali pronti ad emettere gutturalmente idiozie e baggianate del tipo "sono tutti colpevoli e fanno pagare solo lui" o "ha creato un impero dal nulla, ha la capacità di fare tante cose basta che lo lascino lavorare" o "io l'ho sempre votato e lo continuerò a votare". 
È palese che trattasi di persone instabili mentalmente o ridotte a larve dal suo sistema mediatico rincoglionente o perché evasori e Bassotti (vedi Banda di Topolinia) della peggior specie. 

Dunque ritorna con un nuovo movimento rubato agli ideali patriottici, indisturbato dalle condanne di una Giustizia che ha mistificato, ridicolizzato, quasi abbattuto con il suo laido sistema onnivoro che trasforma la verità in menzogna e viceversa. Siamo sbigottiti difronte al silenzio degli altri, di quelli che solo a parole avrebbero dovuto combatterlo: a cominciare dal Fabbricante di Moniti, in sella dal 1963, il quale contagiato dal modus operandi dello sciacallo, si è trasformato in un monarca di bassa specie, in un trasvolatore sui baluardi costituzionali per eluderli, in un motivato-Re di scellerate idee golpiste, in un vetusto pifferaio che porterà la democrazia a lanciarsi nel vuoto per far nascere una dittatura oligarchica e destabilizzante; lo seguono a ruota i magnifici attori del PD che per vent'anni hanno inscenato il riuscitissimo spettacolo "L'Opposizione" replicata centinaia di volte nel teatro Parlamento. 
Sono loro i veri responsabili di quello che abbiamo patito e patiremo, loro i sorci piddini che invaghiti di potere, di denari, di inamovibilità ci hanno venduto al Nauseante Meneghino per continuare a governare con lui, tra una replica ed l'altra della Commedia di cui sopra. 

E poi vi è il sistema bancario e finanziario che gode del suo ritorno, una cloaca di grotteschi personaggi pronti a tutto, di accalappiatori di risorse, di devastatori di persone oneste, di intrallazzatori della peggior specie dediti al sopruso, al soffocamento della vitalità nazionale in nome di Mammona. 
Dunque questo ritorna, per ossigenare le amabili fogne ed i suoi devoti ratti, ritorna per portare a termine lo Scempio ventennale, per evitare la galera e per continuare la razzia. 
Verrebbe voglia di piantarla qui, di finirla, di pensare ad altro. 
Giammai! 
Posso fare solo questo! 
Se siete stufi non mi leggete, non soffermatevi su questa mia angoscia! Vado avanti e tutte le mattine lo maledirò finché avrò fiato e polpastrelli. 
Scriverò all'Onu, lo molesterò appena mi sarà possibile, lo ridicolizzerò in ogni forma, avendo come ultima speranza quella che qualcuno in qualche galassia possa comprendere questo lamento infinito e decida d'intervenire per porre fine a questo scempio democratico.
E che Berlusconi vada in culo!

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