mercoledì 8 novembre 2017

Reazione


Munito di tisane rinomate, ieri sera ho assistito alla puntata di Floris in cui era presente il segretario del Pd, vulgo il Bomba. 
Bene! Cercando reazioni in merito, devo ammettere che ad un certo punto è subentrato un sentimento misto tra tenerezza e disagio, guardando l'anguilla toscana che dibatteva forsennatamente nel canestro della realtà oggettiva: cambiamenti lunatici ed improvvisi di tematiche, sparate con voluttà per disorientare gli astanti, promesse come sempre mastodontiche, meditazioni attorno a quel poco di buono fatto in ben mille giorni di potere, controsensi elargiti a mani basse, inversioni ad U con abbandono di concetti che avrebbero portato velocemente al riso, per enunciarne altri senza continuità lessicale, per puro stordimento degli astanti. Un'arte divenuta obsoleta e miserrima. Una parlantina sciolta ma palesemente non più efficace, quasi paragonabile all'avventore di un'osteria che, in inverno, non avendo nulla da fare nei campi, intrattiene gli altri e se stesso con discorsi vaghi e fiabeschi al puro scopo di aspettare l'ora del pranzo. 
Ovvietà, ricerca insensata della battuta, commenti impercettibili tendenti a presentarsi ancora come il nuovo che avanza, pur avvolto da ragnatele e odore di muffa. 
Risposte prevedibili a domande insidiose, evitate con slalom quasi perfetto. 
Constatato che oramai non riesce più a bucare il video, mi domando se non sia il caso di riporlo, finalmente, a riposo. 
Per il bene suo e, soprattutto, per quello del partito di cui è segretario, un partito destinato alla sconfitta totale se non riuscirà urgentemente a stravolgere completamente il suo senso di marcia, agognando di ritornare, al più presto, un partito di sinistra. 

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