Impegnati come siamo a gestire il pandemico, non c'accorgiamo quasi di notizie come questa incutenti scoraggiamenti, delusioni e convinzioni.
Mentre l'italia sta ansimando per ottenere 240 miliardi dall'Europa, in grado di rinvigorire economia e sviluppo, tale Roberto Recordare, gestore dal 1994 del gruppo Golem, tra l'altro con 800 clienti tra la Pubblica Amministrazione, pare, la conferma arriva da una conversazione intercettata nel 2017 con una sua consulente, pare controlli ed abbia in portafoglio qualcosa come 500 miliardi di euro, un immenso lavatoio al servizio di camorra, gli Iarunese di Casal di Principe, di mafia, di 'nrangheta come i Galiostro e gli Alvaro.
Cinquecento miliardi frutto di droga, pizzi e altro rumentario sociale, cinquecento miliardi da ripulire e fare rientrare attraverso carte di credito intestate a prestanomi, vedasi quella intestata ad un lituano di 32 anni, emessa dal gigante bancario Barclays che nell'agosto 2017 aveva un saldo di 2 miliardi di euro, o attraverso certificati di fondi d'investimento, come quello da 36 miliardi depositato presso la banca centrale di Danimarca.
Quindi non sono ciarle pensare che il nascosto supera di gran lunga l'economia ufficiale. Il giro della malavita organizzata mondiale è immenso, incontrollabile, supportato da stati e banche canaglie, sperdute in paradisi off shore, giri infiniti di denaro passanti per Corea, Tagikistan, Malesia, Penisola Arabica, Cipro, Hong Kong, Afghanistan, Croazia, Bulgaria, Tunisia.
A Dubai Recordare gestisce due grattacieli di proprietà di calabresi, e diversi conti correnti di capacità infinita.
Insomma: la potenza di fuoco di Recordare è immensa, il giro di soldi sporchi tendente ad infinito, con tutti i supporti del caso di funzionari, impiegati, banche, società di comodo. Tutto ha un suo prezzo, tutto può essere amministrato con compiacenti gaglioffi. Viene a galla quasi la convinzione di essere inermi ed impotenti di fronte a questo tremebondo sistema economico retto e supportato da denari frutto di delitti. E sicuramente quello che è emerso non è che la punta di uno stratosferico iceberg nascosto ai più, ma in grado di determinare scelte politiche di pupazzi animati a gettone, che media compiacenti ci presentano invece come persone in grado di gestire il bene pubblico internazionale.
Non è così e lo sappiamo bene. Ciò che non si vede è il motore silenzioso e volano dell'economia mondiale, intossicata e ferita probabilmente mortalmente dai tanti Recordare in giro per il mondo, impomatati, profumati e perché no: molto devoti alla statua di turno.
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