giovedì 12 novembre 2020

Rinforzino


Non so voi, ma dopo aver letto questo articolo della Gismondo, mi sono sparato un rinforzino Sambuca! Gulp!

ANTIVIRUS
Virus, la mutazione è più “cattiva”

di Maria Rita Gismondo direttore microbiologia clinica e virologia del “Sacco” di Milano

Il “mostro” non si arrende e si manifesta ancora con tutte le sue peggiori armi. Mentre la storia ci riferisce epidemie e pandemie che nel tempo, grazie alle mutazioni del virus che le ha prodotte, si sono estinte, studi recenti di genotipizzazione ci hanno dimostrato che non sta accadendo così per SarsCoV2. Per mesi ci siamo meravigliati perché il virus che ci sta affliggendo non mutava. Siamo rimasti in attesa che si facesse avanti una mutazione, dando per scontato, come ci insegna la Virologia, che questa avrebbe reso la pandemia meno aggressiva fino ad estinguersi. Le mutazioni sono arrivate, ma nulla di quanto ci saremmo aspettati. Recenti studi hanno evidenziato ben cinque varianti (19A, 19B, 20A, 20B e 20C). Circolano in Italia e studi in corso ne stanno verificando la circolazione in Europa. Anche se non si conosce l’effetto di ciascuna mutazione, certamente i virus che le presentano non sono affatto più “deboli”. Nel frattempo ecco arrivare un’altra notizia su una ulteriore variante che si sta manifestando nei visoni. La prima osservazione è stata fatta in Belgio in circa un migliaio di esemplari. Oggi si pensa che il virus abbia già infettato decine di migliaia di visoni, e molti di questi sono stati esportati in altri Paesi, compresa l’Italia. Il virus con la nuova mutazione si diffonde molto rapidamente ed ha già imparato ad infettare l’uomo. Un salto di specie così rapido è quasi un evento unico. Oltre ad una aggressività ancora tutta da valutare, questo “nuovo mostro” potrebbe vanificare terapie e profilassi che sono in studio. Mi riferisco agli anticorpi monoclonali ed ai vaccini, in particolare. Se la (o le) mutazione (i) dovesse(ro) risultare localizzata proprio nella parte di virus utilizzato come target del vaccino, gli studi e le prove fatte fino ad oggi sarebbero da cestinare, così come le terapie immunologiche. Si fa veramente fatica ad essere ottimisti.

Nessun commento:

Posta un commento