mercoledì 27 settembre 2023

L'Amaca

 

Noni gli italiani
DI MICHELE SERRA
L’Italia, tra i Paesi europei, è al nono posto per numero di immigrati rispetto alla popolazione nazionale. Al primo posto c’è la Spagna (il 13,9 per cento dei suoi abitanti sono immigrati), al secondo l’Irlanda (13,8), al terzo la Svezia (12,3), al quarto la Germania (11,9), al quinto il Regno Unito (10,2), al sesto l’Olanda (10), al settimo la Francia (8,9), all’ottavo la Grecia (8,6), al nono l’Italia (8,3). La fonte è il rapporto delle Nazioni Unite sulla popolazione mondiale del 2005 e successivi aggiornamenti (l’ultimo è dell’agosto 2023).
Le cifre non dicono mai tutto; e su un fenomeno non sempre “in chiaro” come le migrazioni possono essere incomplete.
Ma hanno un peso evidente — tendono all’oggettività — e non possono essere ignorate. Siamo primi per numero di sbarchi, tra gli ultimi per accoglienza.
Un’accoglienza così scadente (a parte la generosità dei volontari e dei soccorritori in divisa) da rendere lecito il sospetto che la si mantenga tale per favorire la volontà degli stranieri in transito di andarsene al più presto laddove, per esempio in Germania, la volontà politica di integrazione e di potenziale con-cittadinanza è molto più forte.
La lagna meloniana e la brutalità salviniana hanno, come tutte le posizioni politiche, una loro ragion d’essere.
Calcolo elettorale, per esempio. O anche, semplicemente, sincera xenofobia. Ma non hanno alcuna pezza d’appoggio nella realtà fattuale del continente europeo, che vede altri Paesi molto più capaci di accogliere riducendo l’impatto negativo (che c’è) e valorizzando le grandi opportunità (che ci sono). Che il nostro duo patriottico polemizzi proprio con chi, sulla gestione dell’immigrazione, è più solido, più preparato e, non da ultimo, più ospitale di noi, è veramente imbarazzante.

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