giovedì 18 maggio 2023

L'Amaca

 

Fare la sindaca per ringrazia re
DI MICHELE SERRA
Tra i famosi “lavori che gli italiani non vogliono più fare” potrebbe esserci anche il sindaco (in effetti: si lavora molto e si guadagna poco). Nel mio paesello appenninico c’erauna sola lista, quella del sindaco uscente, di destra, che ha raccolto i voti necessari per evitare il commissariamento. Meglio così. La sinistra non era riuscita a mettere in piedi né una lista, né un candidato.
Situazione opposta a Pieve di Cadore, altre montagne. Unica lista quella di sinistra, raccolta attorno a una ragazza di origini albanesi, Sindi Manushi.
Leggete la sua intervista su Repubblica(autore Enrico Ferro) e vi si aprirà il cuore. Sindi è il primo sindaco italiano di origini albanesi, si è candidata «per restituire in minima parte quello che Pieve di Cadore mi ha dato». Si è candidata per ringraziare.
Qualche scemo di paese — ogni paese, secondo tradizione, ha il suo scemo — ha strappato i suoi manifesti elettorali. Ma Sindi farà il sindaco con una squadra di ragazzi: anche lo scemo del paese ne trarrà beneficio, anche se non lo sa e anche se non se lo merita.
Tra i famosi “costi della politica”, dovremmo ricordarci che anche fare politica costa. Costa fatica, tempo, passione, fiducia nelle proprie forze e nella comunità della quale si è parte.
Siamo sommersi — a parte dall’acqua, povera Romagna — dal cinismo. Un sacco di gente borbotta e irride. Sta a casa sua e si crede più intelligente degli altri solo perché sta a casa sua. Più intelligente, invece, è Sindi, che spende se stessa rimettendo in circolo la più sana e importante delle regole economiche: nessuno si salva da solo.

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