venerdì 18 agosto 2023

Libero ridanciano

 


Leggo marginalmente Libero ogniqualvolta mi viene in mente il termine Giornalismo; a volte scompiscia magistralmente con articoli fetecchia come questo, a firma Annalisa Chirico, ex fiamma di quel Chicco Testa che stava alla sinistra come la giornalista in questione al Giornalismo. Scrive la Chirico di come Sanna Marin, gran bella donna, stia vivendo una seconda adolescenza, quasi che liberarsi da protocolli, impegni istituzionali e tutto quanto fa spettacolo, costituisca una colpa. 

Cito: "C'è qualcosa di sconvolgente nella parabola dell'ex primo ministro finlandese Sanna Marin, qualcosa di così sconvolgente che se fossimo amiche di Sanna, della magica Sanna, le diremmo: fermati prima che sia troppo tardi. Doveva essere l'astro nascente della sinistra europea, così giovane e donna, cresciuta con due mamme, già cameriera per pagarsi gli studi, invece a pochi mesi dalla sconfitta elettorale - i finlandesi l'hanno mandata a casa - Sanna, la veneratissima Sanna, continua a farsi fotografare (s)vestita come una teenager, in tubino rosa o in minigonna di pelle, mentre balla scatenata a feste e concerti."  

Ci fosse a portata di mano il megafono più potente al mondo occorrerebbe agguantarlo per gridare "Senti da che pulpito arriva la predica!" 

Perché Annalisa oltre che a scrivere per Libero, collaborava pure con l'altro fumettone, il Giornale, sino a poco tempo fa di proprietà della Famigliola il cui capostipite, attualmente in Mausoleo, ha sempre avuto un'accortezza esagerata con donne più o meno giovani, alcune, pare, giovanissime, trattandole con eleganza, stile e, soprattuto, rispettandole. Mai Annalisa scrisse qualcosa al proposito, mai mise in dubbio le famose "Cene eleganti" di arcoriana memoria! Ora invece si scaglia contro Sanna Marin rea, a suo dire, di vestirsi da teenager, col tubino e con minigonne, Sanna che era la speranza della sinistra! 

Ma la Chirico continua: "Una stella cadente, una meteora di nome Sanna. La sinistra, va detto, ama confezionare icone immaginarie, leader artificiali, costruiti a tavolino, con l'ausilio solerte della stampa che piace alla gente che piace. Come Zapatero prima di lei, meglio di Varoufakis e senza la barbetta di Ingroia, Sanna doveva inaugurare una nuova stagione del fronte progressista. Meno Rosy Bindi, più Sanna per tutti." 

La sinistra ama confezionare icone immaginarie, leader artificiali... mumble mumble... se non fosse una lettura stile saltimbanco, ci sarebbe da incazzarsi. Ma se scrive la Chirico, ogni nefandezza, ogni dimenticanza del prima, ogni intercettazione dei vari papponi alla Tarantini che fornivano al Ras Puttaniere la "merce" per le serate dorate con i vari serventi all'Emilio o a quel Carlo Rossella ancor oggi in auge qui ad Alloccalia affermante che in quelle serate si beveva solo Coca Light e si parlava di cultura - già il palo attorno al quale la Minetti vestita da suora sexy intratteneva sul XII canto dell'Inferno era un ouverture culturale - insomma tutto le viene perdonato, trattandosi di grande star della comicità. 

Ma veniamo al cammeo: "Per Sanna non è mai valsa quella retorica dell'opportunità, scagliata come un'arma contundente nel caso delle "cene eleganti" del compianto Cav, del Papeete di Matteo Salvini e, prima ancora, delle danze di Gianni De Michelis. Sanna, nel tempo libero, poteva ballare." 

Equiparare le cene eleganti del "compianto Cav", le sbronze del Cazzaro e le danze dell'adepto del Cinghialone, tra l'altro amico di Chicco ex della Chirico, alle danze di Sanna è un po' come insegnare a Bernardo il Servo di Zorro, il "Nessun dorma" di Puccini. Ed oltre a non c'entrarci un fico secco, fa pure sorgere un dubbio: non sarà che in fondo in fondo la Chirico vorrebbe liberarsi di tutto quanto l'obbliga ad apparire così per sentirsi finalmente leggera e svolazzante come Sanna, che al momento invece per Annalisa, visto l'obbligo padronale a cui deve sottostare per gettone, dovrebbe fermarsi, evitare di vestirsi come kazzolepare, festeggiare con kikazzolepare perché alla Chirico ciò non aggrada, visto che Sanna era considerata l'astro nascente di un progressismo da lei molto temuto, in quanto proiettato verso la libertà, la crescita e, ahimè, ingioiellato dalla coerenza?  

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