Un luogo ideale per trasmettere i miei pensieri a chi abbia voglia e pazienza di leggerli. Senza altro scopo che il portare alla luce i sentimenti che mi differenziano dai bovini, anche se alcune volte scrivo come loro, grammaticalmente parlando! Grazie!
mercoledì 29 novembre 2017
Incontri
Mi piace incontrar gente, forse calamito le loro ansie, mi ritengo aperto a conoscenze. Come ieri pomeriggio alla stazione di Piacenza: aspettavo il treno per Parma ed ecco apparire un signore sulla mezza età, straniero, con valigione blu. Mi fa vedere un biglietto scritto male a penna su cui comprendo "Fiorenzuola".
- Si, gli dico, è la stazione successiva in direzione Parma-
- Grazie amico!-
- Hai fatto il biglietto?-
- No, no! Paga Berlusconi!-
-Ma guarda che ti fanno la multa se ne sei sprovvisto!-
Risata e riposizionamento del cappellino che aveva in testa.
Si siede accanto a me e comincia a raccontarmi di lui: fa l'autista di camion, mi dice anche il nome della società che evito, lo capirete perché, di trascrivere.
-Sono arrivato oggi da Salerno; 808 Km.-
-Sarai stanco- gli dico-
-Stanchissimo! Non mi sono mai fermato!- mi risponde.
-Come mai fermato? Non avete le soste obbligatorie?-
Risposta, da conservare indelebile ogniqualvolta superate un tir o frenate vedendone uno dietro di voi : - S'incazzano se mi fermo! Devo tirare dritto, fermarmi pochissimo! E io glielo dico: guardate che dopo 500 km senza fermarmi, non vedo più nulla; guido ma è come se fossi addormentato! Ma loro se ne fregano e mi dicono di non fermarmi per il riposo!-
-Cavolo!- gli dico- ma se ti ferma la polizia?-
-E' un rischio che devo correre se voglio mantenere il posto di lavoro!-
Mi spiega che una volta che arriverà a Fiorenzuola, lo verranno a prendere e lo porteranno su un altro camion che dovrà partire nella notte verso la Spagna; altri mille chilometri!
-Ma come fai?-
- Non lo so amico- mi dice accorato- devo guidare e stare zitto se voglio guadagnarmi quei pochi spiccioli che mi danno! E fanno tutti così!-
Capito? Prendono autisti della comunità europea, sottopagati, e li obbligano a viaggiare in continuo, senza soste, per la sicurezza loro e nostra che viaggiamo sulle autostrade.
E poi mi spiega che lui è meravigliato da un fatto che ha visto dappertutto nel nostro paese:
-Ovunque vado a mangiare nelle mense Caritas, vedo italiani. Tanti italiani. E non capisco! Solo in Italia gli italiani dormono sulla banchina (è il suo modo d'intendere il dormire all'addiaccio) e mangiano alle mense Caritas! Dalle altre parti, in Spagna, in Francia, in Germania, tu non vedi gli abitanti del paese dormire in banchina e mangiare alle mense della carità! Ma come fate a permettere una cosa così?-
Lo guardo e non rispondo, vergognandomi.
E lui di getto: - i vostri nonni hanno fatto le guerre per dare un futuro a voi! E voi non potete mangiare alla Caritas e dormire in banchina!-
In effetti, non dovrebbe accadere. Ma accade.
Una volta saliti sul treno, dopo qualche minuto arriva il controllore. Lo guardo, lui mi guarda sorridendo e rimanendo impassibile. Faccio vedere il mio biglietto al controllore, mentre lui si gira la visiera del cappello mettendola di lato.
Il controllore lo salta, passando alla signora seduta a fianco. Ammetto che non ho capito se si sia trattato di culo o di un segnale convenzionale, del tipo "non ho biglietto ma non mi rompere le scatole."
Prima di scendere mi guarda felice, mi saluta e mi dice "metti in conto a Berlusconi il mio viaggio!"
Sorridendo scende, lasciandomi un pochetto d'amaro in bocca, dovuto al pensiero di aver pagato il biglietto ma soprattutto a quando incontrerò prossimamente un bestione autoarticolato sulle autostrade, guidato da qualcuno magari al volante da più di dieci ore...
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