lunedì 27 novembre 2017

Apertamente


Premetto che non ho visto la puntata, perché ho deciso di non vederla mai più, egregio dott. Fazio, per una serie di valide, a mio parere, ragioni tra cui evidenzio la sua onnivora arsura monetaria, i batuffoli imbotralcati con cui pone domande agli ospiti e quella faccia da secchione cuccato nei bagni ad abbassarsi le diottrie, che le è tipica. 
Pongo solo un appunto, o meglio un disappunto, basandomi sulle trascrizioni della leccata, ops! Pardon, della sua intervista al Pregiudicato Erotomane, allorché le ha domandato informazioni circa il fratello di latte Marcello Dell’Utri, attualmente in carcere per una condanna definitiva per concorso esterno mafioso. Per rispetto ai troppi morti non avrebbe dovuto, dottor Fazio, lasciare un’autostrada aperta allo scaltro gnomo immorale, il quale ha incensato solennemente il suo personal tramite con Cosa nostra, colui che s’accordò per i pagamenti a protezione delle società dell’inverecondo personaggio seduto davanti a lei, con denti nuovi per l’ennesimo sorriso caimanesco. 
Bibliofilo? Può anche essere e sinceramente non me ne frega una mazza. Lei doveva intervenire ponendo domande imbarazzanti per una stagione imbarazzante; per il nostro imbarazzo a riveder questo losco figuro intrallazzante con la malavita organizzata per i propri porci comodi. 
Dottor Fazio! Mi sono scaricato la sentenza definitiva della corte d’assise su Marcello Dell’Utri e la sto leggendo a piccole dosi, altrimenti non riesco a digerirla, in quanto mi è inspiegabile come questo sodale con Marcello Dell’Utri, che accettò pure il raddoppio della parcella per il quieto vivere imposto da tale Salvatore Riina, le ricorda qualcosa, possa ancora far divertire, avere seguito, sognare un futuro di potere, di governo. E lei avendolo difronte non ha osato chiedergli nulla al riguardo. 
Si vergogni dottor Fabio Fazio! Spero che il suo share scenda a livelli di lezioni universitarie trasmesse alle 3 del mattino, visto la nullità professionale di cui è pregno, essendo oramai esempio di cosa non si debba fare per realizzarsi come buon giornalista libero. Sopratutto libero.

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