venerdì 11 agosto 2023

Nordiatamente

 

Il suo nome è Nessuno
di Marco Travaglio
Il segreto di questo cabaret che chiamiamo governo è non avere una faccia: così, avendola persa da un pezzo, o non avendone mai avuta una, non possono riperderla ogni giorno. Noi rammentiamo loro quel che dicevano prima di fare l’opposto e quelli rispondono: “Embè?”. La tassa sugli extraprofitti bancari, proposta da Conte mesi fa, l’avevano respinta otto volte come una rapina a mano armata. Ora la fanno loro, sia pure poco e male. Embè? E gli house organ che, quando la invocavano 5S e sinistre la dipingevano come una roba sovietica e un esproprio proletario, applaudono entusiasti il “Governo Robin Hood” che “fa piangere le banche” (Giornale) e “sbanca la sinistra” (Libero). Se avessero una faccia, arrossirebbero. Non avendola, si divertono, pronti a rigridare al comunismo se la Meloni, a furia di ridurla, si rimangiasse la tassa.
Carlo Nordio, oltre alla faccia, si sta cancellando anche il resto del corpo. Lui che attacca i magistrati da 30 anni, dice alla Stampa: “Mai attaccato i magistrati”. E aggiunge: “Io non sono garantista e nemmeno giustizialista”. In pratica, non esiste: il suo nome è Nessuno. Cosa che, fra l’altro, avvocati e colleghi sospettavano già quand’era pm a Venezia e lo cercavano in ufficio dopo le 14. E così, con due battute fra un cocktail e una gita a Cortina, si risparmia il fastidio di spiegare il decreto che aumenta le pene per l’incendio doloso: magari giusto, se non l’avesse firmato il noto fustigatore dei “panpenalisti” e “giustizialisti” che “pensano di garantire la sicurezza aggravando le pene, creando nuovi reati e chiedendo più carcere”. Quello che da ministro s’è inventato nuovi mirabolanti reati: rave party, omicidio nautico, lesioni personali nautiche, morte o lesioni conseguenti a traffico di migranti, violenze a personale scolastico e imbrattamento di monumenti. Tutte condotte già punite dal Codice penale. Come l’ideona renziana dell’omicidio stradale. E diversamente da robette come l’abuso d’ufficio e il traffico d’influenze, che infatti Nordio depenalizza e depotenzia in barba alle convenzioni internazionali. Non solo. Se c’era una cosa che gli stava sul gozzo erano le intercettazioni: “troppe”, “inutili”, “costose”, “incostituzionali”, “porcheria”, “barbarie”, tantopià che “i veri mafiosi non parlano”. E ora che ti fa il fu Carletto? Un decreto per moltiplicarle oltre i limiti fissati da una sentenza (sbagliata e pericolosa) della Cassazione: non solo per i reati associativi, ma anche per quelli con metodo mafioso; non solo se “indispensabili”, ma anche se “necessarie”; non solo per indizi “gravi”, ma anche “sufficienti”. L’avesse fatto Bonafede, Nordio l’avrebbe azzannato alla giugulare. Ma l’ha fatto il buco col ministro intorno, quindi non protesta nessuno. Tantomeno Nessuno.

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